PARCO: operazione antibracconaggio

 

 

 

Da Alfonso Bartolomeis

VALLO della LUCANIAAl fine di contrastare il sempre più dilagante ed incontrastato fenomeno del bracconaggio in provincia di Salerno ed in particolare nelle aree protette, tra la notte di sabato 21 e le prime luci dell’alba di domenica 22, si è svolta una vasta operazione finalizzata alla repressione di tale fenomeno. L’operazione che ha visto il coinvolgimento di oltre 20 guardie giurate del WWF Italia provenienti dai coordinamenti di Avellino e Salerno, ha letteralmente assediato i territori del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ed in particolare le aree collinari di Ceraso ed Ascea. L’operazione eseguita in stretta collaborazione con la Compagnia Carabinieri di Vallo della Lucania ed il Comando Stazione Carabinieri di Ascea, ha consentito di intercettare numerose persone in “esercizio di caccia” in piena area protetta oltre che in periodo di divieto generale, mentre incuranti di quanto stabilito dalle leggi vigenti, si portavano in località Mandia (Ascea) per ricercare ed abbattere ungulati (cinghiali). Per ovvi motivi di sicurezza l’operazione, dopo lunghe ore di appostamento notturno da parte degli agenti, è scattata quando sono state notate 8 persone, tutte armate di fucili da caccia, a bordo di un trattore con carrello mentre erano intente a portarsi nella zona di caccia.   Usciti prontamente allo scoperto, gli Agenti si sono trovati di fronte ad una “rocambolesca” reazione dei bracconieri che repentinamente hanno tentato di darsi alla fuga, al fine di sottrarsi all’identificazione oltre che al conseguente sequestro delle armi, ma si è trattato di un tentativo di  fuga inutile, poichè grazie alla capillare distribuzione sul territorio per un  controllo di un perimetro più ampio, gli agenti del WWF, unitamente ai militari dell’Arma, riuscivano a bloccare anche i fuggitivi. L’immediata reazione degli agenti e dei militari consentiva infatti di identificare complessivamente 8 persone ed a seguito di minuziosa attività di controllo, sulla regolarità della detenzione delle armi  e del munizionamento, (munizioni a piombo unico ed a pallettoni), al termine della mattinata, si procedeva al sequestro di ben 16 fucili da caccia di vario calibro e ben due fucili da caccia con matricola abrasa.  Infatti uno dei bracconieri, che all’atto del controllo conduceva il mezzo agricolo utilizzato per favorire il trasporto dei cani da caccia e per agevolare il percorso degli altri bracconieri, trasportava anche due fucili da caccia, risultati poi con matricola abrasa, da utilizzare per la illecita attività venatoria, rendendoli disponibili probabilmente per chi non era in possesso di armi da caccia.  Circostanza ancora più inquietante è stato il fatto che da un successivo controllo incrociato, delle persone oggetto di controllo, si accertava che tre delle persone oggetto di controllo e successivamente segnalate alla A.G. risultavano ad appartenere ad una seconda squadra di “caccia” che in quel momento si stava recando in zona, per esercitare illegalmente l’attività venatoria. Questa operazione, oltre ad evidenziare l’assoluta assenza di controllo del territorio, mostra in modo evidente anche a chi è preposto politicamente ed amministrativamente a gestire le aree protette della provincia di Salerno, che esse purtroppo, sono in balia di persone senza scrupoli che ormai gestiscono incontrastati le aree parco come riserve personali di caccia, senza che si assista ad alcuna azione di controllo preventivo o repressivo da parte degli enti preposti, a discapito di chi esercita la caccia nel rispetto delle leggi. Una situazionedichiara Mario Minoliti Presidente del WWF Salerno nonché responsabile Regionale delle Guardie Giurate del WWF Italia” che risulta ancora più incomprensibile, specialmente se si considera che da parte dell’Assessorato competente della Provincia di Salerno, per quanto a nostra conoscenza, l’unica azione intrapresa è una intensa attività di ascolto sull’intero territorio Provinciale per raccogliere le istanze degli operatori del settore ed in particolare, una serie di incontri con le squadre della caccia al cinghiale, per la definizione delle aree riservate a tale attività. Un’azione che di recente, al fine di dimostrare l’attenzione dell’Amministrazione Provinciale nei confronti dei cacciatori dell’intero territorio, ha previsto un impegno di 45 mila euro,  destinati a favore delle sole associazioni venatorie della provincia di Salerno, distribuendolo in ragione del 40% come quota fissa a tutte le associazioni della provincia e per il 60% in rapporto alla percentuale del numero di iscritti ma, nessun aiuto alle associazioni ambientaliste al fine di poter supportare e potenziare l’azione di contrasto e repressione,  al sempre più dilagante fenomeno del bracconaggio. Questi dati se abbinati ai risultati conseguiti dall’operazione realizzata dal WWF di Salerno coordinata dal Coordinatore Provinciale Alfonso Albero unitamente alle forze dell’ordine,  ovvero:

–       l’arresto di una persona D.G. di anni 65 per detenzione e porto abusivo di armi con matricola abrasa, caccia in periodo di divieto generale, illecita detenzione di munizionamento, maltrattamento animale, etc..;

–       la denuncia a piede libero di altre 7 persone per analoghi reati ma anche per omessa custodia e omessa denuncia di variazione del luogo di detenzione di armi e munizionamento;

–        il sequestro di ben 16 fucili da caccia,  dei quali due “con matricola abrasa”,;

–       diverse centinaia di cartucce tra cui molte caricate a “pallettoni” e piombo unico;

–       il sequestro di alcuni automezzi utilizzati per il trasporto di armi e munizioni, tagliole in ferro per la cattura di ungulati, n.05 radio ricetrasmittenti quali mezzi di caccia vietati poiché utilizzate illegalmente nell’esercizio della caccia;

–       richiesta di sequestro di oltre venti cani da caccia in quanto detenuti in condizioni etiologicamente incompatibili con la loro natura. In merito sono stati altresì sanzionati amministrativamente per diverse migliaia di euro. per mancata iscrizione all’anagrafe canina ed assenza del microchip. Il WWF Salerno chiede a tutti i cittadini ed ai cacciatori rispettosi delle norme vigenti, di segnalare anche in forma anonima qualsiasi situazione di caccia o cattura illegale. Il nostro impegno, “conclude il Coordinatore Provinciale Guardie Giurate del WWF Italia  ALBERO Alfonso”, proseguirà senza sosta anche nel caso in cui non saremo supportati e/o aiutati dalle amministrazioni per contrastare questo vergognoso fenomeno.

 

 

One thought on “PARCO: operazione antibracconaggio

  1. Finalmente un articolo sui bracconieri chiaro, completo, dettagliato, senza secondi fini e senza strumentalizzazioni. Il Quotidiano di Salerno non si smentisce mai, spesso in sordina ma con informazioni precise, per mano di collaboratori onesti, seri e preparati. Questa è l’informazione. Così dovrebbe lavorare il nostro Paese per crescere, e senza l’ipocrisia delle grandi testate (non faccio nomi ma basta scorrere il web).
    Complimenti. Buon lavoro, sempre con l’appoggio di noi lettori!

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