TRIBUNALE di Sala Consilina: nuovo accorato appello alla politica locale e nazionale dall’ex dirigente amministrativo dr. Pietro Cusati

 

 

Dr. Pietro Cusati - già dirigente amministrativo del Tribunale di Sala Consilina

Carissimo Direttore del quotidianodisalerno.it Aldo Bianchini, rinnovo l’accorato appello
ai candidati della provincia di Salerno e della Campania, alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica, nonché ai leader dei partiti in nome delle forze politiche che rappresentano, ad assumere impegni programmatici concreti con gli elettori sul tema della riforma della geografia giudiziaria che ha penalizzato ingiustamente le popolazioni delle aree interne della provincia di Salerno. Auspico che il nuovo Parlamento che sarà eletto domenica prossima 25 settembre 2022, dovrà intervenire per riaprire il Tribunale soppresso di Sala Consilina (SA) e il Carcere di Sala Consilina, considerato anche che il Consiglio Regionale della Campania all’unanimità ha deliberato l’accollo delle spese di mantenimento dell’ex Tribunale. L’invito è rivolto ai parlamentari salernitani e della Campania che saranno presenti nel prossimo Parlamento, essendo il servizio e la disciplina della Giustizia di competenza nazionale. È necessaria una disposizione del Parlamento, una legge parlamentare, o una delega dello stesso in favore dell’esecutivo affinché si possa intervenire, con decreti legislativi, sull’attuale assetto dei Tribunali. Lo storico Tribunale del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro, è stato addirittura accorpato fuori regione, in Basilicata, fuori Corte di Appello, fuori Provincia, ad un Tribunale più piccolo, quello di Lagonegro in Basilicata, sia in termini di carico di lavoro sia in termini di dipendenti, e privo di una casa circondariale. La provincia di Salerno è stretta nella morsa della criminalità organizzata. Bisogna quindi intervenire con la massima urgenza per rivedere la presenza e la disposizione dei Tribunali e delle Carceri in Campania. La chiusura del Tribunale di Sala Consilina e del carcere di Sala Consilina ha comportato un danno incommensurabile al territorio del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro, al suo tessuto sociale, oltre che economico. La conseguenza è che cittadini e operatori sono costretti a recarsi in una Regione diversa da quella di residenza, e in secondo grado la competenza è della Corte d’appello di Potenza. Il Sud della provincia di Salerno è penalizzato anche dalla lunghezza dei tempi biblici della giustizia civile che incide sulla capacità del Mezzogiorno di attrarre investimenti .L’invito che rivolgo al prossimo Parlamento è quello di intervenire concretamente per rivedere le scelte del passato perché il Vallo di Diano e il Golfo di Policastro con la chiusura del Tribunale e del carcere di Sala Consilina hanno registrato un impoverimento in termini di servizi per le comunità e un aggravio di oneri per l’utenza, che già scontano difficoltà di collegamento dovute ad esempio alla carenza di trasporti pubblici o di infrastrutture. Le aree interne pagano la lontananza dai grandi centri urbani in termini di distanza dai servizi.

 

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