E TERNA va … sull’onda dei miliardi !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Dall’Unisa alla Piana del Sele, come dai Picentini all’alto Sele e alla valle del Calore l’onda lunga di TERNA procede a velocità supersonica negli ingenti investimenti che è delegata a fare, per conto dell’intero Paese su ordine del governo centrale.

Un’altra pioggia di miliardi, ben 23, sono stati stanziati per le opere da effettuare e/o completare nei prossimi dieci anni; insomma una cifra ragguardevole pari ad oltre 2miliardi di euro all’anno che TERNA potrà impiegare sulla base della progettualità che i suoi tecnici storici con l’aiuto del gruppo universitario di Fisciano creato un paio di anni fa da Terna e Unisa.

Un mega progetto ambizioso e faraonico che interesserà l’intero territorio provinciale (tanto per restare nel nostro territorio) di Salerno ma anche buona parte del napoletano, con punte anche sui territori delle altre province della Campania.

Lo ha ricordato a tutti, mercoledì 1 ottobre scorso, l’amministratrice delegata di Terna, Giuseppina di Foggia, nel corso dei lavori nell’ambito dell’Italian Energy Summit a Milano, aggiungendo che “le reti elettriche sono al centro della transizione energetica”. La sfida, secondo la Di Foggia, “non è soltanto produrre elettricità in modo pulito, ma anche trasportarla e renderla disponibile a tutti in maniera sicura ed efficiente”.

Quindi massima garanzia per l’ambiente e le emissioni di improbabilissime esalazioni pericolose per la salute delle persone; impianti modernissimi e superiori tecnologicamente a tutti quelli che siamo abituati a vedere in giro per l’Europa e il resto del Mondo.

 

E Montesano sulla Marcellana dove esiste già un sito speciale che, allo stato, parrebbe abbandonato dove sarà collocata ? Ovvero che fine farà la struttura del paese valdianese ?

Tutto tace e la parola d’ordine è il silenzio assoluto.

Invece del silenzio questo sarebbe il momento di scrollarsi di dosso quei preconcetti ormai poco credibili e fuori moda che portarono una piccola parte della popolazione montesanese a protestare con vigore contro la nascita della centrale termoelettrica.

 

E’ necessario non ripetere quell’errore gigantesco per non restare definitivamente fuori dallo sviluppo economico – tecnologico ed occupazionale che solo la TERNA in questo territorio potrà garantire nel prossimo futuro.

 

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