SANITA’: Asl Salerno, Innovamedica e Vivisol … e il “Bottone Peg” schizza da 125.00 a 250.00 euro ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO – “Purtroppo funziona così” mi sussurrano dalle segrete stanze della ASL di Via Nizza a fronte di una mia richiesta di spiegazioni su un fatto grave accaduto in questi mesi.

Per capirne di più è necessario descrivere il quadro in cui la vicenda si è consumata.

Da un lato c’è un paziente (F.B.) affetto da “una gastrostomia (foro nello stomaco) in cui è inserito un Bottone PEG che va cambiato ogni 3 mesi”; dall’altro la ASL/Salerno, la ditta produttrice Innovamedica s.p.a. di Cusago-Milano (unica costruttrice in Italia) e la ditta Vivisol Home Care Services con sede a Monza (multinazionale specializzata in servizi di assistenza) che commercializza il predetto bottone.

Essendo il bottone uno strumento necessario e trattandosi di un presidio abbastanza costoso, la ASL indice la gara per la fornitura alla quale non partecipa la Innovamedica (ripeto, unica azienda costruttrice in Italia) ma soltanto alcune ditte intermediarie; tempo fa la gara l’ha vinta la Vivisol di Monza.

Fin qui niente di strano, se non fosse per il fatto che l’unica azienda costruttrice non partecipa alla gara e lascia spazio a ditte intermediarie.

E veniamo al fatto.

Il paziente F.B., parzialmente allettato, dopo un lungo periodo di cura a Roma, nel giugno 2021 ritorna a Salerno e subito si attiva (attraverso i suoi familiari) per chiedere all’ASL la sostituzione del bottone Peg che, ripeto, va sostituito ogni tre mesi al fine di evitare gravi conseguenze per l’infermo.

Passano i mesi ma l’ASL non risponde; allora un congiunto del paziente si attiva e chiama direttamente la Innovamedica che rapidamente e con grande cortesia e senso umano, nel giro di due-tre giorni, invia il famoso bottone direttamente a casa; prezzo a fattura € 125,00=.

Bottone Peg per nutrizione enterale

La storia, però, si ripete e fino a marzo 2022 la ASL non fornisce il presidio; il paziente è costretto in tutto questo tempo ad acquistarlo in proprio per evitare maggiori danni fisici. Tra febbraio e marzo 2022, però, si rompe le scatole ed incomincia (sempre attraverso i congiunti) a scrivere all’ASL per chiedere spiegazioni e solo quando minaccia una denuncia (mail inviata alle ore 4.00 del mattino) la stessa ASL dopo poche ore (intorno alle ore 8.00) risponde che provvederanno.

Nelle more il paziente viene assalito dai dubbi circa l’eventuale sussistenza del cosiddetto “gioco delle tre carte” e contatta questo giornale online. Nel frattempo, poche settimane fa, la ASL  consegna al paziente addirittura tre bottoni tutti in un volta. Roba da non credere.

Partono le richieste di informazioni, riservatissime, e si scopre che il presidio, che la Innovamedica vende al privato al prezzo di 125,00 €, la ASL di Salerno lo pagherebbe invece alla intermediaria Vivisol al prezzo cadauno di 250 euro.

Fantasia giornalistica o tremenda realtà ?

 

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