Il Guardasigilli Carlo Nordio: nel momento dell’esecuzione della pena che si realizza l’autorevolezza dello Stato di diritto.

da Pieto Cusati (Giurista- Giornalista)

 

 

 

 

 

 

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio è intervento al 206° annuale della fondazione del Corpo della Polizia penitenziaria, celebrato  a Roma, sulla terrazza del Pincio, alla presenza del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, della premier Giorgia Meloni e del Vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. La celebrazione è stata introdotta dalla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato le delicate funzioni affidate alla Polizia penitenziaria “nel garantire sicurezza e condizioni di legalità negli istituti penitenziari, il percorso di reinserimento sociale dei condannati e la stessa vigenza dei diritti dei cittadini detenuti”.La complessità delle funzioni della Polizia penitenziaria, sono state al centro  degli interventi del Guardasigilli e del Capo DAP.  Il Ministro Nordio ha sottolineato come agli appartenenti al Corpo sia assegnato il compito di “assicurare la seconda funzione di uno Stato di diritto e del garantismo” e ha ribadito l’impegno del Governo ad avviare progetti, a medio e breve termine, riguardanti l’edilizia penitenziaria, e comprendenti una possibile conversione “delle strutture carcerarie di un certo valore locativo in valori monetari che possono essere impiegate per l’edificazione e la ristrutturazione di altri luoghi di detenzione”. La dotazione organica prevista del Corpo di Polizia penitenziaria è di 41.865 unità, il personale è di 35.968 unità – di cui 4.893 donne (Statistiche DAP del 28 febbraio 2023).Nel corso del 2022 sono stati immesse in servizio 963 unità(725 uomini e 238 donne). Nel 2023 prenderanno servizio, al termine del corso di formazione in itinere, ulteriori n. 1.443 agenti/assistenti (1.089 uomini e 362 donne).Relativamente all’impiego dei finanziamenti inseriti nel PNNR, è stata programmata la realizzazione di. 8 padiglioni detentivi, per complessivi 960 nuovi posti.Il Corpo di polizia penitenziaria è una delle cinque forze di polizia italiane, dipendente dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia. Il corpo è  una forza di polizia con ordinamento civile.Con l’emanazione della legge 15 dicembre 1990 n. 395 il Corpo ha assunto l’attuale denominazione ed è stato  smilitarizzato. Svolge compiti di polizia giudiziaria, pubblica sicurezza, polizia stradale e di gestione delle persone sottoposte a provvedimenti di restrizione o limitazione della libertà personale.Espleta attività di polizia stradale ai sensi dell’articolo 12 del Codice della strada, partecipa al mantenimento dell’ordine pubblico, svolge attività di polizia giudiziaria e pubblica sicurezza anche al di fuori dell’ambiente penitenziario, così come le altre forze di polizia, svolge attività di scorta a tutela di personalità istituzionali ,ministro della giustizia, sottosegretari di stato, e di magistrati. Il Corpo garantisce l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale, garantisce l’ordine pubblico e la tutela della sicurezza all’interno degli istituti, partecipa alle attività di osservazione e trattamento dei detenuti.Espleta servizi di ordine e sicurezza pubblica e di pubblico soccorso, nonché di traduzione dei ristretti, da istituto a istituto, presso le aule giudiziarie per lo svolgimento dei processi e presso i luoghi esterni di cura, e in caso di ricovero espleta il servizio di piantonamenti, attribuzioni precedentemente della Polizia di Stato e dei carabinieri.

 

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