«Un po’ di possibile (altrimenti soffoco)»: Pippo Civati incanta ancora una volta Salerno

da Vincenzo Mele (giornalista)
Nella serata di Mercoledì 19 Ottobre, presso il Circolo Arci “Marea”, Pippo Civati ha presentato il suo nuovo libro, «Un po’ di possibile (altrimenti soffoco)», edito dalla casa editrice People.
Dopo «Laico», «L’ignoranza non ha mai aiutato nessuno» e «Non sono fascisti ma», l’ex deputato del PD e cofondatore del partito Possibile, di cui è stato segretario, ha ripreso la massima di Deleuze, citando al contempo anche Kierkegaard e Vonnegut, spiegando l’Italia post-elettorale.

Introdotto da Rosita Gigantino di “Marea” e in compagnia con il giornalista Mattia Carpinelli e Carlo Antonio Burattini di Possibile della sezione di Pontecagnano Faiano come moderatori, non sono mancate, con elegante ironia, le critiche al PD, colpevole di passivismo, portando al trionfo della coalizione di centrodestra, guidato da Giorgia Meloni.
Civati ha ricordato anche l’importanza di argomenti cardine, trattati pochissimo nell’ultima campagna elettorale, come la progressività fiscale e la patrimoniale in contrasto alla flat-tax proposta più volte da Fratelli d’Italia, la legalizzazione della cannabis, la difesa dei diritti civili, sociali e umani e, dulcis in fundo, il salario minimo, presente in altri paesi come Portogallo, Spagna, Germania e Lituania. Davanti ad una platea molto partecipe, Civati ha ricordato l’impegno continuo, attraverso i social, per la liberazione di Silvia Romano e ha esteso tale impegno anche per chiedere libertà per Patrick Zaki e Alessia Piperno e verità e giustizia per Giulio Regeni e per Mario Paciolla.
L’autore, partendo dalla sua recente esperienza da candidato in Emilia-Romagna, ha anche raccontato i dettagli di un sistema elettorale che non funziona e che porta sempre di più all’allontanamento degli italiani dalle urne.

 

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