Punti nascita, Citera: “Ci vogliono distruggere, lancio un appello al territorio. “

 

La redazione

Presidio ospedaliero "L. Curto" di Polla

Sulla vicenda dei punti nascita di Sapri, Vallo della Lucania e Polla si registra un circo mediatico che confonde inutilmente i cittadini. Oramai parlano persone senza conoscere minimamente il territorio, talvolta addirittura confondendo Sapri con Capri. Sono intervenuti, giustappunto, soggetti che dovrebbero rappresentarci nelle sedi istituzionali scaricando le responsabilità gli uni sugli altri. Coloro invece che dovrebbero rappresentare i cittadini sul territorio, quali consiglieri regionali e amministratori locali, hanno preferito tacere e allontanarsi dal campo di battaglia, eccetto pochi colleghi che sono stati anche derisi per la loro azione sul tema. Anche chi si professa “amico intimo” di esponenti che hanno un ruolo di primo piano sulla questione sanitaria non hanno il coraggio di esporsi, probabilmente per tutelare qualche interesse personale o particolare. Io da amministratore e da addetto al settore non ho paura di sbattere i pugni sul tavolo nelle sedi competenti per tutelare i cittadini di un territorio che sta subendo l’ennesimo scippo. Credo fermamente nella professionalità dei nosocomi di Sapri, Vallo della Lucania e Polla che, non a caso, poche settimane fa hanno visto nascere la mia nipotina in un ambiente dotato di grandi professionalità e soprattutto umanità. Per questo motivo, scaricare le responsabilità non rende i rappresentanti di questo territorio non responsabili di quello che sta avvenendo, visto che ad oggi sia la regione che il governo non hanno convocato un tavolo per risolvere il problema nella parte meridionale della regione, mentre punti nascita collocati nella parte a nord della Campania sono stati tutelati. Pertanto ai cittadini non interessa comprendere le ragioni burocratiche di questo processo ma soltanto lottare all’unisono per salvaguardare tali servizi. L’appello che faccio è quello di costituire un comitato composto anzitutto da ogni rappresentante istituzionale nelle varie sedi, dai più piccoli comuni al Parlamento, per dimostrare che davvero c’è la volontà di tutti finalizzata a

 

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