SAMAN: per l’uccisione della giovane pakistana l’avv. Angeletti entra nel processo a difesa della Comunità Islamica

 

Aldo Bianchini

Avv. Riziero Angeletti

SALERNO – Nuovo importante processo per l’avvocato RIZIERO ANGELETTI già noto al foro salernitano per almeno due processi penali che hanno avuto risonanza nazionale: il processo Scarano (che dovrà essere discusso in appello) e il processo Squecco (quello relativo alle ambulanze di Capaccio, ancor in fase dibattimentale di 1°).

Questa volta l’incarico fiduciario ottenuto dal legale (molto vicino alla Santa Sede) riguarda un caso dalla risonanza addirittura internazionale che coinvolge due Paesi (l’Italia e il Pakistan) e l’ Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (UCOII) rappresentata da Yassine Lafram; il processo internazionale acceso in seguito all’uccisione barbarica della giovane SAMAN ABBAS SHABBAR che si era rifiutata di sposare uno sconosciuto pakistano residente nella madre patria, mentre Lei era innamorata di un giovane connazionale residente, come lei, a Novellara di Reggio Emilia.

La giovanissima Saman

Cinque i familiari di Saman (compresi i genitori) a processo per il suo omicidio; un doloroso fatto che ha sconvolto l’intera comunità islamica nazionale che intendendo preservare la propria immagine da attacchi strumentali e inverecondi ha nominato come difensore di fiducia l’avv. Angeletti che rappresenterà l’UCOII nella costituzione di parte civile già richiesta e depositata presso il tribunale ordinario di Reggio Emilia dove il processo penale è incardinato.

Un processo innovativo e di grande spessore socio-culturale; un processo in cui, grazie alla costituzione di parte civile ottimamente preparata da Riziero Angeletti, il noto avvocato cercherà di ribaltare alcuni concetti troppo generici e generalizzanti in danno della Comunità Islamiche che spesso non hanno nulla a che fare con i portamenti retrivi e delinquenziali di alcuni pakistani che con la repressione psico-fisica delle loro donne non offrono uno spaccato socio-religioso degno di attenzione e di rispetto.

Nell’istanza depositata in tribunale l’avv. Angeletti spiega molto bene un concetto che sfugge ai più: L’UCOII nel 2017 ha firmato il patto nazionale per un Islam italiano con l’impegno di bandire ogni forma di radicalismo religioso al fine di garantire una integrazione concreta nel contesto istituzionale italiano.

Ma l’avv. Angeletti, sempre nell’istanza, aggiunge anche altri particolari non secondari che riguardano non solo il contrasto ad ogni forma di radicalismo religioso, ma assicurando alle Autorità Italiane il massimo sostegno e strumenti di interpretazione di un fenomeno che minaccia la sicurezza della collettività, ivi compresi cittadini e residenti di fede islamica; non ultimo la parità assoluta tra uomo e donna.

Yassine Lafram - il volto giovane dell'Islam in Italia

Da tutto questo, scrive Angeletti, si deduce molto chiaramente che nessun tipo di imposizioni può essere usato in fatto di matrimonio e che i contratti di matrimonio forzati non hanno alcuna validità.

L’UCOII, continua l’avvocato Riziero Angeletti, con la costituzione di parte civile intende perseguire un obiettivo ben preciso attenente la lesione di diritti propri della medesima associazione che si è sempre impegnata nella costante ricerca di un valore aggiunto nella denuncia, nell’isolamento e nel contrasto delle derive estremiste e violente. Mettere in discussione questi valori vale a dire ledere profondamente l’immagine e l’autonomia culturale-religiosa vantata fin dalla nascita dalla Comunità.

Da qui la richiesta di risarcimento morale e materiale a carico degli imputati (e di chiunque metta in discussione l’opera delle Comunità Islamiche) come principio attivo derivante dallo stesso scopo sociale dell’UCOII che ha sempre riprovevolmente contestato qualsiasi comportamento lesivo della dignità delle donne.

Chiude l’istanza, l’avv. Angeletti, lasciando ampia delega ai competenti giudici per stabilire l’entità dei risarcimento che sarà comunque devoluto per intero alle attività previste dallo statuto dell’UCOII, con l’assegnazione di una provvisionale immediatamente esecutiva.

Per chiudere non resta che sottolineare l’azione giuridica e giudiziaria promossa dall’avv. Angeletti e diretta ad affermare i principi assolutamente innovativi di una religione che troppo spesso e troppo superficialmente viene accusata di essere soltanto integralista e violenta.

 

 

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