di Enrico Trotta (giornalista)
Continua il nostro viaggio sulle strade e piazze di Salerno. Anche qui albergano stato di abbandono e squallido degrado urbano. Qui vennero costruite, negli anni sessanta, le palazzine popolari “Ina Casa” per alloggiarvi gli alluvionati del Centro Storico di Salerno ad opera dello storico sindaco Alfonso Menna.
Oggi via Mantenga ospita, non solo centinaia di famiglie nelle suddette palazzine Ina Casa, ma anche varie attività commerciali. Qui infatti insistono il frutta e verdura di Tony Esposito, che dà colore e allegria alla strada con la varietà di frutta che propone agli utenti, l’acconciatore Lucio Sanguinetti che è uno stilista del capello, lo storico elettrauto Gerardo Durante che “resuscita” le auto anche più disastrate e l’antico Bar Orlando che da 50 anni è punto di riferimento della gente del rione.
Manco a dirlo, anche via Mantenga oggi sembra una bidonville dell’America Latina. Quando chiudono le varie attività commerciali e artigianali, compresa la pizzeria del noto Gianni Ianniello, nonchè una nota gelateria, cala il sipario sull’importante arteria che collega via Posidonia con il lungomare Marconi. Prendono il sopravvento le bande di bulli e “maranza” come barbari del XXI secolo tra immondizia non rimossa da “Salerno Pulita”, verde pubblico abbandonato e giardinetti non curati, motorini che scorrazzano con le marmitte sfondate, spaccio di sostanze stupefacenti e microcriminalità varia.
Tante volte sono state sollecitate le Forze dell’Ordine a pattugliare la zona, ma la scarsità di pattuglie ed il mancato coordinamento tra le varie forze di polizia, causa il taglio che il Governo ha fatto alla sicurezza, nonostante l’impegno del Ministro dell’Interno Piantedosi, che non viene informato sui problemi della microcriminalità delle Città del Sud, rende sempre più questa periferia terra di nessuno, il nuovo Bronx!