LA RUCOLA DIVENTA LA NUOVA FRONTIERA ANTI-AGE TRA I RISULTATI DEL PROGETTO “100% RUCOLA”, LE POTENZIALITÀ IN CAMPO COSMETICO

da Uff. Stampa
La rucola passa da regina delle tavole mediterranee a protagonista dell’innovazione cosmetica. Si è tenuto ieri, presso la sede di Coldiretti, l’evento conclusivo del progetto “100% RUCOLA”, che ha coinvolto aziende agricole, rappresentanti del mondo scientifico e stakeholder del territorio. L’appuntamento ha illustrato i risultati di un modello virtuoso di economia circolare, mettendo in evidenza una potenzialità particolarmente interessante: l’erucina, una molecola naturalmente presente nella rucola, può diventare un prezioso principio attivo per una nuova crema anti-age.
Il progetto, finanziato dal PSR Campania, ha permesso di valorizzare gli scarti della lavorazione della Rucola della Piana del Sele IGP, trasformandoli in risorsa grazie all’impiego di avanzate tecnologie biotecnologiche. Il risultato è l’estrazione dell’erucina, una molecola dalle riconosciute proprietà vasodilatatorie e cosmetiche, oggi al centro di formulazioni ad alto valore aggiunto nei settori nutraceutico e cosmeceutico.
“Abbiamo sviluppato un metodo di estrazione e trasformazione che ci ha consentito di ottenere un olio contenente molecole attive molto interessanti, come l’erucina”, ha spiegato il professor Gaetano Lamberti, docente dell’Università di Salerno e responsabile scientifico del progetto. “Oltre alle applicazioni in ambito nutraceutico, uno degli sviluppi più promettenti riguarda proprio il suo potenziale utilizzo come ingrediente attivo in una nuova crema anti-age. Un traguardo raggiunto con pieno successo, che apre a importanti prospettive industriali”.
Soddisfazione anche da parte del comparto produttivo. “Il progetto rappresenta un valore aggiunto per il territorio, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale e culturale”, ha dichiarato Vito Busillo, presidente del Consorzio di Tutela della Rucola della Piana del Sele IGP. “Riuscire a creare un indotto parallelo alla produzione primaria, valorizzando gli scarti della rucola per ottenere prodotti innovativi, è un’opportunità strategica per l’intero settore. Oggi il Consorzio conta 145 iscritti e un valore della produzione che ha raggiunto i 15 milioni di euro, posizionandoci ai vertici nazionali”.
Determinante anche il contributo della Fondazione Saccone, che ha condotto un’approfondita indagine statistica sulle aziende coinvolte. “È stata una grande opportunità per analizzare un comparto in forte espansione, valutandone il livello di innovazione e la disponibilità a contribuire al recupero di molecole bioattive”, hanno dichiarato Giorgio Scala e Paolo Senatore, rispettivamente presidente e responsabile della progettazione della Fondazione. “Grazie al lavoro svolto, è stato possibile individuare un bouquet di sostanze preziose, tra cui spicca proprio l’erucina, oggi al centro dell’interesse scientifico e imprenditoriale. La Fondazione ha condotto un’indagine che ha rilevato come quasi un’azienda su due stimi che l’impatto economico degli scarti superi il 5% dei costi operativi e sia disponibile a destinarne almeno un quarto alla ricerca”.
Durante la serata è stato proiettato un video con le testimonianze delle aziende agricole coinvolte nel progetto (disponibile a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=p6jebU1Y5rk) ed è stato avviato un confronto sulle prospettive future della filiera, sempre più orientata verso modelli produttivi sostenibili, innovativi e integrati.
“100% Rucola” è finanziato nell’ambito del PSR Campania 2014-2020 (Misura 16 “Cooperazione”, Sottomisura 16.1) e promosso dall’Azienda Agricola Vito Busillo, in collaborazione con le realtà produttive Terralavoro Giampaolo, Azienda Agricola Cascone Annamaria, Fondazione Saccone, Eng4Life e il Consorzio di Tutela Rucola della Piana del Sele IGP.

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