La proposta di legge sui borghi dell’on. Michele Cammarano

 

da Nicola Femminella

(docente – storico)

 

On. Dr. Michele Cammarano - Consigliere Regionale della Campania per il Mov. 5 Stelle

NAPOLI – Nell’ultima decade del mese di marzo scorso, l’on Michele Cammarano ha depositato presso gli uffici della Regione Campania una proposta di legge volta a promuovere il rilancio e la ripresa socio-economica dei piccoli borghi disseminati nelle Aree Interne. L’atto di per sé è meritevole di attenzione, perché mira a incoraggiare iniziative concrete e ad assumere decisioni opportune, da parte di coloro che progettano e gestiscono il destino dei popoli, a favore di un vasto territorio suddiviso nelle province campane. In particolare, potrebbe apportare occasioni valevoli per il Cilento, ricco di risorse naturali, dotato di giacenze di arte ragguardevole e dal passato storico segnato nel libro della grande storia, di cui il patrimonio archeologico diffuso è esempio lucente, segno tangibile. Ma bisogna dire: perché il nostro territorio venga elevato a luogo che possa ospitare le proprie comunità con dignità e soddisfare le loro esigenze vitali, è necessario che coloro che ci abitano mettano in campo la propria energia e dispongano quote di partecipazione occorrente e inderogabile per utilizzare nel migliore dei modi le risorse di cui godono i comprensori del Cilento favorito, nel passato, dalle dinamiche della storia e dal novero antropologico che l’hanno determinato. Esso è stato stabilmente abitato già dall’homo erectus nel periodo paleolitico, a significare un ecosistema, con una sequenza di grotte per il riparo e una catena alimentare per la sopravvivenza dei primi uomini. È pur vero, però, che per progredire verso la modernità, condurre il passo dei paesi proiettati verso uno sviluppo diffuso che assicuri benessere e prosperità a tutti gli strati sociali, occorrono finanziamenti adeguati e, soprattutto, buone leggi, da parte di chi deve promulgarle a sostegno degli investimenti nei territori, A tal proposito la classe politica, nella sua interezza e nelle varie stratificazioni dello stato democratico  e rappresentativo, deve provvedere con tempestività e dovere di funzione. La legge depositata dall’on. Cammarano sembra che vada nel verso giusto, giustifica e qualifica, secondo il mio modesto parere, la sua azione nel Consiglio Regionale. A noi che ci aggiriamo nei luoghi dell’informazione, il compito doveroso, dettato da spirito di servizio e onestà di intento, di far conoscere l’azione di coloro che governano l’ager publicus. Abbiamo in un articolo precedente riportato e commentato la proposta di legge depositata dall’on. Tommaso Pellegrino sulla Sicurezza Stradale; nel presente articolo puntiamo il faro sull’iniziativa dell’on. Cammarano, al quale abbiamo posto alcune domande, per approfondire la conoscenza della sua proposta di legge.

D. On. Cammarano, la proposta di legge sui borghi, che Lei ha depositato presso la Regione Campania, ha destato l’interesse di molti sindaci del Cilento che, si sa, è costituito da piccoli abitati che non vivono una esistenza fulgida, con servizi precari e una viabilità non del tutto rispondente ai bisogni delle comunità. Né dispensa facili posti di lavoro, per cui, oggi, è aggravato da uno spopolamento che ne accentua gli aspetti negativi. Quali sono i motivi ispiratori che l’hanno indotto a presentare una legge che dovrebbe rivitalizzare i nostri piccoli paesi?

R. L’obiettivo che la presente proposta di legge si propone è la valorizzazione delle notevoli potenzialità   turistiche dei borghi della Campania, attraverso la divulgazione al grande pubblico della ricchezza offerta dal loro patrimonio storico, artistico, ambientale ed enogastronomico, anche al fine della loro rigenerazione sociale, economica e demografica. Secondo i dati raccolti dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (ISNART) nel biennio 2021-2022 si è registrata una forte ripresa del turismo campano. In particolare, il dato delle presenze in Campania ha eguagliato, se non superato, il corrispondente dato pre-pandemico del 2019. Il momento storico appare dunque quanto mai propizio per implementare una serie di misure volte a   promuovere una diversificazione dell’offerta turistica della nostra Regione, potenziando l’attrattività e la capacità ricettiva di tutte quelle aree territoriali che, pur ricche di storia, bellezze naturalistiche e produzioni enogastronomiche di pregio, non riescono a intercettare i principali flussi di visitatori a causa di una scarsa, o comunque inadeguata, attività promozionale. Risultano in particolare penalizzati i territori delle Aree Interne, la cui capacità ricettiva  è ostacolata tanto  dalla  distanza dai principali  centri urbani   campani   quanto   dallo   spopolamento e dalla conseguente diminuzione dei servizi e delle attività commerciali dotate di attrattività turistica. Di converso, le principali località turistiche regionali, per lo più costiere, fanno registrare talvolta fenomeni di overtourism, ossia un insostenibile sovraffollamento di turisti, per lo più dediti a permanenze molto brevi e limitate ai principali siti attrattivi (“turisti mordi-e-fuggi”), che causa inquinamento, danni all’ambiente   e   notevoli disagi alle popolazioni locali. Occorre dunque garantire una maggiore ramificazione dei flussi di   visitatori nell’entroterra campano, in modo da contribuire a uno sviluppo più armonioso e sostenibile del comparto turistico regionale.

D. Ci può indicare gli elementi di contenuto, forti e maggiormente degni di nota, quelli innovativi, riportati negli articoli della proposta di legge, che, secondo Lei, la qualificano e desteranno l’interesse dei nostri conterranei?

R. La proposta presentata è frutto di una fitta collaborazione con le associazioni di categoria ed è particolarmente importante per il nostro territorio perché raccoglie in un prodotto e un’immagine unica i valori dei nostri borghi.  Si prevede a tal fine la creazione di una rete ‘Borghi della Campania’ che sia integrata nelle principali reti turistiche nazionali e internazionali, dotata di un proprio brand, marchi specifici per identificare i vari distretti e di una segnaletica stradale illustrativa dei nuovi percorsi turistici, nonché promossa attraverso una vasta azione divulgativa su internet e sui canali social maggiormente diffusi. I comuni potranno vedersi così riconosciuto il brand ‘Borghi della Campania’ presentando la loro candidatura sulla base delle linee guida previste.

D. On. Cammarano, quali le aspettative che Lei nutre a favore delle Aree Interne e dei suoi borghi con la legge posta sulla corsia legislativa? E quali obiettivi, Lei pensa, potranno aversi, allorquando il dispositivo di legge sarà approvato e farà sentire i suoi effetti sul campo?

R. Il settore turistico campano è in forte ripresa. Il numero di visitatori nel 2021, attestatosi oltre i 10,9 milioni, fa registrare una variazione in positivo del 51,1% rispetto ai 7,2 milioni del 2020. Il momento storico appare dunque quanto mai propizio per implementare una serie di misure volte a promuovere una diversificazione   dell’offerta turistica della nostra Regione, potenziando l’attrattività e la capacità ricettiva di tutte le aree territoriali per maggiori flussi di visitatori. La valorizzazione ai fini turistici dei borghi campani necessita dunque di una strategia di comunicazione che ne aumenti la visibilità presso il grande pubblico e la nostra proposta mira a raggiungere finalmente questo fondamentale obiettivo.

 

 

 

 

 

 

 

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