Giffoni Film Festival: è arrivato Carlo Cutolo

Luciano Focilli

Dalla città d’origine al grande schermo del Giffoni Film Festival. Lunedì sera la proiezione del film  “Al destino non chiedere quando” presso la Sala Valle

E’ stato proiettato alle ore 22.00 di lunedì 18 luglio 2011, presso il cinema Valle, al Giffoni Film Festival il film  “Al destino non chiedere quando, pellicola interamente girata a Pagani, con un cast locale. Dopo l’esordio nel mese di aprile nella città d’origine al cinema multisala “La Fenice, è stato selezionato come film tra i 140 selezionati al Festival tra 1700 giunti. Film drammatico ma a lieto fine, che ha visto la collaborazione di talentuosi attori con provata esperienza teatrale, vede una trama che si snoda attorno al perdi “Gogù”, interpretato da Carlo Cutolo, uno zingaro rumeno che gestisce un campo rom Casilino a Roma e fa coppia con un cugino dal grilletto facile. Criscuolo, noto regista paganese, ritorna a Pagani ed è alla ricerca di una storia “vera”. Girando per la città incontra l’avvocato, vecchio amico del padre, il quale gli racconta la storia di Lucia.
cresce in una famiglia medio borghese di Pagani, all’età di 8 anni i genitori decidono di dirle la verità sul fatto di essere una bambina adottata.
scopre di essere stata abbandonata da una zingara davanti ad una chiesa, ma il suo amore verso i genitori adottivi non cambia. 
All’’età di 14 anni viene rapita da due zingari e trasportata a Roma nel campo rom Casilino e in un degrado totale, conosce la madre naturale. 
L’incontro riserverà molte vicissitudini alla piccola Lucia e dopo svariati tentativi di fuga, non mancheranno colpi di scena ed azioni dinamiche.
Il film paganese con tutti attori paganesi. Entusiasta Carlo Cutolo, giovane attore paganese, che alla luce della proiezioni dinanzi un pubblico sicuramente vastissimo dichiara: «Sono felicissimo, che  la pellicola venga proiettata al festival, soprattutto per la centralità e l’importanza della manifestazione, che come ben sappiamo ha portata internazionale. Ed affermando ciò penso di accordarmi al pensiero del regista e di tutto il cast. Per me recitare in questo film è stato un’esperienza unica. Si è subito instaurato un bel rapporto con tutti gli attori, che ha fatto sì nascesse ottima complicità formando una grande squadra. C’ è stato uno stupendo spirito di collaborazione e allo stesso tempo ti restano dentro luoghi,
ed emozioni che hai provato in quel momento. Lavorare con Guido è stato un qualcosa di nuovo per me,
è azione, è dramma, è colpi di scena, è un regista completamente diverso da quelli che ho conosciuto sin ora, anche per il suo modo di incentrare l’attenzione sull’intenzione, sulla spinta e la determinazione che può dargli un attore. Posso dire un regista italiano con la testa completamente americana».

 

 

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