SALERNO: dopo Geo&Geo e il commento di Malangone interviene l’ammiraglio Gaetano Perillo (architetto)

 

Aldo Bianchini

Nave da crociera in porto vicino alla stazione marittima di Salerno

SALERNO – Con tutta la redazione di questo giornale son o sinceramente soddisfatto perché un ltro sano dibattito sta nascendo sulle pagine online di www.ilquotidinodisalerno.it; ed è un dibattito sano ed anche interessante con punti di osservazione diversi sugli effetti che la trasmissione di Ri/3 “Geo&Geo” h prodotto in città.

Dopo le riflessioni di Alfonso Malangone (Ali per la Città) è intervenuto, oggi, Gaetano Perillo (ammiraglio ed architetto, quindi uomo di mare e di terra) con le riflessioni ssolutamente d noi condivise e che provvediamo a pubblicare qui di seguito.

L’ammiraglio Perillo mette in luce pregi e difetti della Città m non si lscia minimamente trasportare in rgionamenti pseudo politici con colorazioni diverse che fnno soltanto mle l bene comune.

 

L'area a rischio del Rio Fusandola

Riflessioni di Perillo: Interessante il servizio su Salerno fatto da GEO & GEO e citato da Alfonso Malangone in un commento dal contenuto invero non condivisibile, specie per le opinioni riportate in quella parte anticipata dal titolo: “Grazie ‘GEO’ per aver chiarito cosa siano cultura e civiltà”.  Non è concepibile al riguardo che si debbano sostenere assertivamente sempre e solo certe determinate prese di posizione.  Sono infatti operazioni “di cultura e di civiltà” anche:

⁃ interventi urbanistici che sostituiscono con moderni grattacieli i decrepiti fabbricati di uno stabilimento da anni in disuso;

⁃ oppure quando si valorizza un intero quartiere facendo sorgere una moderna Cittadella Giudiziaria dove prima stazionavano rugginosi vagoni ferroviari;

⁃ oppure ancora quando al posto di una degradata – benché centrale – area cittadina, viene costruita una grande piazza aperta verso il mare, ma polemicamente definita poi come un luogo di “passeggiate senza meta sotto il sole cocente”.

Al contrario, la Piazza della Libertà è già di per sé una meta continuamente vissuta e a vario titolo da grandi e piccini, oltre che rappresentare una via di transito dal lungomare verso il Molo Manfredi, verso la Nuova Stazione Marittima e la banchina di attracco di navi da crociera e di moderne unità navali della Marina Militare. Naviglio cioè di grosso tonnellaggio mai in passato accessibile e visto così da vicino, prima che il porto commerciale, nonostante la sua ubicazione non ottimale, fosse stato portato agli attuali livelli di potenzialità e ricettività.

Dunque, piuttosto che continuare nel disprezzo di un assetto urbanistico e architettonico, che desta viceversa diffuso interesse, sarebbe opportuno avanzare proposte concrete, ad esempio:

– installazione nella piazza di panchine aggiuntive (a ridosso delle oasi verdi e delle discese ai parcheggi);

– realizzazione di una più adeguata illuminazione serale, anche in vista dell’apertura degli esercizi commerciali nei locali del porticato del Crescent e del sottopiazza;

– eccetera.

La nave da guerra "Garibaldi" nel porto di Salerno

E ancora, in palese contraddizione con chi lamenta la carenza di parcheggi in città, perché denigrare quello realizzato sotto Piazza della Libertà, nonostante sia di grande ricettività e situato a pochi metri dal centro? Eppure, ne viene decretato (o forse se ne auspica??) l’insuccesso!!

Allora, invece di tergiversare e restare ripiegati su se stessi, sarebbe auspicabile pretendere che si avviino altri interventi innovativi e di recupero architettonico, atti ad eliminare situazioni “sclerotizzate” e non più tollerabili.  Solo per fare qualche esempio:

. Torre Angellara e alcuni edifici inutilizzati situati nelle sue vicinanze;

.  la collinetta con la sovrastante “Carnale”; .

.  l’ex Ostello della gioventù sul lungomare a Torrione;

.  le strutture dismesse del Cantiere Navale Soriente;

.  palazzi e chiese della Salerno antica, sempre evocati ma mai realmente avviati ad un loro pieno recupero;

.  i resti dell’acquedotto medievale, opera unica e singolare nel suo genere;

.  quel rudere tenuto in piedi in maniera permanente, quasi fosse … una perla incastonata e inamovibile, fra il Teatro Pasolini e la Casa del Combattente;

. e così via …

Per concludere quindi, curando in parallelo e con la dovuta efficacia anche altri aspetti del vivere quotidiano, non meno importanti ai fini di un auspicabile e pieno decoro di tutto il territorio urbano, si potrebbe veramente plaudire ad una moderna trasformazione di Salerno in una città dinamica e aperta.

f.to:  Gaetano Perillo

 

 

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