Elezioni 2022: la “ridicola” pari dignità … qualcuno fermi Berlusconi !!!

 

Aldo Bianchini

La foto del 17 ott. 2022 che sembrava avesse siglato la pace definitiva tra Berlusconi e Meloni

SALERNO – Se l’argomento che mi accingo a trattare non fosse di estrema caratterizzazione istituzionale (la formazione del nuovo governo del Paese) ci sarebbe sicuramente da ridere a crepapelle; le cavolate senza senso che sta inanellando l’ex cavaliere Silvio Berlusconi rischiano di mettere in ridicolo l’intero quadro istituzionale; un personaggio che, dopo avere scritto nel bene e nel male, parte della storia d’Italia sembra aver perso la bussola delle grandi strategie politiche del passato; un personaggio che andrebbe subito fermato per il suo stesso bene e per la sua stessa storia dopo quella deprimente intervista rilasciata all’uscita dalla Camera dei Deputati ieri mattina (18 ott. 2022) nel contesto della quale ha parlato dei suoi rapporti con Putin ed ha elencato la lista dei ministri (meno male che si è fermato ai suoi) come se fosse lui l’incaricato, e non la Meloni, per la formazione del governo.

Altro che “manuale Cencelli”, nel nostro Paese non c’è mai nessuno che accetta la sconfitta elettorale e come spesso amava insegnare il “maestro Ciriaco De Mita” (dichiarazione di Clemente Mastella) quando affermava che “i voti si traducono in seggi e i seggi sono gli unici voti nel parlamento”.

Per Silvio Berlusconi, ormai ridotto quasi alla berlina da una impenitente e dura Giorgia Meloni, il discorso è diverso e deve essere fatto in base ai voti raccolti nelle urne che nella fattispecie marcherebbero un sostanziale pareggio tra Forza Italia e Lega; da qui il concetto della “pari dignità” nella formazione del governo tra i due partiti sconfitti.

Nella foto Berlusconi davanti alla Camera improvvisa un allucinante conferenza stampa (anche sconclusionata e priva di un filo logico) che evidenzia l'inaffidabilità dell'ex Cavaliere. Assolutamente di bassa lega l'allusione al fatto che il compagno della Meloni lavora a Mediaset ... siamo alle comiche finali di un personaggio che non ha più l'acume di leggere i cambiamenti della politica.

Invece, tra senatori e deputati, la Lega conta ben 30 parlamentari in più di Forza Italia, ed è questo ciò che vale quando si va alla “conta” finale per le decisioni da prendere in un momento molto difficile e delicato che il nuovo governo (sempre che ci sia !!) dovrà subito affrontare. Arrivare a sostenere che il numero così corposo di parlamentari in più o in meno non valga a nulla in quanto derivato da un errato calcolo nei collegi uninominali mi appare fuori dalla grazia di Dio.

Probabilmente è una nuova teoria del suo braccio destro, alludo a Licia Ronzulli, che pur di dare un contributo alla discussione ha letteralmente inventato questa nuova teoria; del resto se le donne catapultate in politica non inventano qualcosa di nuovo, anche se assurda, non vedo le ragioni per il loro impegno in una sede così prestigiosa come il Parlamento.

Ma c’è, ovviamente, sempre un retroscena che nella fattispecie è rappresentato dal discorso corrente che prende quota nel mondo della sinistra e sempre per bocca delle donne (da Debora Serracchiani a Paola De Micheli, ed altre) secondo le quali la Meloni non ha vinto le elezioni perché con il suo misero 26% non è maggioranza nel Paese.

Non so che dire se non un vigoroso ”Viva le donne in politica”.

E ripenso a quel povero maestro di Nusco che si starà sicuramente rigirando nella tomba.

Un consiglio gratis alla Meloni: “Faccia tutto il possibile per non andare con Berlusconi al Colle, l’ex cavaliere non è più affidabile e sicuramente anche in quella sede ne combinerà una delle sue”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *