Taluni accadimenti, apparentemente di poco conto, non lo sono

 

da Nicola Femminella

(docente – scrittore)

 

Prof. Nicola Femminella

Due notazioni preliminari: 1) Talvolta capita di leggere notizie che sembrano non destare in noi nessun interesse, per cui scorrono sotto i nostri occhi, senza ricevere alcuna attenzione. È solo un campo visivo, neppure da leggere e decodificare. Eppure talvolta comunicano fatti significativi, sui quali dovremmo soffermarci e fare le dovute riflessioni.

2) Il grado di civiltà di un popolo è determinato da una serie di indicatori e requisiti posseduti che ne determinano la qualità e l’indice quantitativo, se lo si vuole inserire in un elenco significativo attribuendogli un voto.

La notizia sulla quale intendo soffermarmi è la seguente: nei nostri territori, a partire da Agropoli, si alza il numero dei Comuni che portano a casa il titolo di “Città che legge” per il biennio 2022/2023. Da 13 passano a 15 e sono Agropoli, Capaccio Paestum, Padula, Polla, San Giovanni a Piro, Torchiara e Torre Orsaia (già ne avevano titolo) e Albanella, Altavilla Silentina, Ascea, Atena Lucana, Centola, Montano Antilia, Roccagloriosa, Stella Cilento (lo assumono per la prima volta); lo perdono Castelnuovo Cilento, Pollica, Sassano, Sanza, Teggiano, Vallo della Lucania e Sala Consilina.

Lo ha comunicato il Centro per il libro e la lettura (Cepell) che, d’intesa con l’Anci, Associazione Nazionale Comuni italiani, valuta le domande pervenute, le seleziona e concede la qualifica di “Città che legge” ai Comuni che hanno i requisiti stabiliti dalla giuria sulla base di criteri di riferimento. Ciò dal 2017. Sono 718 in Italia i Comuni insigniti del titolo di “Città che legge”, 50 in provincia di Salerno. E tutti si prodigano per promuovere il piacere della lettura ed elevare il numero dei lettori, due obiettivi che, se raggiunti, migliorano le condizioni di vita dei cittadini, non solo culturali, ma anche quelle socio-economiche. Le nazioni nelle quali la lettura è diffusa, sono quelle con il PIL più alto e con un numero di brevetti e istituti di ricerca più elevato.

Sul sito di “Centro per il libro e la lettura” si legge: “Una Città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura – attraverso biblioteche e librerie – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, Maggio dei libri), si impegna a promuovere la lettura con continuità anche attraverso la stipula di un Patto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise.…Alle città che ottengono la qualifica di Città che legge è riservata l’opportunità di partecipare al bando dallo stesso nome, Bando Città che legge, che premia progetti di promozione della lettura attraverso l’istituzione di circuiti culturali integrati a livello territoriale con la partecipazione di istituzioni scolastiche, di biblioteche di pubblica lettura e di istituzioni o associazioni culturali……Dalla lettura dipendono lo sviluppo intellettuale, sociale ed economico delle comunità: è con questa consapevolezza che il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha deciso, attraverso la qualifica di Città che legge, di promuovere e valorizzare quelle amministrazioni comunali impegnate a svolgere con continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. L’intento è riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva”.

Per circa 35 anni mi sono interessato di lettura nei tre comparti di lettura strumentale, animazioni per la promozione del piacere di leggere, comprensione del testo. Con il passar degli anni, costatando gli effetti benefici che il libro produce su chi lo adotta, ne ho fatto quasi una missione. Ho tenuto decine di corsi sull’argomento in molte regioni d’Italia, ho pubblicato dei libri a riguardo e ho collaborato al sorgere e ai successi, prima dell’Associazione Telemaco di Casal Monferrato e poi della Fondazione il Battello a Vapore. Entrambe erano promosse  dalla Casa editrice Il Battello a Vapore con l’intento di promuovere la lettura tra gli studenti di ogni ordine di scuola. Per circa 15 anni le due piattaforme culturali sono state un riferimento primario per le istituzioni scolastiche e le amministrazioni locali per il tramite delle biblioteche. Sotto la guida di Luis Cortes, uno dei più grandi esperti di letteratura per l’infanzia nel mondo, abbiamo svolto centinaia di corsi per docenti, genitori e bibliotecari con un unico obiettivo: diffondere il piacere del leggere e accrescere il numero dei lettori che in Italia segna posizioni di netta retroguardia rispetto all’Europa. Per sostenere l’attività di educazione mettemmo a disposizione dei docenti la rivista trimestrale Leggendo Leggendo, con materiali per la didattica della lettura e orientamento alla lettura per ragazzi. Una esperienza che ha segnato la storia in Italia, fino a quando la casa editrice il Battello a Vapore non è stata cooptata dalla Mondadori che ha cambiato linea nelle proprie attività di marketing. Mi sento di poter dire “determinando la fine di una grande opportunità per la diffusione della lettura, visti i risultati ottenuti negli anni in cui si era affermata tra i docenti”.

Avendo, quindi, dedicato molti anni della mia attività di docente e formatore a tale argomento, salutai con gran piacere la creazione del Cepell nel 2017 e da allora ne ho seguito con entusiasmo ogni iniziativa, dando il mio contributo ai Comuni che aspiravano a diventare Città che legge. In particolare ho seguito le molteplici iniziative poste in essere dal comune di Polla, tutte meritevoli di plauso e condotte dal sindaco Massimo Loviso e dall’assessore Gianni Corleto con grande passione.

Per tutto quanto da me esposto, ho provato una grande sorpresa, accompagnata da un certo rammarico, vedendo che nell’elenco dei Comuni non più fregiati del titolo ho ritrovato quelli di Sassano, Sanza, Sala Consilina, Teggiano. Evidentemente non perseguito, nel corso dell’anno, tramite iniziative valide per meritarlo. Penso a riguardo di poter dire che non è un risultato utile specie per i bambini e ragazzi che avranno più tempo per dedicarsi ai telefonini e a permanere sul Web, perché una ricerca da me fatta anni fa mi aveva rivelato che i ragazzi dediti alla lettura erano anche quelli che praticavano di più le attività sportive. Per tale dato ho affermato che i giovanissimi molto probabilmente si dedicheranno maggiormente ai telefonini e internet e certamente non allo sport e ad attività salutari. Continua il mio stupore anche per il risultato negativo di Vallo della Lucania, una popolazione scolastica che io ho frequentato per molti anni come formatore e dove la prof.ssa Giusy Rinaldi ha realizzato iniziative di gran rilievo a favore del libro. Evidentemente i tempi cambiano e si abbandonano le buone pratiche. Così come mi stupisco per Sapri che continua a non comparire tra i Comuni col titolo di cui abbiamo parlato, pur conoscendo io l’attenzione dei dirigenti scolastici verso le iniziative volte a valorizzare la lettura. Tornando all’apertura di questo mio articolo, lo concludo dicendo che le notizie che ho dato non devono passare inosservate e che taluni fenomeni e dati negativi, rispetto alla non diffusione di pratiche valevoli e fortemente formative, non elevano il grado di civiltà di una comunità.  Specie oggi con i casi di bullismo, di mini bande rabbiose e aggressive e di violenza sulle donne che imperversano e si moltiplicano. A Vallo della Lucania e a Sala Consilina di recente non sono mancati scontri notturni tra gruppi di ragazzi che, secondo il mio modesto parere erano da indagare con maggiore profondità di analisi. Il libro, con le sue storie e le sue illustrazioni, è un efficace deterrente nei confronti di queste manifestazioni dei giovani, che sempre più spengono il sorriso sul loro volto e accendono bagliori ostili negli occhi.

 

 

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