VINCOLO DI MANDATO: NECESSARIA NELLA PROSSIMA LEGISLATURA LA MODIFICA dell’art.67 DELLA COSTITUZIONE

 

di Giovanni Abbruzzese (esponente Cinquestelle del Vallo di Diano)

Dr. prof. Giovanni Abbruzzese

Nelle ultime legislature sono stati numerosi gli episodi di trasformismo politico con il passaggio di parlamentari da un gruppo al un altro. Due numeri danno il signicato di quanto sia alto tale fenomeno. Nelle legislatura del 2013-2018 sono stati ben 520 i parlamentari che hanno cambiato casacca e già 200 quelli che lo hanno fatto nella corrente legislatura .Tale comportamento non può non essere considerato un deprecabile fenomeno che incide direttamente sul stato della democrazia repubblicana rappresentativa  e , aggiungo io, sul fondamentale  rapp

orto  tra elettore ed eletto. Poche sono state le iniziative dei partiti per modificare l’art.67 della costituzione il,quale così recita “ ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato “ Tra le iniziative parlamentari depositate in Parlamento vi sono quella  del Movimento 5Stelle che prevede che  i deputati e i senatori che nel corso della legislatura si iscrivono ad un gruppo parlamentare diverso da quello per cui sono stati eletti siano dichiarati decaduti e  incandidabili. Tale disegno di legge costituzionale è stato presentato nella scorsa legislatura in data 23 marzo 2017 e l’altra, datata 4 febbraio 2020 per la modifica sempre dell’art.67 della costituzione ma che tocca anche l’art. 92, a firma dei Deputati di Fratelli d’Italia. La prima proposta recita “ i deputati e i Senatori che nel corso della legislatura si iscrivono ad un gruppo diverso    da quello per cui sono stati eletti sono dichiarati decaduti ed incandidabili  ”.

Se ci fosse stata la modifica dell’art.67 , in questa legislatura come peraltro nelle legislature precedenti essendo il fenomeno molto antico, non avremmo avuto il passaggio di singoli deputati e senatori e addirittura la costituzione di gruppi parlamentari al senato e alla Camera dei deputati eletti in partiti presentatisi al vaglio elettorale. E’ il caso di Italia Viva e di qualche settimana fa la costituzione in gruppo alla Camera dei Deputati di “Insieme per il Futuro “ migrati rispettivamente dal PD e Movimento 5stelle. La seconda proposta si basa sulla modifica dell’art.67 aggiungendo un comma con il quale devono indicare prima delle elezioni i partiti o gruppi politici con i quali sono disposti a valutare la possibilità   di formare alleanze di governo. Viene previsto nella riforma anche la modifica dell’art.92 dove il Presidente della Repubblica nella fase di formazione di governo tenga conto di quelle indicazioni. In Europa una modifica come quella prevista dal Movimento 5stelle esiste  solo in Portogallo. Con le elezioni all’inizio dell’autunno prossimo e per evitare che nel prossimo Parlamento si possa cambiare “ casacca ”  mi auguro che la modica dell’art. 67 della Costituzione trovi spazio nei programmi elettorali dei vari partiti che prenderanno parte alla competizione elettorale. E’ di un paio di giorni fa la presa di posizione di Berlusconi che ha affermato, in una intervista sul TG 4 di voler inserire nel programma elettorale presentare nella prossima legislatura una proposta di legge sul “ vincolo di mandato “ .

 

 

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