VASSALLO: le villette che non s’avevano da fare … dodici anni dopo !!

 

Aldo Bianchini

ACCIAROLI – Al tempo in cui chiunque si fosse permesso di evidenziare anche le “cose discutibili”, realizzate o fatte realizzare dal mitizzato “sindaco pescatore” Angelo Vassallo, veniva subito sommerso dal coro unanime delle contestazioni e delle minacce di querele; non dalla famiglia ma da chi si professava “amico di Angelo” e non accettava alcuna osservazione nei suoi riguardi.

In quel clima quasi di santificazione troppo anticipata del personaggio che, comunque, ha fatto la storia positiva di quella parte di territorio provinciale, dopo essere già stato brutalizzato dai Verdi e dal comitato pro-verità per Mastrogiovanni (presieduto dal compianto Peppe Tarallo), nel giorno del secondo anniversario della barbara uccisione di Vassallo, cioè il 10 set. 2012, su questo giornale scrissi:

“” … Si sarebbe evitato lo strano e inquietante inseguimento, fino in Venezuela, di quel ragazzo che, forse anche un po’ provocatoriamente, fumava in piazzetta qualche spinello proprio davanti agli occhi di Vassallo che addirittura (almeno così si raccconta!!) scalciò il giovanotto pubblicamente nei giorni di ferragosto 2010. Ma c’è un altro aspetto che l’inchiesta non avrebbe proprio trattato: la costruzione di alcune villette nel greto del fiume Mortella che scarica le sue acque nel Tirreno in loc. Porto del Fico, nessuno si è chiesto di chi sono e da chi sono state autorizzate … “”.

Anche in questo caso un profluvio di commenti molto negativi riguardo la mia persona con l’accusa di incompetenza giornalistica e di strumentale ricerca di un punto debole nella ricostruzione mediatica, spinta dai vertici del PD nazionale, per arrivare alla mitizzazione dell’uomo senza macchia e senza paura come simbolo della sinistra; bravo nello scoprire (secondo molti)  le cose fatte male dall’allora assessore provinciale ai lavori pubblici Franco Alfieri (oggi presidente dell’Ente Provincia a pieno titolo) che venne fatto fuori anche dal suo partito.

Oggi, dopo undici anni dal mio articolo, ecco che il quotidiano Il Mattino tira fuori la notizia delle notizie e titola nelle edizioni del 21 e 22 aprile: “”Lite Comune-Vassallo per le opere abusive rilevate in area Parco” e ancora “Lite Comune-Vassallo, Pisani: lotta a tutti gli abusi”.

 

Il caso visto dal sindaco Stefano Pisani:  “La tutela del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico ha sempre rappresentato uno degli elementi distintivi del mio essere sindaco, a cui è sempre seguito un lavoro egregio degli uffici comunali”. Così il primo cittadino di Pollica, Stefano Pisani, interviene all’indomani della notizia relativa alle opere abusive contestate a Massimo Vassallo, fratello di Angelo, il sindaco ucciso nel 2010, e vicepresidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore. (fonte Il Mattino del 22.04.23).

Il caso visto da Massimo Vassallo: Intanto, Massimo Vassallo ha già presentato ricorso al Tar contro l’ordinanza comunale, sottolineando la correttezza dell’intervento. “Ho seguito tutto l’iter normativo – evidenzia Vassallo – vedo tutto ciò come un attacco a me, a noi, per quello che siamo e per quello che facciamo. Guarda caso, poi, emerge tutto poco dopo l’ultima trasmissione de “Le Iene”. Se si facesse un controllo ad Acciaroli, andrebbe scritta un’enciclopedia” (fonte Il Mattino del 21.04.23).

Risposta finale del sindaco Pisani: “”Chiudo stigmatizzando l’affermazione del vicepresidente della Fondazione Vassallo <Se si facesse un controllo ad Acciaroli, andrebbe scritta un’enciclopedia>, perché se è a conoscenza di altri abusi sul territorio ci informi immediatamente, senza trincerarsi dietro le illazioni, così noi potremo provvedere come abbiamo sempre fatto””.

Purtroppo non c’è mai un giudice quando dovrebbe esserci; neppure a Berlino.

 

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