POLLA (SA): TAC, RMN E MAMMOGRAFIA DELL’OSPEDALE, ANCORA CHIUSI AI PAZIENTI ESTERNI. STRUMENTI DI ULTIMA GENERAZIONE, MA INTANTO IL CUP NON RISPONDE. Dopo l’articolo pubblicato il 19 ottobre 2022 “

 

 

da Michele D’Alessio (giornalista)

 

POLLA (SA): I CITTADINI CHIEDONO LA APERTURA DEL RMN (RISONANZA MAGNETICA) ANCHE AI PAZIENTI ESTERNI DELL’OSPEDALE LUIGI CURTO” siamo stati contattati, in vari modi, da decine di pazienti valdianesi e dintorni, per raccontarci e lamentarsi dei lori disagi e malesseri per fare un semplice controllo medico o solo un Esame Radiologico. Gli stessi ci segnalano che anche la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata), la radiografia ecografie e mammografia sono chiuse agli esterni. Emblematica la disavventura, quasi rasente all’assurdo, quello capitata alla signora di 80 anni, ex collaboratrice scolastica, residente nel Vallo di Diano, che dopo aver chiamato il CUP, senza ricevere risposta, contatta l’ospedale direttamente, qui prima gli dicono che il macchinario è guasto e poi che non rientrava nella fascia di età dello screening gratuito della mammografia al seno, per questo si doveva rivolgere a strutture esterne convenzionate. Strano ma vero, infatti, per Lotta contro il tumore al seno, la mammografia e’ gratuita per tutte le donne tra i 50 e i 69 anni. In Italia viene concesso di eseguire l’esame gratuitamente a tutte le donne tra i 50 e ai 69 anni, anche se molte regioni (come Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Valle d’Aosta) hanno scelto di aumentare il range d’età tra i 45 e i 74. Sarà il medico di famiglia a dovere fare l’impegnativa, per poi prenotare normalmente la visita. Questo grazie alla legge fortemente voluta da Umberto Veronesi, la legge 388/00, articolo 85 comma 4. La scelta della fascia di età è basata sul fatto che il tumore alla mammella aumenta con l’aumentare dell’età, salvo poi diminuire di nuovo passati i 60 anni. Il rischio di ammalarsi è al 2,4 % sino ai 49 anni, 5,5 % tra i 50 e i 69 anni, poi riscendere al 4,7 tra i 70 e gli 84 anni.

La Signora di 80 anni, che rientra in terza fascia, che non rientra tra i beneficiari dello screening gratuito, ma con problemi economici e la possibilità economica di servirsi della sanità privata, come deve fare? Deve solo morire? Non si chiede di fare come all’Ospedale Monaldi di Napoli che ha aperto (dal 12 ottobre) i suoi laboratori di analisi dal lunedì al sabato, dalle ore 8:00 alle 11:00 a chi ha necessità di fare Tac, ecografie, mammografie o altri esami di medicina nucleare, gratis e senza attendere troppo. L’iniziativa mira a dare un supporto più concreto alla cittadinanza. Infatti prima, l’accesso ai laboratori ospedalieri viene garantito solo ai pazienti ricoverati. O a chi è in regime di day hospital. Da ottobre, invece, i cittadini napoletani potranno ottenere gli esami necessari, semplicemente con l’impegnativa del proprio medico curante. Perché, questo non può essere fatto, pure al Presiedo Ospedaliero di Polla?… e pure si sa che non c’è mancanza di personale, gli strumenti sono funzionanti e di ultima produzione… e poi costringere pazienti ad un pellegrinaggio sanitario costoso (80 euro per la mammografia privata) e dissanguante? Sono tutte domande lecite che gli utenti si fanno, ma chi di dovere non ha mai risposto…ma noi, Pazienti aspettiamo…

 

 

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