PER AIUTARTI A VIVERE

 di Maria Luisa Perrone

Cosa direi a mio figlio un domani?

Che usasse il potere delle parole, non quello delle mani.

Che il tempo passa veloce e non c’è tempo per la pigrizia,

che sapesse come è bello coltivare l’amicizia.

Gli direi che non sempre nelle situazioni sarà il preferito,

che è sbagliato puntare il dito.

Gli direi che nella vita vale il rispetto,

così è più facile che ti diano affetto.

Gli direi che c’è spazio per ogni emozione,

accompagnata, magari, a una bella canzone.

Gli direi che è facile cadere nella malinconia

e allora è il tempo di provare a guarire con la poesia.

Gli direi che è probabile che un giorno si senta ferito,

perché proprio quel qualcuno che non pensava mai l’ha tradito.

Poi verrà il tempo dell’amore, quello platonico,

che un giorno si ritroverà a diventare ironico.

Gli direi che verrà il tempo dell’amore, quello vissuto,

che in quel caso ne starò fuori, perché non potrò dargli alcun aiuto.

Gli direi di non smettere con la tenerezza,

anche quando in bocca ti lascia l’amarezza.

Gli direi di rincorrere quell’amore che ha perduto

se pensa che valga ancora la pena di essere vissuto.

Gli direi di guardare agli altri prima che a se stesso,

di non cedere al facile compromesso.

Gli direi che quando riuscirà a farcela da solo,

è proprio lì che spiccherà il suo volo.

Gli direi di non avere paura di ciò che teme,

di vivere ogni emozione, anche se breve.

Gli direi che avrà tante occasioni per vivere, tante quante ne avrà per morire,

anche se è triste sento di doverlo avvertire.

Non ci sarò sempre e vorrei che senza fiato

corresse verso quella strada che gli ho tracciato.

Vedrai come sarà bello, piccolo mio, quando ne sentirai il bisogno

rinchiuderti in te stesso per cercare di inseguire un sogno.