Incontro tra il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e l’Anci, le “responsabilità dei Sindaci”, norme poco chiare e contraddittorie, separare l’ indirizzo politico e gli atti di gestione, anche alla luce di una giurisprudenza non univoca.

 

da Pietro Cusati (giurista-giornalista)

 

Norme contraddittorie e poco chiare,  appesantite da una  giurisprudenza non univoca,occorre una netta separazione tra indirizzo politico e atti di gestione, chiarendo e delimitando  il confine tra la responsabilità politica del Sindaco e la responsabilità  in capo ai dirigenti dell’attività amministrativa. Incontro  tra il Ministro della Giustizia On.le  Carlo Nordio e l’Anci, il Guardasigilli  ha ricevuto , insieme al viceministro Francesco Paolo Sisto, l’Associazione nazionale comuni italiani, guidata dal presidente Antonio Decaro e dal vicepresidente vicario Roberto Pella. Nella delegazione Anci, anche il segretario generale, Veronica Nicotra, e il sindaco di Treviso, Mario Conte. Oggetto dell’incontro  la responsabilità dei sindaci,ci sono più norme che interessano la responsabilità dei sindaci ,il tema è circoscrivere le responsabilità penali e civili. Il Presidente  dell’Anci, Antonio Decaro, ritorna sui temi fortemente discussi tra i sindaci, l’abuso d’ufficio e la legge Severino, dopo l’incontro con il Guardasigilli Carlo Nordio.  «L’incontro è andato bene, c’è disponibilità da parte del ministro e del viceministro a rivedere alcune norme che per evitare che i sindaci possano essere ritenuti responsabili qualsiasi cosa accada all’interno del comune. Noi non riteniamo che la responsabilità possa essere sempre del sindaco solo per il fatto che ha un ruolo. Non esiste il reato di ruolo. C’è la volontà «di fare un percorso nei prossimi giorni per analizzarle una per una con il consenso del Parlamento».  Non vogliamo l’immunità né l’impunità . Non vogliamo un trattamento di favore ma sapere quali sono le regole da rispettare in maniera rigorosa e le vogliamo rispettare. «Abbiamo chiesto di affrontare il tema della legge Severino. Il sindaco è l’unica figura istituzionale che viene sospesa per 18 mesi nel caso di condanna in primo grado, anche per un abuso d’ufficio che come sappiamo nel 97% dei casi non arriva a sentenza definitiva». «Su questo è d’accordo anche Paola Severino, che da ministro fece la norma. E dal ministro Nordio c’è disponibilità a fare delle verifiche rispetto alla questione della sospensione».  Il  delicato equilibrio fra funzioni di indirizzo e attività di gestione, il tema della responsabilità dei Sindaci, dei relativi confini e presupposti, risulta molto complesso, anche alla luce di una giurisprudenza non univoca. L’ANCI da tempo ha avviato una serie di iniziative politico- istituzionali finalizzate a richiamare l’attenzione del Governo e del Parlamento, ad animare il dibattito politico-istituzionale e ha presentato  una serie di proposte normative sulla distinzione tra politica e amministrazione e sui poteri di ordinanza del sindaco, finalizzate a delimitare i presupposti della responsabilità del Sindaco. È un tema che  riguarda tutte le Istituzioni perché  il Sindaco è figura sempre più centrale ed essenziale nel funzionamento del sistema democratico. Il sindaco, eletto direttamente, è, nei fatti, l’architrave della comunità che rappresenta, accogliendone su di sé i bisogni e le domande, nonché le sfide per la sua crescita e il suo progresso. I compiti dei Sindaci negli ultimi anni sono cresciuti in modo esponenziale in un contesto di riduzione di risorse umane e finanziarie e in un quadro di regole spesso confuso e contraddittorio. I Sindaci   sono i responsabili di tutto ciò che avviene nel territorio del proprio Comune, al di là delle proprie effettive competenze, con un eccesso di esposizione e di responsabilità anche in sede giudiziale.

 

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