Aldo Bianchini
SALERNO – E’ stata una conferenza stampa breve, concisa, costruttiva e senza alcun tono polemico né contro chi amministra la città da tanti anni e neppure contro chi la vorrebbe amministrare ma soltanto a parole.
Franco Mari, neo deputato per l’alleanza “Verdi Sinistra – Europa Verde – Sinistra Italiana”, ha esordito così nella sua prima uscita pubblica dopo l’inattesa e quindi più partecipata elezione come deputato nel Parlamento Italiano.
Insomma l’on. Franco Mari si è presentato alla città, nella sua nuova veste di parlamentare nazionale, senza alzare più di tanto i toni dello scontro che comunque esiste, come problema assoluto, all’interno della sinistra salernitana e nazionale. Ha fatto politica sapendola fare, grazie anche alla sua lunga e collaudata esperienza che lo aveva portato a collaborare addirittura con il governatore Vincenzo De Luca con inevitabile rottura finale ai tempi del suo assessorato in Comune.
Sembra preistoria ma stiamo parlando della prima fase dell’epopea deluchiana, quella in cui ci fu una impennata urbanistica e sociale che faceva pensare ad una Salerno nuova ed europea. Del resto lo stesso Dario Barbirotti, che ha accompagnato l’on. Mari nella sua prima uscita pubblica con la candidata al Senato Annamaria Naddeo, è stato al fianco della prima fase deluchiana per diversi anni occupando anche, e per due volte, la carica di consigliere regionale.
Nessun accenno, neppure una parola, per quelli che sul web lo avevano massacrato in agosto alla notizia che era candidato alla Camera in una coalizione di sinistra che pur esponendo quattro simboli diversi confluiva, comunque, verso il grande (soltanto come voti) Partito Democratico il cui esponente di spicco era a Salerno il figlio Piero del governatore circondato da tutto il gotha politico locale con Fulvio Bonavitacola, Gianfranco Valiante, Luca Cascone in rappresentanza del meglio del deluchiano pensiero.
Indirettamente, però, Franco Mari ha risposto a tutti facendo passare un messaggio subliminale che colpisce senza scoprire il lanciatore di pietre contro il deluchismo imperante: “I salernitani non meritano una città sull’orlo del disastro come quella che oggi tutti viviamo … questo è il momento di rimboccarsi le maniche e di dare, ognuno per proprio conto, il giusto contributo per la sua rinascita”.
Sull’immediato futuro l’on. Mari non h avuto dubbi nel sugellare l’alleanza tripartitica “Verdi Sinistra – Europa Verde – Sinistra Italiana”, che lo ha aiutato a raggiungere il successo dopo tanti anni di lavoro, come prospettiva di lavoro futuro, pur distinguendo l’azione singola che dovrà continuare su binari diversi nell’ottica dell’obiettivo comune di ricostruzione della sinistra tradizionale avendo cura e riguardo per l’ambiente, il clima, l’urbanistica, il sociale e, soprattutto, la sicurezza e l’igiene di una città che potrebbe facilmente ritornare ad essere quella che gran parte di noi hanno avuto la possibilità di vivere.