Aldo Bianchini
SANT’ARSENIO (SA) – Il grande successo che la presentazione dell’ultimo libro di Stefania Craxi “All’ombra della storia. La mia vita tra politica e affetti” ha avuto presso la sede della direzione generale della Banca Monte Pruno il giorno 18 settembre 2025 non fa altro che rinfocolare nella mente di tutti noi il ricordo di un uomo come Bettino Craxi che è stata sicuramente un grande statista socialista; e su questo non ci sono dubbi.
MICHELE ALBANESE – Il presidente del cda della fondazione “Monte Pruno” e già direttore generale della omonima banca nel corso dell’incontro di Sant’Arsenio (promosso del condirettore del Quotidiano Nazionale dr. Raffaele Marmo) ha dimostrato ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, di essere un personaggio autorevole che riesce sempre a mantenersi al di sopra delle parti e dei colori: Difatti la sua dichiarazione di saluto, alla presenza della Craxi, è stata semplice e molto incisiva: “Questo libro ci ricorda che non si tratta solo di guardare al passato, ma di capire il presente e le responsabilità che ciascuno di noi porta con sé. Sono valori che sentiamo vicini e che ispirano anche l’azione quotidiana della nostra Banca, che non è soltanto un istituto di credito, ma una grande famiglia che custodisce le radici, valorizza le persone e costruisce futuro insieme al territorio”. Ottime parole, quelle di Albanese, che sottoscrivo in ogni vocale e consonante perché sono parole che fanno scuola, nel senso che offrono un giudizio morale e generale in termini di valori – istituzionali, politici e patriottici – che tutti noi non facciamo fatica ad attribuire al mitico Bettino.
IL LIBRO e il TITOLO – Sulla scorta delle considerazioni di natura generale e particolare del presidente Michele Albanese mi avvio a scrivere alcune considerazioni che ritengo necessarie per chiarire “la storia” di un uomo e di un personaggio come Bettino Craxi che sicuramente ha avuto un ruolo importante nell’Italia che riusciva, grazie a lui, ad opporsi persino all’America reganiana degli anni ’80 (leggasi il golpe di Sigonella !!). Nei panni dell’on. Stefania Craxi io avrei cominciato a titolare il libro con “Un’ombra nella storia …”.
L’OMBRA nella STORIA – Spero che nessuno si rizeli quando affermo che Bettino Craxi è stato l’uomo e il politico che ha ricostruito e rilanciato il PSI in Italia e nel mondo, ma è stato anche l’uomo e il politico che ha avviato la caduta rovinosa di quel meraviglioso partito dei garofani che odorano di inebriante profumo e di assoluta trasparenza e legalità. Non c’è niente da fare, ieri come oggi e domani, ma sul capo di Craxi rimarrà per sempre la famigerata spada di Damocle, appesa per un filo e destinata a cadere in qualsiasi momento. E l’ombra nella storia non sarà mai cancellata, purtroppo.
BETTINO CRAXI – Il 27 settembre scorso ho letto, sul web, un post dedicato alla figura, quella esaltante del suo saper essere “statista”: “Bettino Craxi era un riformista, un figlio della sinistra che stava dalla parte giusta della Storia, non certo quella ideologica, giustizialista, antimoderna e anti-occidentale che l’ha dileggiato in vita e adesso lo teme da morto. Craxi ha rilanciato il socialismo innervandolo di elementi liberali, ha creduto nel connubio virtuoso Stato-mercato, ha posto l’individuo al centro, facendone il motore del progresso economico e sociale, ha creduto fino in fondo nel valore della libertà. Oggi Craxi è nel posto giusto in cui merita di essere, nel pantheon di Forza Italia, che in questi lunghi anni ha saputo interpretarne la modernità di pensiero, valorizzarne la memoria, riprendere e attualizzarne le battaglie”. Condivido e sottoscrivo tutto, tranne quel pantheon di Forza Italia che stona anche, e comunque, per colpa di quell’ombra nella storia.
