Aldo Bianchini
SALERNO – Lo sport delle bocce è davvero per tutti, per tutte le età e per tutte le fasce sociali; ovviamente non lo dico, lo dice la stessa storia delle bocce, una storia che risale addirittura a 7.000 anni prima di Cristo come testimoniano alcune sfere di pietra ritrovate in Turchia.
La raffa, il volo (o boule lyonnaise), la pétanque e il bowls (o bocce sull’erba) sono le varie particolari specialità che stimolano le decine di milioni di giocatori in tutto il mondo; un fenomeno sociale che ha spinto il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), dopo secoli di discussioni, ad ammettere il gioco delle bocce alle Olimpiadi estive del 2024 che ritorneranno a Parigi esattamente dopo cento anni (era il 1924) dalla prima volta. L’accesso alle olimpiadi non è scontato e la prima apparizione potrebbe essere soltanto sperimentale, ma sarà certamente una grande occasione per dimostrare al mondo intero che quello delle bocce non è un gioco per dopolavoro ma uno sport vero e proprio con tanto di regolamenti e ferree discipline dei partecipanti.
Oggi, però, l’attenzione non è rivolta allo sport delle bocce ma alla qualità ed alla quantità dei suoi impianti specializzati che crescono come funghi su tutto il territorio, dopo che vari decenni le bocce e il pallino sono stati utilizzati nei parchi pubblici e sulle spiagge.
A sud di Salerno, al momento, esiste soltanto un impianto federale per il gioco delle bocce e regolarmente inserito nell’elenco federale per la disputa di tornei ufficiali a livello provinciale, regionale e nazionale.
L’impianto si trova a Sassano (nel Vallo di Diano), è un vero gioiello di modernità e di sicurezza, ha pochi mesi di vita ed è stato consegnato dall’Amministrazione Comunale, che ne ha curato la realizzazione, alla Società Sportiva Bocciofila Valdianese a.s.d. presieduta da Angelo Di Gioia, noto professionista che opera da decenni sul territorio. Una realizzazione pensata tanti anni fa ma cantierizzata ed ultimata soltanto sotto l’amministrazione del sindaco Tommaso Pellegrino in concerto con la Pro Loco (presidente Franco Biancamano) e di tante associazioni presenti sul territorio; uno sforzo comune nel segno del bene per tutti; un ottimo esempio.
Il presidente Di Gioia ha capito, prima degli altri, che lo sport delle bocce trascina numerosissimi fan e induce migliaia e migliaia di appassionati a cimentarsi in gare mozzafiato che vanno contro il tempo e al di là del tempo nella ricerca continua umanizzazione e socializzazione dei rapporti umani interpersonali in un meccanismo regolamentare molto competitivo ancorchè lontanissimo da frenetici interessi di parte e commerciali. Insomma lo sport delle bocce ha tutte le qualità per essere annoverato tra gli sport olimpici nel segno del pensiero dell’inventore delle olimpiadi moderne, il barone francese Pierre De Coubertin per il quale il solo partecipare era meglio del vincere.
Angelo Di Gioia della realizzazione del bocciodromo di Sassano ne ha fatto una ragione personale, quasi di vita; e questa ragione lo ha prima spinto a sollecitare la conclusione dei lavori di realizzazione del bocciodromo per poi mettere a disposizione di tutti, senza alcun interesse di parte, le sue intuizioni ed anche la sua esperienza federale nel settore.
Con queste premesse è venuto alla luce il “Bocciodromo di Sassano”, in loc. Silla proprio al centro geografico del Vallo di Diano, la cui gestione è stata assunta personalmente e responsabilmente dallo stesso Angelo Gioia prima ancora che nascesse la “Società Sportiva Bocciofila Valdianese asd” alla cui presidenza Egli stesso è stato chiamato dal voto unanime dei tantissimi soci.
E già la scelta della denominazione da dare alla nascente società sportiva è stata molto intelligente e sicuramente aggregante per un territorio che riesce a spaccarsi su tutto e per tutto; denominare “valdianese” la società sportiva, nata essenzialmente con iscritti sassanesi, è stato un piccolo capolavoro di Angelo Di Gioia.
Lo sport, e le bocce sono uno sport, non conosce bandiere e confini e come tale è aperto innanzitutto a tutti i giocatori e appassionati del Vallo di Diano ed è poi al servizio delle necessità provinciali, regionali e nazionali; necessità sempre crescenti in un mondo in cui mancano strutture, mezzi tecnici e risorse umane dirigenziali.
Ma in realtà chi è Angelo Di Gioia ?
Angelo, noto professionista nel campo del lavoro, è un personaggio non molto disposto al presenzialismo di maniera; dotato di una grande sensibilità accoppiata ad una innata umiltà si muove sempre con molta discrezione sia nella società in genere che nel mondo del lavoro e della politica in particolare. Persegue con decisioni gli obiettivi che si pone e quando si rende conto che un’esperienza è finita stacca subito la spina; lo ha fatto e continuerà a farlo comunque in punta di piedi ed avendo cura di non urtare la suscettibilità di nessuno.
Ma, come dicevo, è deciso, molto deciso Angelo Di Gioia e lo sta dimostrando con i fatti; in pochi mesi di attività bocciofila (l’impianto è stato inaugurato e consegnato a giugno 2019) ha già portato la sua società sportiva ed il nome di Sassano sull’onda dell’attenzione generale e federale nazionale proprio nel momento in cui si parla con maggiore insistenza delle bocce come sport di specialità olimpica.
L’augurio è che sull’abbrivio del successo delle bocce e di una società sportiva come quella presieduta da Angelo Di Gioia si possa rapidamente passare a tanti altri interessi comuni che dovrebbero caratterizzare l’intero Vallo di Diano.