Aldo Bianchini
SALERNO – Il Parlamento Europeo è soltanto un “refugium extremorum sinistrae factionis” (tradotto: rifugio degli estremisti di sinistra), altro che Parlamento capace di racchiudere in se i 27 Stati Sovrani che ne compongono l’assise. In verità gli Stati sono troppi (forse !!) e questo eccesso di presenze non consente all’istituzione di risplendere come dovrebbe nel rappresentare (al di là delle sanzioni e delle diffide) la vera e grande Unione Europea ispirata e voluta dai sette uomini d’oro: Alcide De Gasperi – Altiero Spinelli – Jean Monnet – Robert Schuman – Joseph Bech – Konrad Adenauer – Paul-Henri Spaak. Una unione europea che nella realtà, a conti fatti, non è mai esistita, almeno nei modi e nelle peculiarità pensate dai sette grandi. Abbiamo invece una Unione Europea (UE) che sembra, sempre di più, un immenso contenitore in cui buttare di tutto e di più, senza minimamente tener conto degli ideali che mossero i sette grandi; ma ovviamente sono passati tanti anni e le cose sono sostanzialmente cambiate. Si è andati da una classe politica qualificata, professionale e trasparente con pochi grandi statisti ad una classe politica molto livellata verso il basso con personaggi che invece di essere scelti dagli elettori vengono nominati dai capi bastone dei vari raggruppamenti politici. Beninteso, i grandi scandali non sono mai mancati a livello politico, ma almeno prima eravamo in presenza di veri geni della politica; oggi invece ci troviamo di fronte a veri e propri incapaci che sul piano istituzionale sanno, forse, meno di chi scrive. Ed ecco che, in forma quasi normale, sulla scena politica nazionale ed europea vediamo immagini come quella di martedì 7 ottobre scorso sugli scranni di Bruxelles con due discussi eurodeputati (abbracciati dopo che il maschio ha offerto i fiori alla femmina.) che la sinistra italiana ha elevato sugli altari del mito nonostante il loro percorso politico abbastanza discusso: Ilaria Salis e Mimmo Lucano. I
LARIA SALIS – Nel febbraio 2023, Salis viene arrestata a Budapest con l’accusa di aver aggredito tre militanti neonazisti; la notizia viene portata all’attenzione pubblica nel dicembre dello stesso anno, quando viene condotta con costrizioni alle caviglie e ai polsi presso il tribunale: alle elezioni europee del 2024 in Italia, Salis viene candidata presso le circoscrizioni nord-occidentale e insulare tra le file di Alleanza Verdi e Sinistra, risultando eletta e ottenendo quindi la liberazione e l’immunità parlamentare. Nessun modello politico inventato, solo attivista politica di estrema sinistra. Raggranella ben 176mila voti e un seggio a Bruxelles da dove continua una politica contro la proprietà privata (cardine della democrazia). Fino ad ora nessun processo a suo carico, tranne un periodo di detenzione a Budapest.
MIMMO LUCANO – Creò dal nulla il famoso o famigerato “modello Riace” per l’accoglienza e l’integrazione degli immigrati; un modello mitizzato dalla sinistra italiana e sponsorizzato a livello planetario. In un paesino di 1.800 abitanti riesce ad ospitare fino a 450 immigrati e ad integrarli (questo a suo dire, che la sinistra fa suo). Nel 2010 si è posizionato terzo nella World Mayor, un concorso mondiale organizzato da City Mayors Foundation che a cadenza biennale stila la classifica dei migliori sindaci del mondo. Nel 2016 è comparso al 40º posto nella lista dei leader più influenti dettata dalla rivista americana Fortune. Nel 2024 è eletto eurodeputato nelle liste di Alleanza Verdi e Sinistra con ben 9.779 voti pari al 2,3% del suo partito. Tutto bene fino a quando la Procura della Repubblica di Locri con a capo il salernitano dr. Luigi D’Alessio – iscritto a Magistratura Democratica -, con grande etica comportamentale e professionale, accende i riflettori sull’azione di Lucano e gli vengono contestati numerosi reati che in primo grado portano ad una condanna di 13 anni e 2 mesi di carcere. Alla fine in Cassazione viene condannato a soli 18 mesi di carcerazione, pena sospesa, per un falso in atto pubblico.
IL COMUNE DESTINO – La grande mamma UE, commossa per le azioni personali e politiche, li accoglie nel suo seno e, guarda caso, li mette a sedere l’una a fianco dell’altro; da qui la scena veramente commovente, questa sì, dei fiori che Mimmo offre ad Ilaria con relativo affettuoso abbraccio.; dopo che la stessa si è salvata per un solo voto; non le è stata revocata l’immunità parlamentare e quindi non potrà essere estradata in Ungheria dove, forse, l’aspettavano con un altro fascio di fiori.
CONSIDERAZIONI FINALI – I casi della Salis e di Lucano danno l’esatta dimensione di come la sinistra, quando vuole, riesce a mitizzare “i suoi eroi” (senza alcun riferimento alla recente canzone di Fiorella Mannoia), a tirarli fuori dai guai ed a rilanciarli sui grandi schermi della politica nazionale e internazionale. Va bene per la Salis perché l’eventuale giudice-investigatore era molto verosimilmente di destra estrema; non va bene nel caso di Lucano perché ad indagarlo è stato un magistrato sicuramente di sinistra ed anche iscritto a Magistratura Democratica da sempre. Ma è proprio in questi casi che la sinistra italiana si inasprisce in maniera fortissima e lotta fino all’inverosimile, pur mantenendo in pubblico un atteggiamento garantista per i magistrati soprattutto quando questi ultimi indagano sulla destra.
Salis e Lucano, un caso scuola, salvi entrambi per un voto in più; questa è la politica di oggi; soprattutto del csx che quando deve difendere uno dei suoi spalanca le fauci per digrignare i denti anche contro i magistrati che, seppure di sinistra, si permettono di indagare e far condannare uno dei loro iscritti.