POLITICHE 2022: Piero De Luca e Edmondo Cirielli sugli scudi, si affaccia Tommaso Pellegrino … e Federico Conte con Vincenzo Maraio ?

 

Aldo Bianchini

On. Piero De Luca - PD

SALERNO – Non c’è dubbio alcuno che i due personaggi pronti a dividersi la torta elettorale sono Piero De Luca e Edmondo Cirielli; già entrambi parlamentari.

Il primo, Piero De Luca, ha completato in scioltezza il suo primo mandato concludendo alla grande e nel ruolo di “vice capo gruppo PD alla Camera” senza evidenziare minimamente in questi quattro anni e mezzo nessun condizionamento dall’enorme figura del padre on. Vincenzo De Luca (governatore della Campania in carica). Piero De Luca, da solo, è riuscito a costruire intorno a se un gruppo di uomini e donne in grado di garantirgli un ampio raggio di consensi e di potere che si profila sempre più forte anche alla luce delle pesanti “candidature di servizio” che avrà a sua disposizione.

 

On. Edmondo Cirielli

Il secondo, Edmondo Cirielli, politico di razza già in parlamento fin dalla XIV legislatura per cinque di seguito; è Questore della Camera dei Deputati ma è, soprattutto, il leader indiscusso del centro destra salernitana destinato a raccogliere tutte le frange rimaste allo scoperto anche dopo la fuga della ministra Carfagna (eclissata tra Calenda e Renzi nella speranza di poter sopravvivere). Intorno a lui ha uomini e donne fedelissimi che fanno politica concretamente e che riescono a coinvolgere nel consenso elettorale masse sempre più imponenti di elettori, pescando anche tra quelli chiaramente indecisi e in cerca di approdi sicuri e coerenti.

Entrambi, sia Piero che Edmondo, spesso presenti sui grandi net-work del Paese con una capacità dialettica fuori dal comune.

 

Dr. Tommaso Pellegrino

Sullo sfondo si profila la figura di Tommaso Pellegrino, capo gruppo Italia Viva in consiglio regionale, già deputato con prodi dal 2006 al 2008, già sindaco di Sassano per dieci anni e attuale consigliere regionale della Campania in carica. E’ medico oncologo molto stimato nel secondo policlinico di Napoli ed ha un consenso elettorale imponente che gli ha dato oltre dodicimila preferenze nelle scorse regionali, oltre ad evidenziare una grande padronanza dialettica. Attualmente ricopre anche la carica di presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Davanti a lui, per questa tornata elettorale, c’è il cosiddetto “campo largo”, nel senso che Pellegrino può pescare voti ovunque ed accrescere, così, il già pingue bottino delle regionali.

On. Federico Conte

E l’on. Federico Conte ?

Per Federico Conte il discorso si fa un po’ complicato. Figlio d’arte (cioè dell’ex ministro Carmelo Conte) il giovane Federico sembra patire più di Piero il fatto di essere “figlio di …”; ma come il suo amico-rivale (entrambi alla prima esperienza parlamentare) si è comunque distinto per attività costruttiva in questi quattro anni di legislatura. Nel 2018 fu eletto nelle file di “Liberi e Uguali” (LeU), ma adesso non riesce a trovare una giusta collocazione; viene tentato dal PD ma teme qualche imboscata e, stando alle ultime voci, sembra avviarsi per una candidatura nel collegio di Milano; in quella realtà vive a fa politica il fratello Emmanuel che è “assessore al bilancio” dell’opulenta Milano in corsa con Beppe Sala come capolista di una civica. E’ presto dire come finirà.

Avv. Enzo Maraio

E il segretario nazionale del Partito Socialista Italiano (PSI) ? Beh !! per Vincenzo Maraio la situazione è davvero anomala; prima di lui non era mai accaduto che un “segretario nazionale” del PSI fosse fuori dal Parlamento. Il giovane avvocato salernitano, socialista doc e non solo grazie al padre Angelo, deve forzatamente trovare una soluzione a siffatta anomalia. I posti nel salernitano sono davvero pochissimi e quasi tutti a rischio e di questo sembra si sia reso conto anche Riccardo Nencini (nipote del grande ciclista Gastone e unico socialista a Montecitorio) e la situazione va subito sanata. In queste ultime ore si parla di un seggio quasi blindato per Maraio in Emilia Romagna, semmai scippando qualche voto ai tantissimi del P.D.

Il nostro territorio, in conclusione, avrebbe necessariamente bisogno di tutti e cinque (De Luca, Cirielli, Pellegrino, Conte e Maraio); è difficile ma non del tutto irrealizzabile.

 

 

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