MONTESANO S/M (SA) LA COMUNITA’ E LA FAMIGLIA LAGRECA ASPETTA GIUSTIZIA. UN ANNO FA LA MORTE DI DORA. LA SORELLA MICHELA : “VOGLIAMO LA VERITÀ”

 

da Michele D’AAlessio (giornalista)

 

Dora La Greca

Ad un anno dalla morte di Dora Lagreca, precisamente, era la notte tra l’8 e il 9 ottobre dello scorso anno, la giovane ragazza di Montesano, ha perso la vita dopo una caduta di 12 metri, dal terrazzo del suo appartamento, al quarto piano di una palazzina nel quartiere Aurora di Potenza, dove in quel momento era in compagnia con il fidanzato Antonio Capasso. Secondo i risultati degli esami dell’autopsia,  Dora è morta per un’emorragia “massiva” a causa della rottura di un’arteria. Dora sarebbe caduta sull’asfalto di schiena, forse dopo aver perso l’equilibrio in seguito a una causa da chiarire. Dopo un anno la famiglia e la comunità di Montesano ancora si chiede se si tratta di una caduta accidentale o di una caduta volontaria della ragazza( suicidio) oppure la caduta è stata provocata volontariamente (omicidio) da terzi, per questo, in un primo momento, gli inquirenti hanno indagato sull’ipotesi di omicidio (fino a prova contraria) e l’unico, posto in attenzione investigativa è stato Antonio Capasso, fidanzato della vittima, unica persona presente sul luogo. Per adesso, quest’ultimo è stato investigato (dalla Procura di Potenza)  solo per istigazione al suicidio e come conferma l’avvocato della famiglia, Renivaldo La Greca, in un’intervista a Fanpage.it. “Antonio Capasso continua a vivere la sua vita”. Il paese di Montesano, in particolare la frazione di Arenabianca ( quartiere dove abitava Dora)  tramite il sindaco Rinaldi Giuseppe, ancora una volta fa sentire la sua vicinanza alla famiglia di Dora, ma chiede anche la verità della tragedia, che con un caloroso e commosso post su fb sottolinea “… È trascorso un anno dalla prematura e tragica scomparsa di Dora. Serpeggia nella comunità, anche oggi, un velo di tristezza, mista ancora ad incredulità. Come in quei tragici giorni, continuiamo a stringerci alla famiglia che, come dice la sorella Michela, è tuttora sconvolta ed affranta e chiede spiegazioni e risposte. La verità non potrà mai lenire del tutto una ferita così importante ma è più che giusto che i cari la posseggano e la sappiano. Dora era piena di vita, solare, allegra, socievole e ben voluta. Questa è una certezza.  In questa ricorrenza, come comunità tutta, a Dora rivolgiamo un caro pensiero, alla famiglia sentimenti di vicinanza …” Ritornando alle cause della tragedia a distanza di un anno, non si sa, ancora niente dell’inchiesta per la morte della trentenne di Montesano, anche perché  la Procura di Potenza mantiene il più stretto segreto di indagini sul caso. La tragedia di Dora, si ricorderà, per diverse settimane ha richiamato i fari dei media locali e nazionali, ( come “La vita in Diretta”, “Quarto Grado”, “Chi l’ha visto” )  con un’attenzione anche esagerata sull’intera vicenda. Poi l’attenzione dei media si è spenta,  ma non il dolore dei familiari, anzi col tempo si è più intensificato.  Dopo un anno, Michela Lagreca, sorella maggiore di Dora, ha voluto interrompere il silenzio tramite una dichiarazione ai media e quotidiani nazionali “…Da un anno viviamo il dolore per la perdita di Dora. Da un anno chiediamo spiegazioni, risposte. Nulla ci restituirà la nostra amata Dora ma almeno sapremo la verità su cosa sia accaduto quella maledetta sera a Potenza”. “Mia sorella amava troppo la vita – continua Michela – per decidere di togliersi la vita, ci eravamo viste qualche ora prima e mi parlava di sogni e progetti. Poi la conoscevo, non lo avrebbe mai fatto. E non credo neanche alla tesi dell’incidente. Con i miei genitori vogliamo delle risposte proprio per capire cosa sia accaduto, perché da un anno attendiamo risposte e la nostra vita, a differenza di quella di altre persone coinvolte, è stata stravolta”. Intanto gli amici di Dora, in suo ricordo, nei giorni scorsi, hanno fatto girare questo bellissimo messaggio “…Fiore delicato, profumato, bello… fiore di valore, pieno di affetto, simpatia e voglia di vivere… fiore pregiato, educato, libero… questo fiore era la nostra giovane Dora, troppo presto recisa dalla vita, in maniera così tragica,  un dolore acuto, grave, forte in questo momento sta attraversando la nostra comunità,  diversi giovani fiori stanno volando, nelle ultime settimane, troppo presto in cielo… siamo piegati, scioccati, inginocchiati e le parole mancano… Dora era una giovane donna speciale come speciale è tutta la sua famiglia… Cara Dora, la preghiera più dolce che la terra ti sia lieve e che tu possa continuare a risplendere come fiore pregiato da lassù…”

Michele  D’Alessio

 

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