Oggi come oggi è possibile creare un dialogo tra due differenti generazioni? Tra genitori e figli ad esempio? Per la maggior parte degli adolescenti la risposta non è sempre ovvia, infatti pochi ragazzi si confidano con i loro genitori riguardo la loro vita perché temono di non essere capiti o di essere giudicati. E’ davvero questo il rapporto che un adolescente sogna? In realtà a questa età non si sa ancora bene cosa si vuole e a volte si cerca solamente qualcuno con cui parlare, che non giudichi le decisioni da lui prese, che ascolti e che magari dia anche qualche buon consiglio. Questa è la ragione principale perché forse il dialogo tra genitori e figli è minimo, spesso non si sa niente della vita dei propri figli proprio perché l’adoloscente ha paura di conforntarsi con loro, un genitore infatti ha e avrà sempre un atteggiamento protettivo che gli impedirà di dare consigli o ascoltare sinceramente. Riuscire ad avere un genitore con cui parlare, che ci rassicuri e ci ascolti senza giudicare o alzare il tono di voce per allontanare magari da noi qualche idea per lui sbagliata è davvero raro. La verità è che se si passasse molto più tempo ad ascoltare e cercare di capire i figli invece che giudicarli ci sarebbero molti meno problemi per gli adolescenti perché sentirebbero di avere qualcuno, che non sia un amico, molto vicino a loro , che ha già vissuto questa età e sa cosa significa e ricorda bene la sensazione che si prova ad avere la testa e il cuore in continua lotta tra loro, che non sa ancora cosa vuole ma è pieno di voglia vivere e di scoprire il mondo, ma allo stesso tempo ne è spaventato perché non sa cosa gli aspetta. A parere di molti l’adoloscenza è il periodo più bello della vita, perché si è spensierati, non si vive magari con l’ansia di non riuscire ad arrivare a fine mese e di portare avanti una famiglia, si è semplicemente liberi e ci sente leggeri, così leggeri da poter allontanarsi con la mente da tutto e non pensare a niente, ma molti adulti forse dimenticano che se magari non ci si preoccupa di problemi importanti come vivere, andare avanti a questa età perché non è ancora tempo di questi problemi , dovrebbero ricordare che in questo periodo, l’adolescenza, i problemi che per gli adulti sono futili a questa età invece sono molto importanti e avere un buon alleato, ovvero un genitore che sia disposto ad ascoltare fino in fondo un figlio senza giudicarlo o dargli contro, è già un buon inzio.
Molto saggia Annalisa 😉
Ma siamo sicuri che i “tamarri”, i vari “ravers” vengano fuori dall’assenza di dialogo, dal timore di un giudizio, da tutto ciò che pone a carico dei genitori la “colpa”? Mi sembra che l’Autrice affronti un tema a molte variabili con una disinvoltura che sa di superficialità. Ha per caso “studiato” alla scuola dell’editorialista di un altro giornale on line di Salerno?
p.s. oggi sono morti due “ravers”. Due in meno. Il perché? …Ma è rilevante? …Non è meglio trattare di cose più serie? Il contrasto tra generazioni è un fatto ormai classico e assodato. Mi sembra che le chiose su di ciò siano inutili.
Roller