SCUOLA: a chi spetta la denominazione dei plessi scolastici ?

 

Aldo Bianchini

Un momento molto emozionante e significativo vissuto, grazie al Comune ed alla Pro Loco, da tutti coloro che hanno dato il proprio contributo nel corso degli anni al successo di una scuola media i cui attuali vertici erano stranamente assenti.

SALERNO – “A chi spetta la scelta delle denominazioni da dare alle intitolazioni degli istituti scolastici ?”; è questa la domanda che emerge con forza da questa mini inchiesta giornalistica che è partita dall’Istituto Comprensivo di Sassano (ottimamente diretto dalla dirigente prof.ssa Patrizia Pagano) e che ora, a distanza di pochissimi giorni dalla pubblicazione del precedente articolo (SASSANO: qual è il nome della scuola media che una volta era intitolata a Dante Alighieri ? del 4 giugno 2022) ha raggiunto ogni angolo del territorio salernitano, dove le intitolazioni si sprecano e non solo per motivi politici.

Non avrei mai immaginato di aver involontariamente aperto uno squarcio che arriva fin nel profondo del problema; moltissime sono state le telefonate ricevute che hanno aperto un panorama vastissimo sulla titolarità del diritto di dare e/o cambiare la denominazione di una struttura scolastica. Ma sono stati anche pochi dissensi; non vorrei, però, arrivare a pensare che chiedere come si chiama una scuola è quasi paragonato ad un delitto.

Partiamo dall’inizio e precisiamo subito che era proprio questa la lettura da dare al mio precedente articolo che non voleva essere, come non è, un ridimensionamento della bella manifestazione (come mi ha scritto l’amico Franco) organizzata dal Comune e dalla ProLoco di Sassano per ricordare i 60 anni della locale scuola media che in principio si chiamava “Dante Alighieri”. Una manifestazione che ha colto nel segno, ha registrato un grosso successo ed ha strappato applausi e consensi.

Ma non era neppure un malcelato tentativo di spargere veleni tra la precedente amministrazione comunale di Sassano (leggasi Pellegrino) e quella in carica (leggasi Rubino), come mi ha sussurrato l’amico Cono che sta comunque esplorando le varie tipologie del contendere. Né l’una, né l’altra cosa, più semplicemente il tentativo di capire come e da chi possono essere intitolate le scuole. Tutto qui. La richiesta mi sembra legittima, così come doveroso è dare una risposta.

Ma partiamo dall’inizio; in questo Paese tutti gli edifici scolastici sono di proprietà dei Comuni o delle Province e mai direttamente dell’autorità scolastica che li dirige, ovvero del Ministero della Pubblica Istruzione (salvo casi rari e molto specifici).

Dalle notizie raccolte sembra emergere con chiarezza che la scelta della intitolazione da dare ai plessi scolastici spetta ai legittimi proprietari, Comuni e Province, con una prevalenza delle Province sui Comuni. Confermato, quindi, il principio secondo cui la scuola è padrona della scuola e del suo indirizzo educativo ma alcune competenze, come le intitolazioni, spettano di diritto agli Enti locali proprietari delle strutture.  Alle Province ed ai Comuni si fa, comunque, obbligo di ascoltare e semmai accogliere i pareri e/o le richieste provenienti dalle Autorità scolastiche in materia di intitolazioni.

Un altro momento non meno importante della manifestazione in ricordo dei 60 anni della scuola media di Sassano; il palco visto dal pubblico.

Se così stanno le cose, perché allora l’AC  in carica (Rubino) non ha dato seguito all’attuazione delle delibere approvate negli ultimi giorni del proprio mandato dalla precedente AC  (Pellegrino) in mancanza di una possibile revoca delle stesse ?

Non mi interessa il nome, guardo al successo della manifestazione” mi ha scritto sempre Franco da Sassano; giustissimo, anche io ho apprezzato la stupenda manifestazione, ma la mia domanda, come già detto, non tocca minimamente la brillante manifestazione ben organizzata dalla Pro Loco e dal suo poliedrico presidente Antonello Aumenta.

Visto che le delibere ci sono, sembra strano che l’attuale amministrazione non si sia preoccupata di dare attuazione alle decisioni pubbliche non solo per Apicella (al quale come da delibera deve essere intestato il plesso della scuola media per lasciare a Falcone il resto dell’Istituto Comprensivo –questo dice Pellegrino) ma anche per gli altri personaggi che hanno caratterizzato la società sassanese (Michele Trotta, Andrea de Laurentiis, e Vito Michele Priante; nonchè Guglielmo ApicellaGiovanni Pizzi, Vincenzo Penna, Giovanni Rubino e Achille Frasca). Mi sembra assolutamente offensivo per la loro memoria e per la dignità dei parenti tuttora in vita, per il fatto di essere stati celebrati solo sulla carta senza conseguenze sul piano della pratica attuazione.

 

 

 

 

 

 

One thought on “SCUOLA: a chi spetta la denominazione dei plessi scolastici ?

  1. Quando si ricorda e si festeggia qualcosa o qualcuno è sempre bello e piacevole, pero sarebbe. ancora più bello se queste manifestazione sarebbero pubblicizzate…. io ad esempio di questa celebrazione della scuola Media, lo ho saputo due giorni dopo, ed abito a Sassano….

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