Elezioni 2022: fondi PNRR … è scontro durissimo Carfagna – De Luca junior

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Nell’analisi di oggi l’antipatia o la simpatia politica non c’entra niente; se dovessi basare la mia analisi su questo assioma dovrei subito dire che la Carfagna ha torto e De Luca j. ha ragione.

Non funziona così, perché il vero problema è che la ministra Mara Carfagna ha torto davvero sulla vicenda del cosiddetto 40% dei fondi PNRR da destinare al mezzogiorno per due ordini di motivi:

1° – Perché la Carfagna non ha conquistato niente in quanto all’epoca della ipotetica ripartizione Lei era ministro di Forza Italia e, quindi, semmai fu il centrodestra nella sua intierezza a conquistare quel regalino;

2° – Perché la Carfagna ha tentato, senza riuscirci in pieno, di distribuire una piccola parte di quei fondi in maniera da irrorare la sua campagna elettorale (del resto lo avrebbero fatto, e lo fano, tutti).

Sia il governatore che suo figlio non hanno mai detto che l’aver raccolto il 40% dei fondi in favore del mezzogiorno è stata un’opera insignificante anche perché in quel governo c’era anche il PD che aveva un ruolo molto più importante di Forza Italia; i due hanno, in verità, detto che i fondi sono pochi e che bisogna lottare per averne altri; tutta qui la querelle.

Perché, alla luce di fatti inoppugnabili, credo di più alla versione fornita da mesi dai due De Luca ? semplice la risposta per chi, come me, segue la politica e il politichese da oltre mezzo secolo: “Perché mentre la Carfagna saltava di qua e di là per non rimanere fuori dal Parlamento dopo aver fatto, per grazia ricevuta, due volte la ministra, i due De Luca sono rimasti sempre fermi nelle loro convinzioni di schieramento all’interno del PD, e questo mi dà una rassicurazione politica molto più concreta”.

Ma  c’è di più; la Carfagna ha schernito i De Luca affermando che il governatore e il deputato sul 40% hanno sostenuto cose diverse in più occasioni pubbliche; le risponde l’on. Piero De Luca in maniera secca: “La ministra Carfagna con la sua solita simpatia prova a fare un’ironia da quattro soldi per mistificare la realtà su un argomento che la vede in imbarazzo. Difendere le soglia minima del 40% delle risorse del Pnrr non è in contraddizione con le battaglie di chi ritiene opportuno aumentare ulteriormente quelle risorse per il Sud. Le ricordiamo, qualora lo avesse dimenticato, che è appena entrata nel suo nuovo partito insieme alla ministra Gelmini, che aveva predisposto una bozza finale di autonomia devastante per il Sud. Ci spieghi questo, invece di lasciarsi andare a provocazioni personali ineleganti, non degni della sua consueta compostezza  …  Ci spieghi come fa a mettersi d’accordo nello stesso partito con chi ha un’idea di Autonomia Differenziata che lei stessa ha duramente contestato pochi mesi fa” (fonte Il Mattino).

Clima avvelenato ? quasi normale a conclusione di una campagna elettorale breve e caotica.

 

 

 

 

2 thoughts on “Elezioni 2022: fondi PNRR … è scontro durissimo Carfagna – De Luca junior

  1. Carissimo Direttore del quotidianodisalerno.it Aldo Bianchini,rinnovo l’accorato appello
    ai candidati della provincia di Salerno e della Campania alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica, nonché ai leader dei partiti in nome delle forze politiche che rappresentano, ad assumere impegni programmatici concreti con gli elettori sul tema della riforma della geografia giudiziaria che ha penalizzato ingiustamente le popolazioni delle aree interne della provincia di Salerno. Auspico che il nuovo Parlamento che sarà eletto il domenica prossima 25 settembre 2022, dovrà intervenire per riaprire il Tribunale soppresso di Sala Consilina (SA) e il Carcere di Sala Consilina, considerato anche che il Consiglio Regionale della Campania all’unanimità ha deliberato l’accollo delle spese di mantenimento dell’ex Tribunale. L’invito è rivolto ai parlamentari Salernitani e della Campania che saranno presenti nel prossimo Parlamento, essendo il servizio e la disciplina della Giustizia di competenza nazionale. È necessaria una disposizione del Parlamento, una legge parlamentare, o una delega dello stesso in favore dell’esecutivo affinché si possa intervenire, con decreti legislativi, sull’attuale assetto dei Tribunali .Lo storico Tribunale del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro, è stato addirittura accorpato fuori regione, in Basilicata, fuori Corte di Appello, fuori Provincia, ad un Tribunale più piccolo, quello di Lagonegro in Basilicata, sia in termini di carico di lavoro sia in termini di dipendenti, e privo di una casa circondariale. La provincia di Salerno è stretta nella morsa della criminalità organizzata. Bisogna quindi intervenire con la massima urgenza per rivedere la presenza e la disposizione dei Tribunali e delle Carceri in Campania. La chiusura del Tribunale di Sala Consilina e del carcere di Sala Consilina ha comportato un danno incommensurabile al territorio del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro, al suo tessuto sociale, oltre che economico. La conseguenza è che cittadini e operatori sono costretti a recarsi in una Regione diversa da quella di residenza, e in secondo grado la competenza è della Corte d’appello di Potenza. Il Sud della provincia di Salerno è penalizzato anche dalla lunghezza dei tempi biblici della giustizia civile che incide sulla capacità del Mezzogiorno di attrarre investimenti .L’invito che rivolgo al prossimo Parlamento è quello di intervenire concretamente per rivedere le scelte del passato perché il Vallo di Diano e il Golfo di Policastro con la chiusura del Tribunale e del carcere di Sala Consilina hanno registrato un impoverimento in termini di servizi per le comunità e un aggravio di oneri per l’utenza, che già scontano difficoltà di collegamento dovute ad esempio alla carenza di trasporti pubblici o di infrastrutture. Le aree interne pagano la lontananza dai grandi centri urbani in termini di distanza dai servizi.

  2. La “ragazza” ,con ingenuità vuole affrontare dei ” volponi” del “politichese”. D.L junior ha avuto un maestro molto preparato nel campo!!!

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