“29 parole … 30 storie” di Lorenzo Peluso

 

La redazione

SALERNO – Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo la recensione scritta dal dr. Pietro Cusati (detto Pierino), segretario dell’Associazione Giornalisti Amici del Vallo di Diano, in merito alla presentazione dell’opera letteraria di Lorenzo Peluso, giornalista professionista – scrittore e portavoce del sindaco di Sanza, avvenuta a Sant’Arsenio (SA).

 

da Pietro Cusati

Nelle parole spesso possiamo trovare il senso ed il significato del vivere quotidiano, le risposte ai quesiti dell’animo, l’essenza del vivere sociale, perché ci offrono l’opportunità del confronto, della condivisione. La Sala Cultura della Banca Monte Pruno di Sant’Arsenio (SA), nel pomeriggio di Venerdì 6 maggio 2022, ha ospitato la prima presentazione del libro del giornalista professionista, a radio Alfa, embedded e scrittore Lorenzo Peluso, del piccolo borgo di Sanza: “29 parole, 30 storie”,dedicato alla moglie, pagg.202, Gagliardi editore. Le parole sono come gli oggetti di un mercatino dell’usato dove qualsiasi cosa può essere riciclata per farne qualcosa di utile, indipendentemente dall’originaria finalità per cui era stata creata. Le parole non sono etichette date una volta per tutte. Le parole vivono nel tempo e nel tempo si trasformano passando di madre in figlio, lentamente, ricomponendosi dentro un sistema biologico e sociale condiviso che,  appunto, non conserva per principio quella storia. Un evento culturale di grande spessore  organizzato, in presenza, dalla Banca Monte Pruno, insieme al Circolo Banca Monte Pruno, all’Associazione Giornalisti del Vallo di Diano, con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.Il Presidente dell’Associazione dei Giornalisti del Vallo di Diano Rocco Colombo, direttore editoriale di Ondanews, ed il Presidente del Circolo della Banca Monte Pruno Aldo Rescinito, hanno aperto i lavori, coordinati e moderati dal Responsabile della Segreteria di Direzione della BCC Monte Pruno, il giornalista Antonio Mastrandrea. Sono intervenuti il docente dell’Università “L’Orientale” di Napoli Ferdinando Longobardi che ha scritto anche l’introduzione e il giornalista Eduardo Scotti. Dopo il saluto dell’autore Lorenzo Peluso, ha chiuso i lavori il Direttore Generale della BCC Monte Pruno Michele Albanese. Ad introdurre la presentazione è stato il Direttore editoriale di Ondanews e Presidente dell’Associazione Giornalisti Amici Vallo di Diano, Rocco Colombo“Avere il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania è un onore e non è da tutte le presentazioni di libri. Mi complimento con l’autore per aver scritto un libro che si legge in maniera scorrevole. C’è la bellezza del suono delle parole di cui si parla e anche di quelle di cui evidentemente non si parla in maniera voluta. Forte è il valore della parola umiltà, legata ad uno dei diplomatici più importanti della storia, Michael Giffoni di Teggiano”. Successivamente è’ intervenuto il presidente del Circolo Banca Monte Pruno Aldo Rescinito: “Nella Sala Cultura sono avvenuti tanti eventi di intenso spessore culturale, siamo compiaciuti e onorati per questo. Tra i primi temi della rivista Banca Amica c’era proprio quello della cultura, oltre alle altre tematiche trattate tutte da giornalisti di grande spessore. Questo per dire che ci legano tanti bei momenti con l’autore“. “Lorenzo è un giornalista, testimone del presente, è uno scrittore perché racconta storie ed è anche poeta, ha detto Francesco Longobardi, docente di linguistica all’Università Orientale di Napoli, Eugenio Montale ha scritto 11 parole e Lorenzo 29. E’ straordinario perché noi utilizziamo nell’arco della vita circa 2000 parole, sempre le stesse. L’autore per ogni parola ha considerato la vita lessicale di una persona”.  “Lorenzo  Peluso ha avuto capacità di sintesi e ha dimostrato la passione per il suo lavoro, ha detto lo storico e giornalista Eduardo Scotti . E’ curioso ed è legato alle sue radici. In questo libro dimostra che il suo è un rapporto quotidiano con la gente che ascolta. Recupera l’informazione asettica e alle sue parole lega riflessioni mettendo a nudo la propria storia”. “Parlerò di gratitudine, ha esordito  l’autore, che è la parola più importante e della quale non si parla nel mio libro. Dovevo alla Banca Monte Pruno la mia gratitudine: è una grande famiglia e mi ha fatto sentire sempre a casa. Questo libro nasce dalla parola palingenesi: ho sentito l’esigenza di approfondirla. Quante parole abbiamo perso e quante ne utilizziamo in modo diverso rispetto al significato originale! Allora mi sono lasciato affascinare e ho scritto queste 29 parole a cui ho provato ad associare delle storie. Facendo il giornalista  mi veniva spontaneo, attraverso la mia memoria, raccontare delle storie, come quelle di Franco Mastrogiovanni, di Michael Giffoni di Teggiano. Ci sono storie che raccontano vite, fatti e che devono essere riscoperte attraverso le parole, le uniche vere armi che abbiamo per combattere la mediocrità e per costruire la società del domani basata sulla conoscenza”. Dulcis in fundo l’autorevole intervento del Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese: “Ricordo la rivista Banca Amica che toccava dei valori che ad oggi vengono sempre meno. La nostra Banca ha sempre voluto portare avanti i valori come principi. Alcuni di questi sono cultura, amicizia, onestà, sobrietà. Stasera sono presenti tutti questi valori e uno dei più importanti per me è l’amicizia, valore e principio che la nostra Banca cerca sempre di attuare. Guarderemo sempre ai talenti”. Presenti  tra gli altri Sebastiano Greco, presidente dell’Associazione Monte Pruno Giovani, Antonio Pagliarulo, assessore della Comunità Montana Vallo di Diano e Giuseppe Iannarelli, Luogotenente della Guardia di Finanza di Sala Consilina. La Banca Monte Pruno ha donato ai presenti una copia del libro. ‘’Il ritorno all’uso delle parole potrà determinare il successo dell’uomo sulla mediocrità dell’uomo, ha scritto Gabriele Bojano, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, nella prefazione, è la conclusione cui giunge l’autore raccontando e raccontandosi. Che riecheggia la forte determinazione di Ennio Flaiano: ’’Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere’’. Ventinove è un numero, ma è anche l’unione di due cifre: il due ed il nove. Nella scienza della numerologia il due porta un significato importante, è sinonimo di fede e altruismo.

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *