Tribunale di Sala Consilina: i Senatori Felicia Gaudiano e Francesco Castiello … fino all’ultimo respiro

 

Aldo Bianchini

Una manifestazione davanti all'ex tribunale di Sala Consilina ai tempi della chiusura del 2013

VALLO di DIANO – Qualche giorno fa dalle pagine di questo giornale il dr. Pietro Cusati (già dirigente amministrativo del tribunale di Sala C. e di Lagonegro, giudice tributario, giornalista e segretario dell’Associazione Giornalisti Amici del Vallo di Diano) aveva lanciato una sorta di appello alla politica e più direttamente ai vari candidati al Parlamento dell’intera provincia di Salerno per stimolarli ad ogni sforzo possibile, prima e dopo le imminenti elezioni, per la riapertura dei tre tribunali soppressi in Campania, anche alla luce dell’esigenza ormai consolidata di porre mano a quella scellerata “riforma della geografia giudiziaria” che nel 2013 ha pesantemente penalizzato il territorio valdianese.

Dr. Pietro Cusati

In particolare il dr. Cusati nello scorso mese di agosto ha scritto: “ … Il nuovo  Parlamento che verrà eletto il prossimo 25 settembre 2022,  dovrà  intervenire  per  riaprire i tre Tribunali soppressi in Campania: Sala Consilina (SA), Ariano Irpino (AV) e Sant’Angelo dei Lombardi (AV). Infatti dal 2013 l’emergenza giustizia e la situazione carceraria  in Campania si è  aggravata, infatti, sono passati quasi dieci anni e nulla è cambiato in positivo ,tutto fermo al palo, nessun ripristino della geografia giudiziaria. L’invito è rivolto ai parlamentari della Campania che saranno presenti nel prossimo  Parlamento, essendo il servizio e la disciplina della Giustizia di competenza nazionale … Il caso eclatante del Tribunale di Sala Consilina (SA), che portava il nome di Alfredo De Marsico, nel Vallo di Diano e nel Golfo di Policastro, addirittura accorpato fuori regione, in Basilicata, fuori Corte di Appello, fuori Provincia, ad un Tribunale più piccolo, quello di Lagonegro in Basilicata. E’ necessario il coinvolgimento della politica Nazionale …”.

All’accorato appello di Cusati ha prontamente risposto il sen. prof. Francesco Castiello che (anche a nome della senatrice dott.ssa Felicia Gaudiano – entrambi del Mov 5 Stelle) con una lunga relazione ha chiarito lo stato dell’arte, spiegando i passi già fatti e quelli ancora da compiere, per la riapertura del Tribunale di Sala Consilina.

I senatori pentastellati Felicia Gaudiano e Francesco Castiello

Senatore prof. Francesco Castiello

Con il Disegno di Legge n. 2139 del 16 marzo 2021, di iniziativa della senatrice Felicia Gaudiano ed altri senatori del M5S, è stata conferita “Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione territoriale degli uffici giudiziari” al fine di porre rimedio alla riforma del 2012 che non tenne conto adeguatamente, nella scelta delle sedi giudiziarie da salvaguardare, di fattori come, ad esempio, la difficoltà a raggiungere gli uffici giudiziari per l’utenza di riferimento ovvero le conseguenze in termini sociali della chiusura di un Tribunale quale presidio di legalità e presenza dello Stato.

Il Disegno di Legge n. 2139 prevede, dunque, ulteriori criteri per la preferenza nella scelta delle sedi giudiziarie da riattivare, istituendo i seguenti principi e criteri direttivi:

a) valutare la riorganizzazione degli uffici giudiziari di primo grado prendendo in considerazione la specificità territoriale del bacino di utenza, le caratteristiche geomorfologiche del territorio e la sua estensione, la distanza e il tempo di percorrenza tra il tribunale accorpato e quello accorpante, considerando la carenza di collegamenti stradali e ferroviari, la situazione infrastrutturale e la vetustà della rete viaria all’interno delle circoscrizioni di riferimento;

b) assicurare che tra i tribunali soppressi oggetto di rivalutazione siano preferiti quelli situati in comuni con un’alta densità abitativa, garantendo la presenza di un presidio di giustizia nel territorio dell’ente locale stesso;

c) ridefinire l’assetto territoriale tenendo conto della presenza di istituti penitenziari di alta sicurezza e del numero di detenuti ospitati nel circondario interessato;

d) nei contesti provinciali particolarmente estesi e maggiormente colpiti da emergenze di carattere criminale, anche al fine di assicurare la presenza dello Stato nel territorio tramite presidi di giustizia, valutare, in luogo della riattivazione di sedi di tribunali soppresse, l’opportunità di riattivare una o più sezioni distaccate tra quelle soppresse, tenendo conto, nella selezione delle stesse, dei criteri di collocazione geografica rispetto alle aree di utenza che devono essere coperte anche in relazione alla popolazione complessiva.

Sennonché a seguito di alcune perplessità insorte nel corso dell’incontro di Sala Consilina nel quale è stato presentato il Disegno di Legge anzidetto si è provveduto a migliorarlo con gli emendamenti messi a punto dalla senatrice Felicia Gaudiano d’intesa con il senatore Francesco Castiello, che si riportano di seguito: –

  • Emendamento 1.1 all’art. 1 della senatrice Felicia Gaudiano: Al comma 1, sostituire le parole: «nonché dei seguenti princìpi e criteri direttivi» con le seguenti: «nonché dei seguenti princìpi e criteri direttivi alternativamente considerati».
  • Emendamento 1.3 del senatore Castiello: Al comma 1, lettera d) dopo le parole: «sezioni distaccate tra quelle soppresse,» inserire le seguenti: «oppure di riattivare una o più sedi di tribunali soppresse come sezioni distaccate».
  • Emendamento 1.5 del senatore Castiello: Dopo il comma 1, inserire il seguente: «1- bis. Il criterio di cui alla lettera a) del comma 1, si considera prevalente rispetto a quelli indicati dalle lettere successive».

Se i criteri previsti nel testo originario fossero stati interpretati come cumulativi ne sarebbe potuto derivare un ostacolo per la riapertura del Tribunale di Sala Consilina non essendoci più un istituto penitenziario, come pure di ostacolo alla sua riapertura avrebbero potuto essere i criteri di cui alle lettere b) e c) e cioè quello della preferenza per i Comuni con un’alta densità abitativa e quello della presenza di un istituto penitenziario: caratteri questi assenti nel Comune di Sala che non può definirsi ad alta densità abitativa e che non è più sede di istituto penitenziario.

Ecco perché nell’emendamento 1.1. della relatrice Gaudiano si è precisato che i principi e criteri direttivi di cui all’art. 1 del Disegno di Legge vanno “alternativamente considerati” e nell’emendamento 1.5 del senatore Castiello è specificato che il criterio di cui alla lettera a) è da considerarsi prevalente rispetto a quelli indicati nelle lettere successive.

Il che vuol dire che il criterio prevalente è quello della specificità territoriale del bacino di utenza.

In via gradata è stato poi, prudenzialmente, prevista, con l’emendamento 1.3, la possibilità di riattivazione di un Tribunale soppresso come sezione distaccata di altro Tribunale, vale a dire, nel caso di specie, la riattivazione del Tribunale di Sala Consilina come sezione distaccata del Tribunale di Lagonegro.

 

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