2022: un anno speciale e difficile

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Un po’ come accade per ogni anno che va via, sul tappeto restano da ricordare alcuni grossi avvenimenti, sconvolgenti e anche positivi, che nel nostro Paese da sempre segnano mese per mese la nostra storia.

Il 2022 non ha evidenziato particolari momenti di intensità religiosa da parte di Papa Francesco che, forse per la prima volta, rimane fuori da questa speciale classifica racchiusa in 12 precisi avvenimenti che anche fotograficamente è abbastanza semplice rappresentare, mese dopo mese. Una classifica che, di certo, deve annoverare la vita e la morte del Papa emerito Benedetto XVI che sarà ricordato con solenni funerali in Piazza San Pietro giovedì 5 gennaio 2023.

Su tutti, a mio parere, si staglia la figura di Sergio Mattarella, riconfermato Presidente della Repubblica, che da grande statista e costituzionalista riesce a guidare in silenzio i momenti più delicati e i cambiamenti radicali della politica nazionale, e non solo.

E si va facendo largo anche la figura della presidente del consiglio dei ministri On. Giorgia Meloni, la prima donna premier del nostro Paese.

Gennaio – La rielezione del presidente Sergio Mattarella: Dal cerca casa alla nuova presidenza. Dopo una serie infinita di trattative e con un uscente Mattarella in cerca di casa perché in procinto di lasciare il Quirinale ecco che all’orizzonte arriva la solita schiarita all’italiana in forza della quale è stato possibile riportare Sergio Mattarella al Quirinale dopo un rapido dietrofront che, comunque, alla politica è costato caro. Mattarella ha accettato il suo ritorno, ma non come Giorgio Napolitano, lui ha accettato ma d una condizione: il nuovo mandato deve essere pieno e non a tempo parziale come fu per Re Giorgio. Quindi fino al 2028 avremo “Sergio l’imperatore” nel palazzo più alto del Paese. E’ stato rieletto il 29 gennaio 2022 alla Presidenza della Repubblica con 759 voti, 94 in più rispetto all’elezione del 2015 e il secondo miglior risultato di sempre dopo il mitico Sandro Pertini (832).

Febbraio – La grande madre Russia invade l’Ucraina: Dopo una lunga, farraginosa e distratta gestazione LA GUERRA è arrivata puntale come un orologio svizzero. Tutti (a cominciare dagli USA, Cina, Russia, Sud America, Australia, Medio Oriente, ecc.) la volevano e tutti, subito dopo lo scoppio, hanno fatto finta di non volerla, anzi di essere contro ad ogni costo a patto, però, che le fabbriche di armamenti non smettessero la loro produzione; una produzione che soprattutto negli USA incide pesantemente sul PIL nazionale. Era inevitabile ? sostanzialmente credo proprio di si. E l’illuso di turno ora pensa e crede di poter dettare le sue condizioni non tanto all’aggressore russo ma addirittura al gigante statunitense. Dunque il 24 febbraio le truppe di Mosca, da mesi ammassate lungo i confini, invadono l’Ucraina. Putin la chiama “operazione speciale” e la ritiene destinata a durare qualche giorno, invece la resistenza degli ucraini, raccolti attorno al presidente Volodymyr Zelensky, continua ancora a tenere in scacco l’esercito russo che ha ben presto registrato più caduti della decennale campagna in Aghanistan.

Marzo – La mattanza dei civili di Bucha: La guerra è guerra e va sempre e comunque contestata, e questo al di là delle ragioni non sempre condivisibili sia d parte degli aggressori che da parte degli aggrediti. E nella guerra, in ogni guerra, ci sono inconcepibili massacri che vanno ben oltre la sterile propaganda di parte che cerca di attribuire sempre all’avversario responsabilità di massacri, di morte dei civili, di crimini di guerra e quanto altro possa creare la più fervida delle immaginazioni. Per il momento l cosa certa è che il cosiddetto massacro di Bucha, a nord-ovest di Kiev, viene attribuito alle forze armate russe e quelle cecene. Secondo la propaganda occidentale quando l’esercito ucraino riconquistò quell’oblast, vennero trovati in strada e poi anche in fosse comuni almeno 458 cadaveri di civili, fra i quali 9 bambini. Altri bilanci fanno salire i morti a oltre 1.300. Molte delle vittime avevano le mani legate. Nessun appello, neppure quelli ripetuti del Papa, hanno raggiunto l’obiettivo della pace o almeno della trattativa per la pace. Negli ultimi giorni del 2022 la propaganda russa addebita all’Ucraina la responsabilità di non volere la pace.

Aprile – Samantha Cristoforetti torna in orbita: La conquista dello spazio e le esplorazioni spaziali continuano a tenere banco dopo ben 65 anni da quel lontano 4 ottobre 1957 quando i russi lanciarono nello spazio il primo satellite artificiale “Sputnik” per dare il via alla conquista dello spazio e per arrivare al 3 novembre 1957 quando sempre i russi lanciarono nello spazio il primo animale vivente, una cagnetta di nome “Laika”. Tempo ne è passato, e quella che sembrava una esclusiva lotta a due (USA e Russia) si è trasformata in una sorta di corsa a più nazioni verso la ricerca squisitamente scientifica. Anche l’Italia ha i suoi astronauti e si distingue in particolar modo Samantha Cristoforetti che il 27 aprile 2022 è stata la prima astronauta italiana a tornare in orbita per la missione Minerva che è durata circa sei mesi. Per la 45enne trentina, dell’Agenzia Spaziale Europea, è la seconda spedizione di lunga durata sulla stazione spaziale internazionale della quale è diventata anche comandante, con la riuscita prima Eva, attività extra veicolare, una passeggiata spaziale. E adesso Samantha entra nel ristretto novero di astronauti in preparazione per il ritorno sulla Luna.

Maggio – Da pandemia a endemia: Il Covid, inutile negarlo, ha sconvolto le vite di tutti noi. Assolutamente drammatico l’inizio, inaspettato e tumultuoso, con la nostra chiusura in casa e con quelle colonne di mezzi militari che trasportavano i morti verso destinazioni ammantato dl segreto militare. Moltissime le famiglie salernitane, compreso la mia, colpite in maniera ferale dalla strage mondiale. Ma come spesso accade anche i momenti più bui vengono infiltrati dalla luce; appena l’abbiamo intravista in fondo al tunnel ci siamo subito liberati da quei drammatici ricordi, e quando sembrava che tutto fosse finito ecco riapparire seri dubbi. Da pandemia a endemia, come previsto da molti virologi, e nonostante gli annunci che si susseguono anche sul finire dell’anno, bisogna rassegnarsi a convivere con il Covid e con le sue varianti che da due anni hanno invaso il mondo seminando morte e costringendoci a cambiare le nostre abitudini. Preoccupa ancora la situazione della Cina, dove tutto era iniziato, in uno scenario che diventa appunto teatro di sindromi infettive costantemente presenti.

Giugno – Quei tre leader sul treno per Kiev: Poteva essere il “treno dei desideri”, invece si è presto trasformato nel “treno delle speranze perdute” per i tre grandi leder europei che hanno avuto l’intuito di dare all’iniziativa di pace anche un tocco affascinante rispolverando, forse, gli antichi fasti dell’ “Orient Express” (un treno con carrozze di lusso) collegava fin dal 1883 Parigi con Costantinopoli. E se quel lussuoso treno consentiva viaggi di piacere e incontri per la guerra e per la pace, questo dei tre leder europei è rimasto fermo ad una splendida e gioviale cena a tre con i prodotti tipici dei tre rispettivi Paesi. Comunque sia stato, il 16 giugno è diventato un giorno significativo per il tentativo di fermare la guerra: dopo un lungo e non annunciato (per motivi di sicurezza) viaggio notturno in treno dalla Polonia, il primo ministro Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, arrivano a Kiev per portare il sostegno dell’Unione europea a Volodymyr Zelensky e a tutti i cittadini ucraini. Restano lontani gli obiettivi che i tre volevano raggiungere.

LuglioCambiamenti climatici – la foto-capolavoro: I cambiamenti climatici sono, da qualche tempo, l’argomento centrale per la programmazione politica di ogni Paese del mondo (o quasi !!); l’effetto speciale di Greta Thumberg incomincia, però, a scemare proprio nel momento del suo maggiore successo, forse anche per colpa di quel suo viaggio strumentale contro Donald Trump con traversata transoceanica su una barca a vela da 13milioni di euro. Comunque, secondo il National Geographic è di Beverly Joubert, sudafricana, la foto più bella dell’anno: almeno due i livelli di lettura di questa immagine in pratica in bianco e nero che riprende, con l’aiuto di un drone, una mandria di Zebre in Botswana. C’è l’arte della fotografa che ci ha ingannato meravigliosamente facendoci credere a prima vista che quelle ombre siano le zebre che sono invece ritratte perpendicolarmente e c’è l’ennesima e amara considerazione sugli effetti devastanti del cambiamento climato che inaridisce sempre più zone della terra costringendo gli animali a lunghe migrazioni.

Agosto – Roger Federer annuncia il ritiro: Alla soglia dei 42 anni, Roger Federer lascia il tennis agonistico: i numeri dicono che Rafa Nadal e Novak Djokovic hanno vinto un po’ più dello svizzero, ma non solo i trionfi (ha vinto 8 Wimbledon che è un rceord, 6 Australian Open, 5 US Open e un Roland Garros) a farne per molti il pù grande tennista e fra i più grandi sportivi di sempre. Il suo carattere, la sua longevità e la sua enorme classe (soprattutto sulla terra rossa) ne fanno un campione assoluto.

Settembre – Il mondo si inchina a re Carlo III: La lunga e paziente rincorsa al trono del Regno Unito e dell’Irlanda del Nord è finita: la regina Elisabetta è morta (8 settembre), viva il re Carlo III. A 73 anni Charles Philip Arthur George diventa anche la guida della Chiesa Anglicana e il riferimento per gli stati che fanno ancora parte del Commonwealth, i resti dell’impero britannico su cui “non tramontava mai il sole”. 

Ottobre – Giorgia Meloni è presidente del Consiglio: Giorgia Meloni, 45 anni, romana, il 22 ottobre diventa presidente del consiglio alla guida di una coalizione di centrodestra. E’ la prima donna a conquistare questo incarico in Italia e succede a Mario Draghi. Leader di Fratelli d’Italia, è anche presidente del  Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei.

Novembre – Ischia travolta dal fango: Il 26 novembre una frana nella zona di Casamicciola a Ischia provoca la morte di 12 persone, inghiottite dal fango. Una tragedia annunciata come quella, dall’identico, terribile bilancio di vittime, che l’11 settembre ha sconvolto la zona di Senigallia, nelle Marche.

Dicembre – Argentina campione del mondo: Leo Messi guida l’Argentina alla vittoria della Coppa del Mondo: la “Pulce” è decisiva anche il 18 dicembre nella meravigliosa finale con la Francia che dopo i tempi supplementari è ancora in parità (3-3). Era l’unico trofeo che mancava all’asso che in molti considerano alla pari o superiore a Maradona, protagonista dell’ultimo successo ai mondiali dei biancocelesti nel 1986 

Ma è tutto già alle spalle con la speranza che questi eventi abbiano insegnato qualcosa; intanto buon anno 2023 a tutti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *