VERDE PUBBLICO: De Luca “e mò chist che vann truvann” (2^ parte)

 

Aldo Bianchini

On. Dr. Vincenzo De Luca - presidente Regione Campania

SALERNO – Nel precedente articolo ho semplicemente cercato di descrivere tutto quanto sta accadendo in città, e non soltanto per colpa del “verde pubblico” il cui degrado è sotto gli occhi di tutti. Ed ho anche immaginato la scena con al centro il governatore De Luca che, dopo l’esternazione di venerdì 3 giugno 22 sulle frequenze di Lira/Tv, sicuramente non si sarebbe aspettato una reazione così diffusa e pericolosa per la tenuta della maggioranza proprio perché nascosta dietro il paravento del verde pubblico. Nel mirino delle attenzioni politiche del PSI e di Popolari & Moderati c’è evidentemente altro e non soltanto la sistemazione del verde che la Figliolia ha preso a cavalcare come “bandiera di coscienza”.

Da qui una delle tipiche espressioni deluchiane “e mò chist che vann truvann”.

Prima di andare avanti è necessaria una premessa di fondo: è molto difficile che un qualsiasi assessore si dimetta dal suo incarico in quanto sarebbe destinato a tornare a casa dopo pochi mesi dalle elezioni. E gli assessori politici salernitani sono stati tutti eletti e per questo sono stati costretti a dimettersi dal Consiglio Comunale nl quale, tra gli altri, è entrata per surroga la stessa Barbara Figliolia che non era stata eletta.

Ecco perché se in un Paese, appena appena, normale un assessore come Massimiliano Natella si sarebbe già volontariamente dimesso, nel nostro Bel Paese non è possibile, pena il rovinoso ritorno a casa. Ed è su questo rischio che, da sempre, il governatore ed ex sindaco preme sull’acceleratore mandando nel panico i suoi “sudditi politici”, come ha giustamente fatto in tv qualche giorno fa.

Dr. Massimiliano Natella - assessore Comune Salerno in quota PSI

La stessa storia, come per Natella (PSI), vale anche per i Popolari & Moderati (coordinatore Aniello Salzano) che hanno nella figura di Gaetana Falcone un’ottima amministratrice (tra l’altro l0unica assessora della precedente giunta riconfermata nell’attuale).

E allora perché l’improvvisa, imprevista e imprevedibile uscita della Figliolia che per un problema di coscienza ha evidenziato il disservizio del verde pubblico (attaccando implicitamente l’assessore Natella) barricandosi, però, dietro gli elogi sperticati nei confronti del governatore: forse per spalleggiarlo nell’azione di pulizia che lui porta avanti, a cadenza periodica, delle sue maggioranze. Delle due l’una, o la Figliolia non ha capito niente o non le è stato spiegato compiutamente come funziona “il sistema”. Soprattutto non le hanno chiarito che De Luca le sue battaglie ama condurle in perfetta solitudine.

E allora perché ? probabilmente perché il movimento di Salzano, nonostante le sue rassicurazioni sulla tenuta del suo schieramento, sta perdendo o ha già perso i suoi pezzi più importanti a cominciare dalla Falcone per finire a Zitarosa che qualche giorno aveva dato in escandescenze in maniera insubordinata verso il suo movimento; su questo fatto ha scritto un commento molto tranciante l’ex assessore Augusto De Pascale: “”Zitarosa ha presentato il conto: Salzano ha fatto votare la Figliolia (e non lui in accoppiata). Salzano ha avuto un sottogoverno. L’ Assessora viaggia da sola (ed e’ brava), L’ UNICA RICONFERMATA ASSESSORE DELLA VECCHIA GIUNTA) C.V.D. scrivevamo qualche anno andato dopo la dimostrazione di un TEOREMA DI MATEMATICA””.

prof. Aniello Salzano - coordinatore Popolari & Moderati

E’ proprio così ? Non è facile dirlo, ma se mettiamo insieme i pezzi del mosaico dobbiamo prendere atto che il fatto di aver ottenuto (alludo a Salzano) la vice presidenza della Scabec possa essere messo in relazione alla cambiale politica che De Luca doveva pagare per l’ottimo lavoro di aggregazione svolto da Salzano, ben sapendo che alla fine lo stesso Aniello sarebbe rimasto solo con la Figliolia entrata in consiglio per grazia ricevuta.

Del resto è di queste ore l’illuminante intervista resa da Aniello Salzano al Cormez (ediz. 11.06.22): “Sono ostaggio della Regione”. Perché ? per il fatto che la Regione nonostante le sue dimissioni datate 11 aprile 22 non lo ha sostituito e lo sta costringendo al ruolo di capro espiatorio di una situazione di degrado assoluto (anche in relazione al bilancio 2021 ancora da firmare) come è quella della Scabec. Giustissimo ciò che dice Salzano; ed è proprio questa vedovanza da ogni incarico che potrebbe aver mosso l’azione della Figliolia su imput di Salzano per rilanciare le aspettative della componente Salzano in seno alla giunta Napoli.Certo che la dichiarazione di Salzano irrompe sulla scena già complicata, ed a poche ore dalla sua dichiarazione ufficiale come coordinatore dei Popolari & Moderati, con l’effetto di una bomba.

La vera guerra è appena cominciata ?; prudente aspettare per vedere e credere.

 

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