DRAGHI: e se la Lega avesse spiazzato tutti ?

Aldo Bianchini

Mario Draghi e Beppe Grillo

SALERNO – Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che parlo e, soprattutto, scrivo in piena autonomia senza fare sconti a nessuno quando si parla di politica.

Da quando ho incominciato a seguire la politica, inizio anni ’60, ne ho viste di tutti i colori, di tutto e di più.

Ho capito una cosa essenziale della politica, una cosa che è comunque un comune denominatore per tutti i personaggi e per tutte le epoche politiche:La politica è come una bellissima donna che all’improvviso decide di scendere sul marciapiedi, stando attenta, però, ad offrire i suoi piaceri al miglior acquirente possibile a patto e condizioni che quei piaceri possano proiettarla verso mete più alte e ambite dalla sua devastante bellezza”.


Oggi, nella difficile realtà politica che Mario Draghi sta affrontando, in doveroso e istituzionale silenzio, la massima di cui sopra sembra calarsi alla perfezione: lui è il miglior acquirente per chiunque volesse, attraverso una mutazione di genere, ambire al maggior riconoscimento possibile in sede di Unione Europea per sdoganarsi finalmente dal luogo comune che vede i cosiddetti sovranisti come nemici giurati dell’Europa Comune.

E quale partito politico che in una sorta di mutazione genetica, se non la Lega – Salvini Premier, ha avuto la capacità di trasformarsi in poche ore da “uomo sempre duro” in una “donna bellissima” e disponibile ad offrire le sue grazie per raggiungere l’obiettivo di ottenere il riconoscimento da parte dell’Europa, perché se come dicono i sondaggi vorrà governare in futuro avrà necessariamente bisogno di un allineamento con le politiche comunitarie sulle quali lo stesso Salvini è già stato tradito dai suoi migliori alleati sovranisti europei.

Ed ecco spuntare, assolutamente a sorpresa, l’assist offerto alla politica dal presidente Mattarella attraverso l’uomo del giorno Draghi: un governo di tutti e di chiara matrice europeista.

I vertici della Lega (Salvini, Giorgetti, Romeo ed altri) hanno capito che questa poteva essere la grande occasione e l’hanno afferrata al volo spiazzando tutti, con la sicurezza di due cose: di essere riconosciuti come europeisti e di poter fare bene e meglio degli altri nel nascente governo.

Da qui la ferma convinzione di mutare atteggiamento e di presentarsi agli avversari politici e, soprattutto, agli elettori come componente politica che sa rinunciare alle poltrone pur di salvare il Paese.

Figurarsi che i leghisti non hanno accettato nemmeno la battaglia per contendersi il superministero per la transizione ecologica che dovrebbe accorpare quattro ministeri (infrastrutture, ambiente, energia e trasporti) nella gestione diretta, o di supervisione, di oltre il 50% dei fondi del recovery fund. Un superministero che resta, comunque, una difficile opera di ingegneria parlamentare.

Massimiliano Romeo con Matteo Salvini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di conseguenza tutti spiazzati, tranne forse Forza Italia, con l’impazzimento addirittura di Grillo (che non sa più a quale santo votarsi e quale altra sciocchezza recitare per autoaccreditarsi il superministero) e dei sempieterni indecisi democratici.

Tutto questo, con parole molto più accreditate e accreditabili delle mie, lo ha rimarcato il giovane parlamentare Massimiliano Romeo (capo gruppo alla Camera dei Deputati della Lega) che nella trasmissione televisiva “maratonamentana” su La/7 ha dichiarato che le rinunce della Lega fanno parte di un  discorso politico nuovo che va ad inserirsi nell’ottemperanza della richiesta di Mattarella e, prima di tutto, nell’ottica della salvezza del Paese (semmai il Paese dovesse essere salvato sul serio !!).

Più mutazione di questa, davvero non c’è niente altro; anche se la politica essendo come una bella donna che ha deciso di scendere sul marciapiedi può sempre riservare delle sorprese.

Del resto anche l’improvvisa pace scoppiata nel tardo pomeriggio di ieri tra i cinque stelle e Draghi sul superministero è una sorpresa che, ad onor del vero, non riesce a spiazzare la Lega (anzi !!) che al momento ha spiazzato tutti.

Ma all’orizzonte si delinea già un “ambientalismo ecologico forzato” che mi sa tanto di una grande abbuffata generale, come mi insegnano i 60 anni di attenzione verso la politica; ma di questo avremo tempo per parlarne.

 

2 thoughts on “DRAGHI: e se la Lega avesse spiazzato tutti ?

  1. Carissimo Direttore Aldo Bianchini,Occorre subito un Governo con Ministri preparati,non è sufficiente solo Draghi, senza commissari, per essere competitivi con gli altri Paesi Europei ,si sono accumulate troppe urgenze, bisogna da subito aumentare la produttività, scienza e tecnologia , l’efficienza in tutti i settori pubblici e privati.Emergenza sanitaria , emergenza economica ,emergenza sociale,emergenza culturale,emergenza ambientale , riforma immediata della pubblica amministrazione,emergenza Giustizia non solo quella civile ma anche quella penale,amministrativa e tributaria,da subito riforma del Fisco, innovazione e scuola,università e la ricerca scientifica.

  2. L’ITALIA E’ IN ANSIA, PER LA RISPOSTA DEGLI ISCRITTI AL MOVIMENTO CINQUE STELLE, AL QUESITO SULLA PIATTAFORMA ROUSSEAU?
    “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le altre forze politiche indicate dal Presidente incaricato Mario Draghi?”.
    L’AUGURIO CHE ANDRA’ TUTTO BENE!

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