Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Una importante materia di studio l’educazione civica , le giovani generazioni potranno conoscere e approfondire doveri e diritti di ognuno e formarsi come cittadini responsabili e attivi. Costituzione, Diritto nazionale e internazionale, legalità e solidarietà. Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio e Cittadinanza digitale. Sono questi gli argomenti principali su cui si basa il nuovo insegnamento scolastico
dell’ educazione civica. Il principio della trasversalità significa anche che l’educazione civica non è ascrivibile a una singola disciplina ,così come la conoscenza dell’Inno e della Bandiera nazionale e l’educazione alla cittadinanza digitale. La Costituzione Italiana non solo come norma cardine del nostro ordinamento giuridico , ma anche come criterio per identificare doveri e diritti , comportamenti personali e istituzionali, finalizzati a promuovere il pieno sviluppo della persona e la partecipazione di tutti i cittadini all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La nostra carta Costituzionale come valore culturale e pedagogico, al fine di promuovere comportamenti improntati a una cittadinanza consapevole delle regole di pacifica convivenza. Le leggi ordinarie ,i decreti leggi, i regolamenti scolastici,i DPCM e le circolari devono sempre trovare coerenza con la Costituzione, che rappresenta il fondamento della convivenza e del patto sociale del nostro Paese. Collegati alla Costituzione sono i temi relativi alla conoscenza dell’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, prime tra tutte l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. Lo sviluppo sostenibile ,l’ educazione ambientale, la conoscenza e la tutela del patrimonio e del territorio . Nello studio della Costituzione, possono rientrare i temi riguardanti l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli animali e i beni comuni, la protezione civile. Inoltre la legge da ampio spazio alla cittadinanza digitale vale a dire la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione . Sviluppare questa capacità a scuola, con studenti che sono già immersi nel web e che quotidianamente si imbattono nelle tematiche proposte, significa da una parte consentire l’acquisizione di informazioni e competenze utili a migliorare questo nuovo modo di stare nel mondo e mettere i giovani al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta. La trasversalità dell’insegnamento dell’educazione civica , pertanto, supera i canoni di una tradizionale disciplina .La Legge prevede che all’insegnamento dell’educazione civica siano dedicate non meno di 33 ore per ciascun anno scolastico. Il voto di educazione civica concorre all’ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato del primo e secondo ciclo di istruzione e, per le classi terze, quarte e quinte degli Istituti secondari di secondo grado, all’attribuzione del credito scolastico.
Nelle scuole del primo ciclo l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica è affidato, in contitolarità, a docenti di classe individuati sulla base dei contenuti del curricolo, utilizzando le risorse dell’organico dell’autonomia. Tra essi è individuato un coordinatore. Le scuole del secondo ciclo potranno adottare soluzioni organizzative differenti. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia contitolare nel Consiglio di Classe, negli istituti superiori nel cui curricolo siano presenti gli insegnamenti dell’area giuridico-economica, gli sarà affidato l’insegnamento di educazione civica, di cui curerà il coordinamento, fermo restando il coinvolgimento degli altri docenti competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. Qualora il docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche sia presente in organico dell’autonomia ma non sia già contitolare del Consiglio di Classe, egli potrà assumere il coordinamento della disciplina per una o più classi, fatta salva la necessità che in esse si crei uno spazio settimanale in cui, anche in compresenza con altri docenti, possa procedere alla didattica dell’educazione civica all’interno della quota oraria settimanale, o all’interno della quota di autonomia eventualmente attivata, nelle modalità approvate dal Collegio dei docenti.In questo caso l’insegnamento di Educazione Civica sarà attribuito in contitolarità a più docenti, competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento, condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. Il coordinamento sarà affidato ad uno dei docenti contitolari dell’insegnamento. La Legge dispone che l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica sia oggetto delle valutazioni periodiche e finali previste dal D. Lgs. 13 aprile 2017, n. 62 per il primo ciclo e dal DPR 22 giugno 2009, n. 122 per il secondo ciclo. I criteri di valutazione deliberati dal collegio dei docenti per le singole discipline e già inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa dovranno essere integrati in modo da ricomprendere anche la valutazione dell’insegnamento dell’Educazione Civica.In sede di scrutinio il docente coordinatore dell’insegnamento formula la proposta di valutazione, espressa ai sensi della normativa vigente, da inserire nel documento di valutazione, acquisendo elementi conoscitivi dai docenti del team o del Consiglio di Classe cui è affidato l’insegnamento dell’Educazione Civica. Tali elementi conoscitivi sono raccolti dall’intero team e dal Consiglio di Classe nella realizzazione di percorsi interdisciplinari. La valutazione deve essere coerente con le competenze, abilità e conoscenze indicate nella programmazione per l’insegnamento dell’Educazione Civica e affrontate durante l’attività didattica. I docenti della classe e il Consiglio di Classe possono avvalersi di strumenti condivisi, quali rubriche e griglie di osservazione, che possono essere applicati ai percorsi interdisciplinari, finalizzati a rendere conto del conseguimento da parte degli alunni delle conoscenze e abilità e del progressivo sviluppo delle competenze previste nella sezione del curricolo dedicata all’Educazione Civica.