il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

UN PROBLEMA SOCIALE CHE MERITA PARTICOLARE ATTENZIONE, AD ONORE DEL VERO BISOGNA ANCHE RICONOSCERE CHE NELLA NOSTRA CITTA’, CI SONO DEI SERVIZI PUBBLICI CHE FUNZIONANO

 

da Alberto De Marco  (avvocato)

Avv. Alberto De Marco

Nella mattinata di ieri 3 novembre mentre passeggiavo per il lungomare di Salerno approfittando della piacevole giornata soleggiata e guardavo il mare e la spiaggia, che diversamente dai giorni festivi era naturalmente quasi deserta, notavo una persona con umili abbigliamenti distesa per terra con la testa poggiata sulla sabbia, che apparentemente sembrava che dormisse. La sagoma di quella persona anche da lontano appariva molto magra e portava sulla pancia un peso che custodiva gelosamente. Nonostante fosse continuamente infastidita dalle mosche e dalle zanzare non manifestava neanche di avere la forza di allontanarle alzando la mano. Nei minuti che mi sono fermato a guardare ha soltanto cercato di sollevare parzialmente un braccio, mentre l’altro era disteso sulla sabbia. Ero indeciso se scendere sulla spiaggia e verificare da vicino se avesse avuto bisogno di aiuto, oppure di verificare le condizioni dopo un breve lasso di tempo e sempre che rivedevo la persona nello stesso luogo e con gli stessi atteggiamenti. Ciò che purtroppo si è verificato ed ho pertanto sentito il dovere di intervenire. Sono sceso sulla spiaggia mi sono avvicinato, era una figura femminile molto gracile, con alcuni oggetti coperti custoditi sulla pancia, ho avuto l’impressione che non aveva la forza di alzarsi e tantomeno di parlare. Ha rifiutato qualsiasi forma di aiuto: acqua; alimenti; soldi. Quando le ho chiesto se avesse avuto bisogno dell’intervento dell’autombulanza a fatica e con un filo di voce ha detto no. Avendo constatato che sulla riva della spiaggia a pochi metri da questa persona che giaceva in uno stato di sofferenza e di abbandono, c’era un Signore di circa cinquant’anni che era impegnato con la canna da pesca nell’indifferenza più assoluta. Infatti non le aveva chiesto niente e tantomeno era interessato alle sue condizioni di salute. Ho deciso di risalire dalla spiaggia sul marciapiede adiacente del lungomare per coinvolgere  qualche persona sensibile per la soluzione del problema, in considerazione che non potevo utilizzare il mio telefonino per effettuare telefonate, perché dopo avere subito reiterate truffe telefoniche da oltre 1 anno dai Gestori Telefonici della Vodafon che mi ha bloccato il numero telefonico senza avvertirmi, dopo avere esautorato le ricariche telefoniche per servizi telefonici mai richiesti e dalla Wind, che pure non avendo bloccato il numero, si è appropriata indebitamente dei soldi delle ricariche, a volte azzerandole indebitamente anche nella stessa giornata e pertanto posso soltanto ricevere le telefonate e non farle. Un fenomeno molto diffuso in Italia, che subiscono soprattutto gli anziani, che sono le vittime principali e prescelte dei Gestori Telefonici, in particolare dove la Magistratura “è dormiente o  compiacente”, con una sostanziale differenza che mentre per gli esposti che ho presentati in data 20 aprile 2021 al Comando della Stazione Carabinieri per l’Autorità Giudiziaria contro i due Gestori telefonici per i reati di truffa, art. 640 c.p. e di ingiustificato arricchimento, art. 2041 c.c. non hanno avuto risposte e le successive denunce che ho presentato in data 29 settembre 2021, impreziosite dall’art. 408 c.p.p. con il quale la parte offesa chiede al Giudice di volere essere informata circa l’eventuale archiviazione e di prendere visione degli atti e presentare opposizione con richiesta motivata di prosecuzione delle indagini preliminari, sempre al Comando della Stazione Carabinieri per l’Autorità Giudiziaria per la palese truffa della Vodafon e della Wind, e per i reati reiterati in violazione degli stessi articoli, per il Magistrato salernitano non è reato e dopo alcuni mesi è costretto a fare pervenire alla parte offesa la comunicazione di archiviazione, mentre come ci insegna la cronaca per queste analoghe truffe subite dai cittadini del nord, dagli stessi Gestori Telefonici, hanno trovato nella Procura della Repubblica di Milano, una mirabile Magistratura che ha proceduto agli arresti, assicurando il rispetto dell’ art. 3 : ,,,” La legge è uguale per tutti….”, che purtroppo il più delle volte “è pura utopia”. Ho sentito pertanto il dovere morale, di fare seguire nei tempi previsti dalla legge, dopo avere letto in Tribunale, la motivazione del Sostituto Procuratore. l’opposizione all’archiviazione ed altresì un esposto nei confronti del Magistrato, chiedendo all’Autorità Giudiziaria di verificare se il Magistrato “ha letto le carte o è compiacente”, una caratteristica che già hanno manifestato alcuni Magistrati salernitani nel tempo…Per questo problema di non potere telefonare, ho fatto diversi tentativi di coinvolgere la sensibilità delle persone, alcuni non riusciti, ma finalmente ho trovato in una giovanissima coppia, che passeggiava con il loro amatissimo bambino, un grande interesse per risolvere il problema della persona, che giaceva sofferente sulla spiaggia. Nonostante l’orario erano le 12.50 hanno interrotto la loro passeggiata per telefonare, seguendo il mio suggerimento ad uno dei pubblici servizi di maggiore efficienza, il numero telefonico 112 della prestigiosa Arma dei Carabinieri, dove l’Operatore addetto al servizio telefonico, si è adoperato a collegare il giovane Sig. Raffaele al 118, per l’intervento Sanitario, al quale è stato assicurato un tempestivo intervento di un’autombulanza. Dopo circa 20 minuti, preoccupati che non era ancora sopraggiunto un mezzo di Soccorso, unitamente al Sig. Raffaele, avendo notato un’automobile della Polizia Municipale del Comune di Salerno, indietro ad altre macchine ferma all’incrocio in attesa dell’avvio del semaforo, abbiamo attraversato la strada ed abbiamo coinvolto il conducente al problema della persona sofferente sulla spiaggia, il Maresciallo Pasquale Abignano, che mirabilmente si è attivato, dimostrando una grande capacità professionale ed una valenza anche del Servizio pubblico della Polizia Municipale. Un Signore che si è avvicinato alcuni minuti prima dell’arrivo dell’autombulanza, ci ha riferito che quella persona da alcuni mesi soggiornava sulla spiaggia, ma aveva notato che le sue condizioni di salute in questo lasso di tempo erano notevolmente peggiorate. Quando è arrivata l’autombulanza ha trovato la persona che giaceva sulla spiaggia in migliori condizioni, hanno cercato di scambiare qualche parola, ma purtroppo non hanno potuto fare altro. Quella figura gracile nella quale si evidenziavano le ossa, che sicuramente non si alimentava neanche del necessario, avrebbe avuto bisogno di un valido psicologo, non di quelli che utilizzano solo i psicofarmaci per i pazienti, ma di veri esperti come ci sono al nord,  a Padova o ad Arezzo, dove lavora il Prof. Giorgio Nardone con la sua Terapia Strategica, che riesce “in primis” attraverso le capacità della comunicazione dei Psicologi sui pazienti a risolvere le loro problematiche e non dell’eccessivo uso dei psicofarmaci. Mi chiedo se si continua ad ignorare questa persona e tante altre che hanno perso il lavoro ed hanno lasciato la famiglia diventando clochard, come Angelo Lanzaro, morto il 6 gennaio 2016 all’età di 43 anni per il freddo in un capannone abbandonato ad Avellino, dopo avere invocato inutilmente aiuto alle autorità, il numero dei loro morti per fame e per il freddo continuerà a crescere quotidianamente in modo esponenziale nell’indifferenza degli organi istituzionali?

 

1 Commento

  1. Che tristezza!
    Purtroppo il detto dei nostri padri “chi capisce, patisce…” è sempre valido e veritiero.
    Tu, per la sensibilità che ti caratterizza, hai fatto di tutto per aiutare una persona sofferente nel corpo e nello spirito, hai dovuto constatare la distanza (che ogni giorno aumenta) tra gli esseri umani, con la verifica della strafottenza generale a conferma di una dilagante ipocrisia. Basti pensare che la maggior parte di quella folla che passeggiava, riempie le chiese la domenica… (per non parlare di persone che si muovono azzimate, boriose, superbe – investite di ruoli di sentinelle del vivere civile – come si comportano), per scivolare in una depressione psicologica, che porta allo sconforto, alla sfiducia, al convincimento della inutilità di ogni iniziativa mirante a cambiare in meglio le cose e quindi a rinchiudersi nel proprio mondo egoistico.
    In tanta solitudine del singolo (tu, la donna derelitta…) all’interno della folla indifferente, grazie alla tua nobile indole e tenacia, hai trovato persone belle e vere e – tutte insieme – avete cercato di portare aiuto concreto e, pur non riuscendo del tutto a conseguire i risultati sperati, non ti fermi e, con determinazione, chiedi l’assistenza da parte di strutture adatte e personale veramente qualificato.
    Ma – per quanto dicevamo ed altro ancora – ritengo che siamo in una società alla deriva per cui i problemi che non portano vantaggi vengono ignorati e quelli “noiosi” e impegnativi sul piano umano e solidale vengono rimossi… cestinati… buttati nella discarica della coscienza…
    Quella povera impalcatura coperta di pelle e poca carne non è un manichino … è una persona pensante che – a modo Suo – ama, spera, ha fame, ha freddo, soffre se viene percossa o ferita, come te, come me, come tutte quelle persone che passeggiano in una stupenda giornata di sole ottobrino…
    Bene hai fatto, Avvocato De Marco, a riferire della tua esperienza, che, comunque, giunge alle coscienze non ancora morte dentro… come quelle del giovane sig. Raffaele e della moglie, come quella del Maresciallo Abignano .
    Bene hai fatto perché da tutta la triste storia emerge una lezione di vita d’incommensurabile portata, che aiuta a guardare oltre…
    La lezione di vita che il sig. Raffaele e la giovane moglie danno al figlioletto con l’abbraccio dato – sotto la forma d’impegno concreto – ad una persona “caduta”, ancora ricca – forse – di grande dignità.
    Grazie, Avvocato, per avere riportato con onestà e coraggio questioni che riguardano tutti e che richiedono interventi e chiarimenti dovuti, oltre al fatto principe dell’articolo.
    Grazie alla Testata che dà spazio a chi alimenta la speranza di riscatto morale operando con il pensiero ed i comportamenti.

Invia una Risposta

Attenzione: la moderazione dei commenti è attiva e questo può ritardare la loro pubblicazione. Non inoltrare più volte lo stesso commento.