ALTA VELOCITA’: ricomincia l’inutile guerra tra poveri

 

Aldo Bianchini

La stazione ferroviaria di Afragola, punto terminale sud dell'alta velocità

SALERNO – Ricomincio questo ennesimo intervento sull’Alta Velocità precisando che la stessa per il momento si ferma ad AFRAGOLA. Punto.

La cosa primaria è portarla a Napoli e poi  fino a Salerno; il resto verrà dopo, forse tra venti-trent’anni o giù di lì.

Nelle more di questo tempo lunghissimo, e senza tener conto che ogni tipo di progettazione potrebbe essere rivista nel corso degli anni, infuria la cosiddetta “guerra tra poveri” per accaparrarsi l’eventuale ipotetica possibilità del passaggio dei binari veloci per le loro terre.

Da un parte il Cilento schierato contro il Vallo di Diano che ha già l’autostrada, Il Vallo di Diano alleato con Romagnano contro il Cilento che ha comunque la linea ferrata a due binari, il Metapontino ben armato contro Cilento e Vallo ma alleato di Romagnano, infine la costa ionica calabrese a spada tratta contro la costa tirrenica rea di avere sia l’autostrada che la strada ferrata piuttosto veloce rispetto a quella ionica.

Insomma una guerra senza esclusione di colpi, come è normale tra poveri, basata essenzialmente sul nulla.

Al centro della furiosa battaglia un solo nome, sempre per ipotesi, campeggia: ROMAGNANO al MONTE, un paesino tra il potentino e il salernitano con circa 374 abitanti, ma capace anche di mandare al Senato una sua illustre concittadina; un puntino oscuro sulla carta geografica che è diventato, all’improvviso, il punto focale della guerra soltanto perché inserito come terminale (al momento) del prolungamento dell’alta velocità che dovrebbe collegare Afragola con Napoli e successivamente con Salerno per approdare infine a Romagnano (dopo aver graziato Battipaglia, Eboli e Contursi) dove per ora sorge un semplice casello ferroviario d’altri tempi; cioè dei tempi in cui l’ansimante treno a carbone viaggiava tra Salerno e Potenza e qualche volta faceva scendere, al volo, l’unico eventuale passeggero.

Dato che i politici del territorio raccolgono voti sia nel Cilento che nel Vallo o nell’alto Sele, nessuno di loro rischia la caduta di consensi schierandosi apertamente dall’una o dall’altra parte; ed è andata finire (ma anche questo avevo già scritto) che l’unico loro punto di riferimento è rimasto Romagnano con i suoi 374 abitanti, un sindaco, alcuni assessori e un consiglio comunale. Roba che non garantisce nemmeno lo 0,001 % per una eventuale elezione.

E allora ?; sarebbe meglio non consumare inchiostro e nastri, tanto quello che si decide oggi non vale domani, in tutti i sensi; nonostante i mei amici Pierino e Gabriele la pensino molto diversamente.

 

 

One thought on “ALTA VELOCITA’: ricomincia l’inutile guerra tra poveri

  1. Carissimo Direttore Aldo Bianchini ,vedo il bicchiere mezzo pieno perché il Vallo di Diano,area interna,territorio a sud della provincia di Salerno,penalizzato da decenni, necessità prioritariamente di una stazione ferroviaria dell’alta velocità, per l’assenza da circa 40 della ferrovia Sicignano-Lagonegro,infatti,il potenziamento della tratta ferroviaria dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria, deve essere centrale nelle politiche di sviluppo delle Aree Interne,nell’ambito delle risorse previste dal Piano nazionale per gli investimenti complementari. L’Alta Velocità con una fermata nel Vallo di Diano è una svolta importante per il futuro del nostro territorio ,come correttamente i Sindaci del Vallo di Diano hanno più volte rappresentato alle istituzioni competenti .

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