GOVERNO: Marina Calderone ministro del lavoro !!

 

Aldo Bianchini

La ministra del lavoro Marina Calderone (a destra nella foto) con la premier Giorgia Meloni

SALERN O – E’ sufficiente che in uno dei ministeri chiave del nuovo governo del Paese (meglio sarebbe dire della Nazione) è andata la presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro dott.ssa Marina Calderone ? La risposta, difficile, apre a tante risposte; ognuna conformemente al proprio insindacabile pensiero.

Inutile negarlo, il Ministero del Lavoro da sempre è tra i più importanti che il sistema democratico e repubblicano ha creato fin dagli anni 40 e che, in verità, aveva avuto vita sotto altre forme anche prima e durante il fascismo.

In cima questo ministero quasi mai c’è stata una persona che almeno sulla carta dovrebbe essere esperta di problematiche legate al mondo del lavoro che è variegato e per alcuni versi non del tutto ancora esplorato; con il primo governo dell’era Meloni sulla poltrona di ministro del lavoro è arrivata una persona, Marina Calderone, che come dicevo almeno sulla carta quel mondo dovrebbe conoscerlo a menadito.

Spero che la dott.ssa Calderone sia anche profonda conoscitrice dei problemi organizzativi, tecnici ed economici, anche finalizzati alla sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro, problemi che sono al centro del dibattito nazionale e non soltanto. Affrontare e risolvere questi problemi vorrebbe dire che davvero il Governo per la prima volta in assoluto ha saputo individuare la giusta professionalità.

La Calderone è da diversi anni alla presidenza dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e nel recente passato è stata anche a Salerno/Paestum un paio di volte per due convegni opportunamente organizzati dallo storico presidente provinciale Alberico Capaldo e dall’attuale presidente Carlo Zinno che, come la stessa Calderone, hanno contribuito notevolmente alla professionalizzazione del mestiere di consulente del lavoro che fino agli anni 70/80 era legato all’immagine di “compilatore di busta paga”. Sotto la spinta nazionale della Calderone il tipico “consulente” di un tempo è diventato il “professionista a tutto campo” capace di racchiudere in se i diversi ruoli che nel mondo del lavoro servono da cuscinetto tra le esigenze dello Stato, delle imprese e dei lavoratori.

La neo ministra del lavoro Marina Calderone con il presidente dell'Ordine Provinciale dei Consulenti del Lavoro, mentre taglia il nastro (insieme al presidente dr. Carlo Zinno) della nuova sede salernitana dei con sulenti

Per un giudizio sulla sua operatività dobbiamo ovviamente aspettare; nel frattempo è giusto farle i migliori auguri di buon lavoro. Ma anche consigliarle di attivare una nuova modalità dell’essere ministro del lavoro, a cominciare dalle visite anche a sorpresa nei luoghi di lavoro per capirne, ovviamente, di più e per toccare direttamente con mano le esigenze e le possibili risoluzioni.

Al momento dobbiamo registrare due grosse novità storiche: la prima donna alla guida di un governo (Meloni) e la quinta donna ministro del lavoro (Calderone); prima di lei Tina Anselmi, Rosa Russo Iervolino, Elsa Fornero e Nunzia Catalfo. Ma la Calderone è la prima che viene da un’estrazione specifica del mondo del lavoro.

Intanto il gruppo web “Amici Consulenti Lavoro” della provincia di Salerno si sta riempendo, come era ampiamente prevedibile, di congratulazioni per la neo ministra e di soddisfazione dell’intera categoria che da oggi sarà rappresentata al meglio in sede governativa.

Ai numerosi componenti il gruppo web consiglierei, però di andarci con le vele basse anche nei suggerimenti da offrire alla propria indomabile presidente nazionale, ora ministra. In un commento è stato addirittura scritto di abolire l’INAIL che viene considerato un ente inutile (fatta eccezione che per gli aspetti infortunistici) senza ricordare, tra l’altro, che proprio grazie all’INAIL ed alla sua organizzazione la lotta contro il Covid è stata molto più efficace che in altri Paesi; per non arrivare fino al 1897 quando fu proprio l’INAIL a creare una sorta di copertura assicurativa nazionale per il lavoro dipendente, decisione anticipatoria dei successivi ministri a cominciare da Mario Abbiate nel 2° governo Nitti del 1920.

 

One thought on “GOVERNO: Marina Calderone ministro del lavoro !!

  1. Finalmente un Governo politico e senza i fannulloni tecnici . Al Lavoro una donna intelligente e piena di voglia di fare.È una sicurezza leale e conosce il sistema lavoro. Sono fiducioso e al Governo tutto auguro un Buon Lavoro.

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