L’anomalia pubblicitaria italiana.

 

 

da Antonio Cortese (docente)

 

 

In nessuna nazione esiste un martellamento pubblicitario radiotelevisivo dei prodotti farmaceutici, parafarmaceutici e veterinari come in Italia. Altrove evidentemente é  normale attribuire alle persone una dignità, intelligenza e libertà di riconoscere i propri malanni piccoli o grandi che siano, potendo ognuno rivolgersi al medico. Invece in Italia esiste questa soppressione continua alla libertà sanitaria di ciascuno poiché da ogni media, ogni dieci minuti in media almeno, arrivano “consigli per gli acquisti” che sono divenuti un assillo. Non sto qui a citare la legislazione in materia dai tempi di Mammì fino alle deregolamentazioni controllate e mascherate con effetto opposto per la consolidazione del duopolio telegenico più che televisivo del belpaese. Ma l’esagerazione di questo cappio alla vita serena dei miei connazionali va segnalato in qualche modo specie se tale macroscopica ingerenza sia sulla salute. Purtroppo i dati audience rivelano che ancora milioni di italiani hanno il telecomando incatenato e avvolto dal prosciutto, poiché facendo un semplice giro dei canali europei se non degli altri continenti, si capisce che la dittatura sanitaria altrove é assente, ( come hanno già lamentato alcuni politici radicali o Della Vedova ed altri libere persone in tutti questi anni senza alcun successo). Un tipo di dittatura subdola e subliminare, che appunto ha nelle pubblicità sanitarie il proprio maggior megafono, ma che la maggioranza dell’utenza non ne avverte il colpo diretto, non all’udito o alla vista ma direttamente al cervello.  La vicenda all’italiana é ancor più ridicola se si nota che la maggior parte delle case produttrici estere trovano nello Stivale un paradiso di inebetite capre che acquistano ubbidendo come il cane di Pavlov in psicologia, mentre nelle altre nazioni, se non pure a casa loro, non pubblicizzano né vendono, ma molto probabilmente nemmeno commercializzano  tutta questa merce ai propri concittadini; tanto li arricchiscono gli italioti. Hai un cane? ha le zecche; Hai un gatto? va castrato; Hai il raffreddore? pomate, pasticche, garze riscaldanti, sciroppi, tisane bio qui e bio là, creme, cremine dal dermatologo, diete dal nutrizionista e se non lo fai, sei sordo, devi fare la prova all’udito. Alla fine del mese si potrebbe arrivare sani e salvi, e con tutte queste “avvertenze prima dell’uso” ci potrebbe arrivare chiunque senza nemmeno parlare di salari, minimi e massimi, tredicesimi e quattordicesimi. Invece tu, italiano, prima di lagnare miseria, sei in grado di cambiare canale? ..di fare un dieta tv innanzitutto, e liberarti dalle schiavitù? O come una pecora stai lì ipnotizzato anche davanti ai tiggì, con politici anch’essi inconsapevoli asserviti, i quali senza nemmeno un corso di volontariato e soccorso ti stanno a dire di metterti la mutanda di lana prima di uscire, se no “cadi malato ‘a mammà”?

 

 

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