È morto a 89 anni il Prof. Alberto Asor Rosa, storico della letteratura italiana,critico , saggista e politico,nel 2019 pubblicò da Einaudi un saggio su Machiavelli e l’Italia intitolato Resoconto di una disfatta.

 

da Pietro Cusati (giurista – giornalista)

Alberto Asor Rosa, operaista, intellettuale battagliero, di formazione marxisista, baffoni spioventi e la chioma fluente ,spesso citato soltanto come Asor, era nato a Roma il 23 settembre del 1933,professore di letteratura italiana alla Sapienza di Roma, deputato del PCI, è stato uno  studioso della  letteratura e del rapporto tra letteratura e ideologie politiche. Ha diretto la Letteratura italiana Einaudi. Allievo di Natalino Sapegno,  si era laureato discutendo  con Natalino Sapegno e Ungaretti una tesi su Vasco Pratolini,  che  poi diventò un libro.  Collaboratore del quotidiano La Repubblica e di periodici come Mondo operaioMondo nuovo, diresse ContropianoLaboratorio politico e, nel ’90 fu direttore di  Rinascita, che  prese le distanze da Togliatti. Lasciò il Pci nel 1956, come molti altri intellettuali che reagirono  alla tragedia ungherese, e vi rientrò  nel ’72, ed è stato più volte parlamentare (eletto nel ’79), e poi, dopo la caduta del Muro, membro della direzione del Pds .Studioso  della letteratura italiana moderna e del periodo barocco, ha ideato e diretto la monumentale Storia della letteratura Einaudi, e tante monografie e corsi universitari  dedicati ai grandi protagonisti della letteratura italiana. Per lui il classico di una vita era l’Orlando furioso di Ludovico Ariosto: ”L’eta’ giusta per leggere l’Orlando Furioso  e non distaccarsene piu’ , diceva, è fra i 30 e i 40 anni, quando uno è, ancora abbastanza giovane per ricordarsi che la realtà quotidiana non è tutto e gia’ abbastanza maturo per capire che oltre il visibile esistono mondi che non vale la pena perdere”. Negli anni 70  fa discutere per le scelte e il taglio, una sua ”Storia della letteratura italiana” per le scuole superiori. Saggi e articoli sono raccolti in ”Intellettuali e classe operaia”, ”Le due societa”’, ”L’ultimo paradosso”. Del ’92 e’ ”Fuori dell’Occidente, ovvero ragionamento sull’Apocalisse”, in cui invitava a cercare un’idea nuova di opposizione, fuori dal modello omologato nei paesi piu’ ricchi dell’occidente. E’ del 2002 un romanzo autobiografico ”L’alba di un mondo nuovo”, una vena narrativa poi approfondita fino a ”Amori sospesi”, del 2017. Nel 2009 è uscito il volume Il Grande silenzio – Intervista sugli intellettuali, in cui Asor  riflette sulla storia degli intellettuali, soprattutto della seconda metà del Novecento, in Italia, mentre è del 2011 la raccolta di saggi di critica letteraria Le armi della critica. Tra le sue opere più recenti: Letteratura italiana. La storia, i classici, l’identità nazionale (2014); Scrittori e popolo 1965. Scrittori e massa 2015 (2015), in cui cerca di dare ordine alla produzione letteraria degli scrittori nati dopo il 1960; Machiavelli e l’Italia. Resoconto di una disfatta (2019); L’eroe virile. Saggio su Joseph Conrad (2021). Nel 2005 gli sono stati dedicati studi in onore: Critica e progetto. Le culture in Italia dagli anni Sessanta a oggi, mentre è del 2020 il volume Scritture critiche e d’invenzione, contenente un’ampia selezione della sua produzione saggistica e letteraria.

 

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