La Fed aumenta i tassi secondo le attese

 

Filippo Ispirato
ROMA – La Federal Reserve, ovvero la Banca Centrale Statunitense, ha posto fine ad un lungo periodo di tassi ufficiali prossimi a zero, con un rialzo dei tassi dello 0,25% come più volte preannunciato nei mesi scorsi.  Si tratta del primo rialzo dal 2006; nel suo report la Fed ha  manifestato la sua intenzione di procedere gradualmente al rialzo dei tassi in futuro, confermando che al rialzo attuale ne seguiranno, con molta probabilità, altri quattro nel 2016, in linea con quanto indicato durante la seduta dello scorso settembre. Tale previsione è comunque condizionata all’evoluzione dello scenario macroeconomico, secondo le previsioni della banca centrale, che descrivono un’economia prossima alla piena occupazione negli Usa e una crescita dei prezzi moderata ma sufficiente a riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% nell’arco dei prossimi due anni.
Il primo rialzo è stato reso possibile da un contesto di crescita moderata e dalle attese del FOMC, il comitato operativo della federal reserve, su mercato del lavoro e inflazione che alla Fed e alla sua presidente Janet Yellen appaiono piuttosto realistiche, poiché prevedono a fine 2016 un modesto calo del tasso di disoccupazione (dall’attuale 5% a 4.7%) ed un modesto aumento dell’inflazione (dall’attuale 1.3% a 1.6%). Dalla Fed quindi emerge un voto di fiducia sull’economia a stelle e strisce: la banca centrale ha confermato il proprio scenario costruttivo sull’economia americana, sia nelle motivazioni dell’intervento che nell’aggiornamento delle stime economiche quasi invariate rispetto allo scorso settembre.

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