Riscrivere la legge 7 aprile 2014 n. 56, cosiddetta legge Delrio: riordinare le funzioni fondamentali ,un nuovo ruolo dell’ente provincia o sopprimerle per il caos che si è determinato ?

 

da Pietro Cusati (giurista-giornalista)

On. Graziano Delrio (autore di una delle riforme più contorte e scadenti della storia della Repubblica Italiana)

E’ urgente rivedere le modalità di elezione diretta  del Consiglio Provinciale e del  Presidente della Provincia, riscrivere le  funzioni fondamentali delle Province e modificare la legge n.56/2014, cosiddetta legge Delrio, che non ha comportato alcun miglioramento sui servizi, sulla   pianificazione territoriale  di coordinamento, nonché sulla tutela e valorizzazione dell’ambiente ,dei servizi di trasporto e della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale. La Provincia dovrà delegare con una chiara legge statale effettivamente ai Comuni i “servizi di rilevanza economica”, in ordine alle funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive, princìpi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica ,ai sensi dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione. Le disposizioni sulle province previste dalla legge n. 56, del 2014, nota come “legge Delrio”, dal nome del ministro proponente ,al di là dello spirito riformatore, sono state  per molti versi con esito negative, anche in senso tecnico –giuridico, arrecando un grave danno alle  popolazioni residenti nelle zone interne del sud e in particolare della Provincia di Salerno. La questione di fondo riguarda il mancato cambiamento che la legge Delrio si prometteva rispetto alla previgente disciplina dell’ente Provincia  nel suo complesso. Nonostante l’ente provincia ha ancora un ruolo importante, pur tuttavia versa  in una condizione istituzionale incerta , ignorata dal dibattito pubblico e da  quello politico. La Corte Costituzionale è intervenuta contestando alcuni aspetti del sistema di governo delle aree vaste e l’Unione delle province italiane (Upi) ha indetto un’assemblea nazionale per discutere del futuro di queste istituzioni. Occorre ritornare , da un punto di vista istituzionale, alle  province come enti amministrativi del tutto simili ai comuni con un Presidente e un Consiglio provinciale eletti direttamente dai cittadini. La normativa provvisoria  della  legge Delrio  sarebbe dovuta essere transitoria, in attesa della completa abolizione delle province ?  Lo “svuotamento” della provincia ad aver mostrato l’utilità di enti complessivamente in grado di corrispondere alle funzioni di dimensione “vasta”, capaci di costituire un riferimento per l’intero sistema delle autonomie ed in particolare per i Comuni, specie quelli di dimensioni minori.

 

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