L’Antitrust ha avviato sette procedimenti istruttori nei confronti di società di call center che promuovono contratti nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni .

da Pietro Cusati ( Giurista-Giornalista)

“Difenditi così” per sensibilizzare il consumatore sui propri diritti e sugli strumenti di difesa dai call center insistenti e aggressivi. L’intervento dell’Antitrust  ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno del telemarketing scorretto, all’Autorità ogni giorno arrivano segnalazioni che lamentano la ricezione di telefonate per concludere contratti sulla base di informazioni ingannevoli. I call center coinvolti nelle istruttorie avrebbero contattato i consumatori proponendo l’attivazione di contratti di energia e di telefonia, sulla base di informazioni ingannevoli circa l’identità del chiamante, l’oggetto della telefonata, la convenienza economica delle offerte commerciali proposte. Peraltro spesso sarebbero state usate numerazioni camuffate con la tecnica del cosiddetto CLI spoofing che consente di manipolare l’identificativo del numero di telefono. Le modalità di telemarketing sarebbero varie, tutte accomunate dalla trasmissione di informazioni non trasparenti e ingannevoli.In particolare, nel settore dell’energia è emerso che gli operatori telefonici si presenterebbero spesso come dipendenti dell’attuale fornitore o di Autorità di regolazione e controllo e definirebbero poco convenienti le tariffe applicate. In altri casi presenterebbero problematiche tecniche o difficoltà nello switching in atto che renderebbe necessaria la stipula di un nuovo contratto di fornitura. Nel settore delle telecomunicazioni,  durante le telefonate , per indurre il consumatore a cambiare operatore , verrebbero prospettati falsi disservizi sulla linea o imminenti rincari di prezzo del servizio da parte dell’operatore dell’utente chiamato. Altre volte i consumatori sarebbero indotti ad attivare una nuova offerta,con un altro operatore o anche con quello con cui si è già contrattualizzati, dopo che sono prospettate condizioni contrattuali particolarmente favorevoli che poi si rivelano false.  Inoltre l’Antitrust  ha chiuso l’istruttoria avviata a luglio 2024 nei confronti delle società Christian Dior Couture S.A., Christian Dior Italia S.r.l. e Manufactures Dior S.r.l. senza accertamento di illecito, ma accettando e rendendo vincolanti gli impegni proposti. L’istruttoria era stata avviata ai sensi del Codice del consumo in considerazione della diffusione di dichiarazioni etiche e di responsabilità sociale potenzialmente non veritiere, in particolare per quanto riguarda le condizioni di lavoro e il rispetto della legalità presso alcuni fornitori di prodotti di pelletteria. gli impegni resi vincolanti dall’Autorità, si prevede un sostegno economico di 2 milioni di euro in 5 anni da destinarsi a specifiche iniziative – aperte anche ad altri brand della moda che producono in Italia – per identificare le vittime di sfruttamento lavorativo e accompagnarle in percorsi dedicati di protezione, formazione, assistenza e inclusione socio-lavorativa. Sono previste modifiche alle dichiarazioni etiche e di responsabilità sociale e nuove procedure per rafforzare il processo di selezione e controllo dei fornitori. Si aggiungono attività di formazione interna sulla normativa in materia di tutela dei consumatori per i dipendenti che si occupano di comunicazione e marketing e attività di formazione esterna, rivolta a fornitori e subfornitori, in materia di diritto del lavoro e sui principi etici previsti dal Codice di Condotta dei Fornitori adottato dalle società del gruppo Dior.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *