da Antonio Cortese (giornalista)
Quarantacinque miliardi al Brasile e poi pretende rientri e scadenze , difficoltà nel reperire fondi economici.
In Italia si parla di abuso e se ne abusa, ma per stringere diplomaticamente la mano a Lula sotto i riflettori dello show del palco politico internazionale, la lady di ferro da stiro sembra abbia esagerato a manica larga come una Thatcher non si sarebbe mai sognata.
Non traspare il sudore sui meloniani già impegnati col Pnrr e non ancora sui meloni di un’opposizione che nel frattempo se ne mangia ai coktail party o all’insalata o in macedonia per comprenderne la sostenibilità e la digeribilità. Per fortuna Giuseppe Conte riesce ancora a sputare qualche seme in piena coerenza e difesa di chi la terra la lavora e ne ripianta i frutti. La maggioranza avendo capito questa situazione dopo molto tempo, ha infatti rielaborato le politiche di assistenza minima o di dignità come la si voglia chiamare, con una nuova social card, a differenza degli ex piddini che sanno solamente commentare o al limite occuparsi di sagre e a rappresentare qualche quartiere ( il Partito Democratico non esiste più per corrispondenza terminologica perché mutato in oligarchia partitica con poche voci e nuove oche, di cui nessuno ricorda cosa abbiano mai fatto o detto già il giorno seguente; ma supportate da segreterie degne del dopolavoro ferroviario).
In un articolo de Il quotidiano di Salerno prima della formazione dell’attuale governo, prefigurai che la destra ed i cinque stelle avrebbero potuto portare avanti la carretta perché il gioco democratico si avvicenda tra queste due parti, dalla giustizia al sociale, dall’edilizia all’economia.
In un altro ancora cercai di far notare l’ipotesi della nuova moneta unica messa al tavolo da pochi illuminati svegli fra Brasile ed Argentina per riunire e rafforzare l’america latina; anche per franare l’inferno dell’inflazione a Buenos Aires . Ma con questa profusione esagerata della borsetta di mamma Europa non credo che i l Sudamerica venga aiutato, ma distratto dalla mentalità assistenzialista di Bruxelles, per chi é figlio e chi é figliastro, come per una gigante cassa del Mezzogiorno, dalle cui ceneri stanno rinascendo le Zes. Non si dica pure per queste poi diventino “zone senza portafoglio”.
Indubbiamente l’operazione coinvolge molte aziende e indotti industriali, ma quanto ci costa questo ballo di samba coi carioca, se da noi si balla il liscio?