IL CAPOGRUPPO DI “SIAMO SANZA “ ANTONIO CITERA interviene sulla sanità locale: “IL TERRITORIO SUBISCE CONTINUI DISSERVIZI, ZERO AZIONI DALLE ISTITUZIONI”

 

 

Antonio Citera - consigliere comunale e capogruppo di "Siamo Sanza"

SANZA – Mentre qualche amministratore locale festeggia per la presunta centralità raggiunta dal suo comune per propri meriti, nel silenzio di gran parte delle Istituzioni stiamo assistendo al ridimensionamento del basso salernitano in termini di servizi e di efficienza. I fenomeni atmosferici hanno già messo in ginocchio l’intero Vallo di Diano a causa di una pianificazione carente ed i cittadini chiedono risposte da anni per i problemi che hanno mostrato la fragilità del sistema territoriale volto a fronteggiare eventi del genere.

Il plesso ospedaliero "L. Curto" di Polla

Un’area geografica in evidente stato di abbandono che, al contempo, sta assistendo alla graduale chiusura dei punti nascita e di reparti ospedalieri fondamentali per la salvaguardia delle comunità locali. È assurdo notare che i sindaci (quali massime autorità sanitarie locali) e le amministrazioni comunali non abbiano informato la popolazione, non abbiano sensibilizzato il mondo dell’associazionismo e della cittadinanza attiva, non abbiano adottato nessun atto presso le sedi preposte. Oggi dobbiamo assolutamente svolgere il nostro ruolo e tutelate la cittadinanza per evitare la perdita di un servizio sanitario che condurrebbe alla morte del territorio. Dove non si tutelano le nascite e le fasce più giovani della popolazione, vuol dire che non si ha attenzione e riguardo per il territorio. Come è possibile che si assiste alla morte dei reparti pediatrici di Polla, Vallo della Lucania e Sapri nel silenzio generale di cui dovrebbe rappresentare e tutelare la cittadinanza? Come sempre, abbiamo intenzione di muoverci in sinergia con tutte le Istituzioni per salvaguardare i servizi e proteggere la cittadinanza da scelte scellerate che non tengono conto della difficoltà e delle esigenze di un territorio da sempre poco rappresentato e bistrattato. Oggi diciamo basta a questa politica che non conduce da nessuna parte e che porta i cittadini a vedere tale territorio come un luogo di frontiera, in balia di disservizi che emergano sia dalla mancata azione delle amministrazioni comunali che dalla carente pianificazione volta a fronteggiare eventi atmosferici che sono capaci repentinamente di mettere in ginocchio intere comunità.

 

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