VASSALLO: il sistema Cilento non finirà !!!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – A mio umilissimo modo di vedere la cosiddetta “epopea Vassallo – sindaco pescatore”, tutta ancora da chiarire per poterla definitivamente immortalare nella pietra, non è come fa il prof. Dario Vassallo (fratello del sindaco e presidente della Fondazione) che si difende prima l’azione politica e poi la memoria di quello che, prima a detta di tantissimi e ora a detta di pochi e tra questi pochi proprio il suo presunto partito di appartenenza, il PD, e gli uomini che meglio lo rappresentano.

Per carità tutto assolutamente legittimo per quanto riguarda l’azione del prof. Vassallo, ma incomincia a fare capolino un eccesso di dichiarazioni politiche con sottofondo rabbioso contro tutto e tutti; e questo non esalta la figura di Angelo, piuttosto la deprime in una gigantesca forzatura dei fatti e delle circostanze che portarono all’atroce delitto di quattordici anni fa.

Con molta umiltà vorrei esprimere il mio pensiero che ovviamente differisce da quello del prof. Vassallo:

  • il sistema Cilento non finirà mai perché non è specificamente del Cilento ma è un sistema di potere politico che avvolge tutto il Paese; mi meraviglio che i prof. Vassallo non lo capisca;
  • il procuratore Borrelli non scoprirà niente di più e niente di meno rispetto ai suoi precedenti colleghi; non è assolutamente vero che prima di lui gli altri non hanno fatto niente; quei nomi venuto a galla sono perfettamente inutili perché già legati alle indagini precedenti;
  • nessuno mette in discussione il pretestato coraggio di Borrelli; sommessamente ricordo che anche nell’ottobre 2021, quando fu aggradita l’intera compagine comunale di Salerno sembrava che Borrelli fosse stato il primo ed unico, ma poi come è finita ?
  • il sindaco pescatore non ha avuto “più assassini” ma uno soltanto che, forse, lo stesso Angelo conosceva benissimo.

Soprattutto la stampa deve decidere da che parte stare (con Dario, con Borrelli o con Pisani) dopo il giusto e sacrosanto sfogo pubblico esternato dal sindaco di Pollica “Stefano Pisani” che io condivido in ogni parola (ed. 6.9.24 de Il Mattino) e che apre squarci enormi nella ricostruzione metodica del personaggio Angelo Vassallo e non solo; mi sembra, difatti, che ormai tra l’una e l’altra sponda siamo addirittura agli stracci in faccia. Rimane il grosso rimpianto che un incauto procuratore Franco Roberti decise ad horas di avocare il caso a se strappandolo alle mani del più esperto Alfredo Greco (pm di Vallo con Grippo procuratore).

A tutti e tre consiglio, per saperne di più, di andare a riprendere dai fascicoli d’indagine la mia lunga deposizione come “persona informata dei fatti” depositata nelle mani della dott.ssa Rosa Volpe (allora pm antimafia e oggi procuratrice generale di Salerno); una lunghissima deposizione che, tra le altre cose, consentì alla Volpe di recarsi in Bolivia e per scagionare definitivamente Bruno Humberto Damiano.

 

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