il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

BILANCIO COMUNALE: la dott.ssa Adinolfi, i politici e … i debiti per centinaia di milioni

 

 

da Alfonso Malangone

(resp. prov. Ali per Ali per la città)

 

SALERNO – L’intervista  rilasciata dall’Assessora al Bilancio, dott.ssa Adinolfi, il giorno dopo l’approvazione del Consuntivo 2021, apre la strada alla verità. Nella discussione in aula, infatti, l’Assessora aveva dichiarato che “non siamo né in dissesto né in pre-dissesto e non siamo costretti ad aderire a questo decreto (cioè: decreto Aiuti), ma sarà una scelta meditata … se ci saranno elementi di convenienza” (fonte: laCittà). Aveva anche aggiunto che “l’approvazione del Consuntivo ci mette in condizione di decidere se aderire o meno al decreto” (cit.). Una osservazione è d’obbligo: in assenza di costrizioni e con numeri non preoccupanti, se l’adesione sarà una scelta di convenienza, perché l’approvazione avrebbe potuto mettere nelle condizioni di decidere?

All’opposto, nell’intervista del giorno dopo a ‘il Mattino’, l’Assessora ha sostenuto che “facilitare il ripiano del disavanzo, è questa la nostra principale preoccupazione”. Ha aggiunto, poi, che va “ripianato nel miglior modo possibile” e “la valutazione (inciso: che guiderà la decisione) è l’interesse della Città”. Questo, è un primo indizio: il disavanzo c’è, preoccupa e deve essere ripianato. Ha proseguito, poi, assicurando che il Comune ha già avviato “colloqui informali con il MEF e il Ministero dell’Interno per discutere su alcuni aspetti tecnici del decreto e su possibili emendamenti in sede di conversione”. Secondo indizio: l’adesione è ipotesi concreta. E, ha chiuso, dicendo che “Salerno chiederà un contributo finanziario”. Terzo indizio, molto grave: ci vogliono fondi a supporto. Cioè, il problema è serio.

Allora, se è vero che tre indizi fanno una prova, quanto meno il pre-dissesto è una realtà. Questo, comunque, lo ha detto il Governo ‘dedicando’ il decreto Aiuti agli Enti deficitari sulla base di due parametri pro-capite, disavanzo e debiti, estratti proprio dai Bilanci. Evidentemente, sono stati valutati diversamente i numeri che la dott.ssa Adinolfi ha ritenuto tranquillizzanti. Per disavanzo, ce ne sono 14 in Italia, e Salerno è al primo posto, escluse le Metropolitane (fonte: ItaliaOggi). Anche per debiti c’è Salerno, per qualcuno pure al primo posto.

Comunque sia, in base a quanto riferito dalla stampa, le cose dette in due giorni dalla dott.ssa Adinolfi appaiono ben diverse. E’ possibile che la prima dichiarazione sia stata di natura politica e la seconda di natura tecnica? Chissà. Però, se pure fosse, comunicare le interlocuzioni con il Governo non avrebbe certo causato imbarazzi tra i Consiglieri di maggioranza, pronti a dire sì in ogni caso. O lo sapevano già? E, quelli dell’opposizione?

Adesso è stata fatta chiarezza, sappiamo che l’Amministrazione è preoccupata e che sta valutando cosa fare per risparmiare, con il fotovoltaico e l’efficientamento energetico, con la razionalizzazione delle partecipate, con le alienazioni e con le verifiche immobiliari per rilevare irregolarità urbanistiche e catastali. E’ stato già detto, poi, che si dovranno spegnere le luci ed evitare l’uso dell’auto. Già. Per pura coincidenza, sono proprio le stesse misure previste dal decreto Aiuti. Sulle entrate, l’Assessora ha riferito che ‘cercheremo’ di non penalizzare i cittadini con l’aumento dell’imposizione. ‘Cercheremo’, non rende sereni. Anche perché il decreto dispone l’aumento di almeno il 2permille dell’addizionale Irpef.

Una cosa è chiara. Se la scelta di aderire al decreto sarà frutto di convenienza, non sarà certo quella di chi paga le tasse. Non ci sarà scampo, comunque. Forse, la vera convenienza sarà quella degli Amministratori per la presenza della sospensione per un biennio della procedura di ‘dissesto guidato’ (fonte: ItaliaOggi). Uno scudo non da poco, viste le possibili conseguenze di natura amministrativa e patrimoniale.

Ciò premesso, l’intervista segna sicuramente una svolta rispetto al passato. Nel settembre del 2021, in sede di delibera del Consuntivo 2020, probabilmente il peggior documento mai approvato, la prof.ssa Eva Avossa, già vice-sindaca, inviò un messaggio di serenità alla popolazione affermando: “il Bilancio è in ordine e consentirà alla Città di portare avanti i tanti progetti in cantiere ed assicurare servizi di eccellenza ai cittadini nei prossimi anni” (fonte: 8pagine). Da allora, i cittadini hanno visto solo degrado, distruzione del verde, spazzatura, cantieri fermi e hanno perso ‘beni comuni’ di grande valore, con la messa in vendita dei suoli demaniali intorno alle spiagge di Torre Angellara, dei terreni del Campo Volpe e di altro ancora.

E’ possibile, quindi, che l’intervista sia una prima dichiarazione di verità indirizzata ai cittadini per ‘prepararli’ rispetto a quello che potrà accadere. Lei può farlo, sia perché è una ‘tecnica’, non una ‘politica’, sia perché non ha responsabilità avendo ricevuto un Consuntivo già definito del quale si è limitata a tirare le somme. Né ha responsabilità per il Preventivo 2022, che non è stato ancora predisposto e la cui approvazione è slittata a fine Giugno. Ma, se entro il 16 si decidesse di aderire al decreto, non sarà neppure necessario.

In tutto questo, può essere utile sapere di cosa parliamo. Bene, applicando il parametro del decreto del Governo sul disavanzo 2021, l’Ente ‘sfora’ di almeno 110MILIONI di euro. Se, invece, usiamo il parametro sui debiti, nella migliore delle ipotesi, cioè considerando solo quelli finanziari ‘correnti’, lo ‘sforamento’ sarebbe di 125MILIONI di euro. Se, infine, rinunciamo al decreto Aiuti e pensiamo di dare sostanza ‘finanziaria’ almeno al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, ormai svuotato e anche assorbito dai debiti, allora dobbiamo pensare a 160MILIONI di euro. Non è un calcolo semplice. Magari, ne possiamo parlare. Forse, la convenienza di cui ha parlato l’Assessora sta nella possibilità di scegliere tra ‘solo’ 110milioni e 160. Che fortuna! Sono ipotesi, con salvezza di ogni errore.

Sarebbe buono e giusto che la dott.ssa Adinolfi fornisse spiegazioni, da tecnica, lasciando ai politici il privilegio di dire che ‘il Bilancio è in ordine’ e che i cittadini avranno ‘servizi di eccellenza’ (cit.). Quando si è costretti a ‘mettere le mani nelle tasche della gente’ in cambio di non si sa cosa, forse è meglio parlare chiaro, come si fa tra amici. Non tra politici.

Alfonso Malangone – Ali per la Città – 06/06/2022

 

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