Moretti e le prove del suo immobilismo

Aldo Bianchini
Generalmente il vento si preannuncia impetuoso ma attraversando valli e infrangendosi contro i monti a volte perde vigore. È quello che deve essere successo al vescovo Moretti giungendo a Salerno. Il suo arrivo sembrava portare il vento del rinnovamento tanto atteso soprattutto da chi, cattolico convinto e fervente praticante, provava imbarazzo per il volto deturpato della chiesa a Salerno. Ma nel tragitto dal vicariato di Roma alla curia della nostra città, di cui all’inizio diceva di conoscere solo il segnale autostradale, il rinnovamento si è perso per strada anzi è arrivata solo una brezza capace di provocare esclusivamente il tremolio delle foglie sulle punte dei rami senza che il tronco si smuovesse di un millimetro. Ne abbiamo molte prove. La prima è insita proprio nella “presunzione” (della quale si è abbondantemente parlato)
che ha Mons. Moretti quando afferma di conoscere ormai la diocesi meglio dei suoi preti. Come si è visto oltre ad essere smentito da scelte discutibili occorre costatare anche l’assenza alla festa della Madonna di Costantinopoli e la freddezza con cui ha partecipato alla processione di San Matteo. Sembra, e forse lo è neanche per colpa sua, distante dal sentire popolare nel quale affondano le radici della fede a Salerno o quantomeno ne manifesta le difficoltà. Così il suo proclama di conoscenza appare chiaramente un voler dire che ha già tutto sotto controllo e dunque non serve cambiare. Un’altra prova è nel rumoroso appello dell’ufficio sulla pastorale del lavoro a firma di don Aniello del Regno. Permettetemi una digressione, ma mi domando se il vescovo abbia letto il comunicato. E’ così pieno di contraddizioni e di “passi falsi” che lasciano trasparire chiaramente il tratto demagogico piuttosto che una fattiva vicinanza a chi soffre. Qualche quotidiano locale ha dato risalto, e giustamente, al risentimento di Antonella Di Martino licenziata dall’Istituto Sostentamento del Clero nel 2009. Istituto che se avesse tenuto presente i richiami e quanto scritto dalla curia di recente, ma che sono patrimonio della chiesa da sempre, non avrebbe mai dovuto mettere a riposo la dipendente. Ma il suo licenziamento verosimilmente nasconde motivazioni legate a scandali che lo rendono ancora più sconcertante. Ciò nonostante preoccupante prova dell’ immobilismo di Moretti è il fatto che Antonella possa affermare di aver “atteso per due mesi un incontro con Moretti sperando di ricevere chiarimenti su quanto era accaduto e invece sono stata trattata con freddezza e distacco”. Siamo di fronte non solo alla smentita evidente di quanto sostenuto da don Aniello Del Regno circa la vicinanza della diocesi ai lavoratori in pena, ma pure all’amara manifestazione del disinteresse umano del presule finanche a dare personalmente una parola di sostegno a chi vive un dramma. Altra inconfutabile testimonianza del conservatorismo morettiano la troviamo nel seminario di Pontecagnano. Prima di cedere lo scettro Mons. Gerardo Pierro ne sostituì il rettore Mons. Claudio Raimondo con Mons. Antonio Montefusco. La stranezza notata anche ai vertici della Santa Sede sta nel fatto che Montefusco era stato fino al giorno prima della sua nomina a rettore del seminario padre spirituale dello stesso. La singolarità è che mai nella prassi della chiesa era avvenuta una cosa simile. La saggezza e la prudenza dell’oltretevere  vuole che chi è chiamato a giudicare l’idoneità di un giovane che si prepara ad essere prete non sia lo stesso che del giovane conosce il cammino interiore e dell’animo. È come se il giudice in un processo potesse essere lo stesso confessore. Ne comprendiamo l’ aberrazione. Tuttavia il capo attuale della curia salernitana avrebbe potuto “riparare” tale anomalia, e invece? Tanto per cambiare il 01 luglio 2011 ha confermato Mons. Montefusco come rettore del seminario. Di prove  ve ne sono molte altre e avremo modo di parlarne. Ma quella principe è nel silenzio che il vescovo e la sua curia oppongono ai miei articoli e ai miei inviti alla confutazione. Infondo dovrei esserne contento perché vuol dire che non c’è nulla da confutare, e a dire il vero lo sono professionalmente anche se da cattolico mi spiace. Sostengo sempre che sarebbero altri i motivi per cui mi piacerebbe interessarmi della diocesi di Salerno. A ogni buon conto voci dal palazzo del presule mormorano che la scelta del vescovo sia quella del silenzio per lasciarmi nel “disprezzo”. Altri dicono che così come fece Pierro voglia
farmi avvicinare da qualche uomo di fiducia per “invitarmi” al silenzio. Altri ancora affermano che voglia “farmi terra bruciata” intorno. A tutti dico che non mi interessa, sono libero, lo sarò sempre e rivendico con forza la mia libertà. Sono aperto al dialogo che anzi auspico. Inviterei a meditare piuttosto se al contrario di un vento impetuoso che diviene brezza non possa essere che la brezza diventi vento impetuoso. Alla prossima.

48 thoughts on “Moretti e le prove del suo immobilismo

      1. Mons. Moretti è stato chiamato per risolvere i problemi economici della Diocesi, ma non è un Pastore nel senso spirituale del termine. La sig.na Antonella Di Martino è stata allontanata non certamente perchè l’Istituto Interdiocesano ha problemi economici. Altre persone sono state allontanate da Mons. Moretti dalla Diocesi e alcuni non vengono pagati. Il Vescovo non è vicino alle famiglie che soffrono. Spero che il Direttore approfondisca questi argomenti. Grazie e buon lavoro.
        Pasinato

    1. Gentile Direttore, mi rendo che Le dia fastidio il fatto che la Curia non Le risponda. Io la leggo perchè sono sempre a casa. Ma penso che in Curia abbiano altro da fare.

      Rimanga libero, ma anche da se stesso.

    2. Una preghiera: metta qualche virgola nel seguente passo perchè proprio manca il fiato a leggerlo.
      ” …il rinnovamento si è perso per strada anzi è arrivata solo una brezza capace di provocare esclusivamente il tremolio delle foglie sulle punte dei rami senza che il tronco si smuovesse di un millimetro”

      1. Perchè si firma demente? Se proprio ha bisogno di uno pseudonimo si imponga “simpatico”: Questa è la qualità che si evince dai suioi interventi, soprattutto da qello riguardo le virgole. Se proprio le dovesse mancare il fiato assuma una caramella prima di leggere. 😉 ciao.

  1. Una persona attende due mesi e più per essere ricevuta dal vescovo e quando questo avviene viente trattata con freddezza e distacco. Lei Direttore è un signore a costatare solo “l’amara manifestazione del disinteresse umano del presule finanche a dare personalmente una parola di sostegno a chi vive un dramma”. Io avrei apertamente detto che l’incapacità a dire una parola di conforto è disumano. Buon lavoro.

  2. sono una delle tante parrocchiane di Giovi che soffre ancora per il trasferimento del parroco. A rendere ancora più duro la cosa è il fatto che il vescovo a noi disse che in ogn parrocchia che univa toglieva il parroco. GROSSA BUGIA!!! A Fuorni non ha fatto lo stesso. Può mai venire nulla di buono da chi mente? Dottor Bianchini fatevi portavoce anche della nostra delusione. Grazie.

  3. Che fine hanno fatto tutti gli altri giornalisti che parlavano male di Mons. Pierro? Oggi sono contenti? Si diceva che Mons. Pierro era vicino all’on.le De Mita, mentre oggi si dice che Mons. Moretti sia vicino all’on.le Antonio Valiante. Vogliamo parlare anche dei sacerdoti che facevano parte del “gregge” e che Mons. Moretti ha riabilitato, ad eccezione di Mons. Fedullo?.
    Pasinato

    1. La campagna acquisti non è solo appannaggio delle società calcistiche. E lo zuccheriono dato con le famose conferenze stampa ne sono la prova. La tristezza è che si accontentano di poco…. ciao.

      1. Egr. Direttore, mi premurerò di far avere i suoi articoli alla Segnatura Apostolica nella certezza che possa meglio individuare strategie per la valorizzazione delle risorse umane e istituzionali nei tribunali locali.
        Avv. Michele Fischetti

        1. Stamattina il Corriere del Mezzogiorno di Salerno, a mezzo di una sua grande firma, ha comunicato che Mons. Moretti in giornata si recherà all’Angellara home. Tutto questo per ricordare, basta leggere l’articolo, che vi è un processo a carico di Mons. Pierro. Nulla è stato detto degli argomenti trattati dal Direttore e dai lettori. Che tristezza.
          Pasinato

  4. Ma allora quando lei difendeva Pierro nell’ora dello scandalo mostrando in tv (quarta rete quando ancora c’era, prima del fallimento>) le tesi d’innocenza di Pierro, facendo dei veri e propri documentari in sua difesa, fu avvicinato da qualcuno a lui vicino e comprato?
    e tanto accanimento oggi, è per farsi comprare ancora?
    e tutto questo livore, in attesa che il vescovo risponda e solo per una pubblicità gratuita?
    Non accusi i suoi colleghi che ancora lavorano per testate onorate e non dia colpa ad altri dei suoi fallimenti…

    1. Antonio, la tua è tecnica vecchia e superata e in perfetta sintonia con quanto afferma il Direttore nell’ultima parte dell’articolo. Di a chi ti invia di lasciare perdere i vecchi metodi, il mondo è cambiato ;))

        1. Lei invita ad imparare l’onestà ma nulla dice di chi si nasconde tacendo.
          Avv. Michele Fischetti

        2. Egregio Signor Antonio, ho omesso nel mio precedente intervento di commentare quanto da lei affermato per evitare di essere scortese nell’evidenziare la puerilità del suo intervento. Mi sono astenuto anche per non prestare il fianco alla sua scontata invocazione al rispetto che seguirà a quanto scrivo ora. Tuttavia cercherò di essere gentile invitandola a rispondere e a chiarirci il suo interessante punto di vista. La cronologia degli interventi del direttore nell’era Pierro dicono l’esatto contrario di quanto afferma lei. Mi pare si possa costatare considerato che scripta manent ancorchè datati che se anche il dotto Bianchini fosse stato avvicinato da qualcuno, questo qualcuno non sia riuscito ad ottenere l’effetto che sperava. Sostenere il contratio vorrebbe dire non saper leggere e contare i giorni. Non si ravvede nemmeno accanimento negli articoli ultimi, oppure lei si sente di sostenere che quanto scrive Bianchini non corrisponda a verità? Se ne ha contezza scriva invece di insinuare scandendo in basso e denotando uno stile di infimo livello. oppure vuole sostenere che riposrtare notizie significa accanirsi? mah! Parla di livore qui addirittura è risibile. La correttezza del pezzo e la delicateza di espressione del Direttore la sconfessa in modo impeccabile. O anche qui lei si sente di affermare che dare notizia oltre che accanimento è anche livore? Mah! Mi permetta di dire che nel suo accusare di fallimenti si denota in modo palese un risentimento che lascia supporre con chiarezza il suo coinvolgimento nelle vicende di cui il direttore ci informa. Allora due sono le cose, o ha il decoro di stare zitto, oppure posi la maschera, venga fuori e dica la sua. Certmante il direttore e noi lettori ne saremo contenti. Ma dubito che abbia il coraggio di ammettere i suoi fallimenti, è più facile addebitarli ad altri. Saluti.

          1. Caro amico la sua tattica nell’offendere quale depostiario dell’ultima verità denuta una arroganza verbale che scende nel servlismo più sconcertante, quasi da far denotare che direttore “dotto” e avvocato di firma siano la stessa persona.
            Nessuno mi ha potuto smentire con il dottor Bianchini, e questa non è una offesa, nei giorni della graticola di Pierro dalla sua emittente, ora chiusa per fallimento, documentava a favore del presule salernitano, santificandolo.
            Oggi come allora alla ricerca di facili consensi giocando sulla buona fede di chi legge.
            Caro amico io non ho offeso nessuno è lei che per intimorire la verità si veste di panni, pardon di penna, che non le competono.
            Abbi paziena, faccia dire a tutti la verità, è vero la proria, ma fino a smentita rimane il fatto che gli altri articoli non sono commentati, il sito viaggia su 200 visite al giorno molte delle quali di vera compiacenza, mi dice se non si legge quale giornalista dovrebbe riportare le notizie?
            grazie
            attendo con ansia la sua RABBIOSA risposta avvocato direttore pasinato etc.

          2. Per comprendere persone e “personaggi” basti pensare che il Venerdì Santo Pasquale Mons. Moretti era solito giocare a scacchi con il Card. Ruini e in quelle partite si decidevano le “teste” da far cadere. Quindi, le persone usate come oggetti o pedine. Alla prossima potremmo parlare delle nomine in Curia, per esempio, e dei vari “garanti” politici.
            Pasinato

          3. Carissimo Antonio, mi piacerebbe scendere a suo livello in questa appassionante discussione che sta cercando strenuamente di portare avanti per distogliere l’attenzione dalla sostanza. Ma a dire il vero è così povero di argomenti e quei pochi che usa li attinge da metodi vecchi e stereotipati che alla fine non ne vale la pena.Mi limitpo a costatare che non ha dato nessuna risposta alle mie domande. Saluti.

  5. quanto siete puerili nel vostro tentativo di gettare discredito, per quanto riguarda la partita a scacchi il caro direttore era presente… no forse era a fare il venerdì >santo con il buon Gerardo, a questo punto dovrei dire amico di merende?

  6. ma ancora non mi avete risposto perchè gli altri articoli non sono commentati… ordini di scuderia?
    quanto costa un commento pepato?
    ed uno senza mordente?

  7. Direttore quando vivevo nel mio paese est europa i giornali che dicevano la verita erano fuori legge o venivano detti come scadenti. Vedo che ogni mondo è como mio paese. Da noi questo significava aver colpito bene. Bravo.
    привіт

    1. Le partite a scacchi sono state confermate da Mons. Moretti ad alcuni sacerdoti. E’ chiaro che si vuole trasformare la Diocesi in una azienda e i preti in manager. All’apparenza sembra che vada tutto bene, ma c’è molto malcontento tra i sacerdoti.
      Pasinato

  8. siu che ha detto confermato pure il fatto che i commenti a questo sito erano falsi e tendenziosi, lo ha confermato in una lettera privata inviata al santo padre dopo la quaresima durante la Pasqua di Resurrezione… auguri per l’abilità e la costanza…

    1. ROMA ci ha imposto Mons. Moretti, ritenendo che non vi fossero, nell’intera Regione Campania, sacerdoti in grado di essere nominati arcivescovi di Salerno e contando sul fatto che noi salernitani, si dice, siamo amanti dei “forestieri”. Una scelta calata dall’alto e su una persona che non è un uomo del popolo. Fosse per Mons. Moretti toglierebbe processioni, parrocchie, feste e tradizioni. Contano solo i soldi?
      Pasinato

    2. Si caro Antonio, il vescovo puó scrivere tutte le lettere private che vuoi al Papa. Resta il fatto che la nostra povera Diocesi è maria e corrotta. Basterebbe che il vescovo rispondesse con garbo ai problemi che gli si pongono. Certamente se tu sei uno dei fedelissimi di Pierro non c’è di che parlare. I furti, le malefatte che ha fatto oppure che ha permesso che si facessero verranno consegnati alla storia. Non difendere l’indifendibile. A mio modesto parere Moretti ragiona come quei preti pre concilio: la chiesa è millenaria e sopravvive a tutto e a tutti. Non si risolvono i prolemi ma si aspetta che essi “muoiano”. Questa non è la chiesa che noi giovani vogliamo. Grazie.

        1. Nel mondo stanno crollando le dittature, mentre in Italia resiste la dittatura della “Chiesa” e delle gerarchie ecclesiali. Il problema è che i sacerdoti, tranne alcuni, non rispettano le persone, in quanto si sentono al di sopra di tutto e di tutti.
          Pasinato

  9. Addirittura “dittatura della chiesa”! Pasinato non esageriamo rischiando così di fare il gioco di chi vorrebbe vanificare l’indagine denuncia giornalistica del dott. Bianchini. Paragonare la chiesa alle dittature che cadono è folle. Poi non rende merito a tanti sacerdoti che svolgono encomiabilmente la propria attività. Non esistono solo preti che si vendono al sindaco per una piazza davanti la chiesa, oppure “palazzinari” come nella zona orientale che posseggono più di sette appartamenti, ma esistono anche preti che danno da mangiare a chi ha bsogno, aprono a chi bussa, danno un tetto alle ragazze madri e che soprattutto in un mondo al buio fanno luce annunciando il Signore vero.

    saluti.

    1. Ho sbagliato nel dire dittatura, in quanto pensavo ad una monarchia assoluta dove un vescovo si può comportare da vero monarca. Venendo, comunque, all’articolo del Direttore, sembra, da voci raccolte, che Mons. Moretti segua le indicazioni e le relazioni del nuovo Economo Diocesano, ex componente del “Gregge” e grande amico dell’On.le Alfonso Andria e dell’On.leTonino Cuomo.
      Pasinato

    2. Siete solo di parte manovrati ad arte prima sputate in cielo… e poi vi sposate in chiesa battezzate i vostri figli in chiesa e vi inchinate a baciare la mano al potente di turno… vergognatevi siete come i farisei… sembrate quqai direttori di giornali… complimenti… ma perchè non commentate anche gli altri articoli? non avete risposto, se nonn con le offese e con il cattivo gusto alle domande che vi ho posto… siete senza argomenti… buoni solo a criticare… ma a casa vostra poi che fate… ammesso che abbiate una casa ed una famiglia…
      buon divertimento… scrivete tanto siete sempre gli stessi (lo stesso) se questo può ergervi a difensori moralisti e bacchettoni… AUGURI

      1. Ho promesso che avrei parlato delle nomine in Curia, relative a sacerdoti e laici, ed ai criteri che le hanno ispirate. Potremmo parlare dell’Unitalsi, cara a Mons. Moretti, e dell’Amasi. Potremmo parlare dell’Istituto Interdiocesano, del Tribunale Ecclesiastico, del Seminario, delle Confraternite, della Colonia S.Giuseppe, della Caritas. Potremmo parlare del perchè si usano due pesi e due misure (figli e figliastri). Grave, infatti, che, anche dopo il servizio delle “iene”, non siano stati adottati provvedimenti. Allora vuol dire che i provvedimenti vengono adottati quando c’è un tornaconto economico o un accanimento personale.
        Comunque, oggi godiamoci una buona Domenica. Cominceremo a parlarne da domani.
        Pasinato

        1. pasinato hai perfettamente ragione – io da anni segnalo quando succede al Tribunale Ecclesiastico. Anche io, dopo il servizio delle Iene, speravo si rivedesse il tutto. L’avvocato non è stato sollecitato a rinunciare agli incarichi, lo stesso prende tempo inviando certificati medici per rinviare le sue cause. A breve, se mal non ricordo, cìè l’udienza penale che vede alla sbarra il cancelliere del Tribunale – e mi auguro e spero ci siano anche le Iene.

          1. La predilezione di Mons. Moretti per l’Unitalsi, per esempio, di cui è Presidente nazionale, è dimostrata anche dal fatto che al sig. N.P., già mandato via dalla Cattedrale da Don Antonio Quaranta, ma collaboratore dell’Unitalsi, nonostante sia pensionato, è stato fatto un contratto per la “custodia” del Palazzo Vitagliano e distribuisce mensilmente i “pacchi” della Caritas. Quel posto di custode non poteva essere attribuito ad una persona in difficoltà?
            Anche la nuova consulente del lavoro della Curia arcivescovile, oltre ad aver contatti in Regione Campania, è legata all’Unitalsi.
            Alla prossima
            Pasinato

  10. Egr. Direttore, ho letto con molto interesse i vostri articoli e sono andato a rivedere il servizio delle IENEdel marzo scorso. A sentire l’avv. battipagliese A.L.mi chiedo fatturerà l’intero importo di quanto richiede per una sua prestazione professionale? Nel sito del Tribunale Ecclesiastico di Salerno chiaramente è riportato che il costo di una causa di nullità ” è stato stabilito in: da € 1.575,00 a € 2.992,00 ” invece il buon avvocato LAN.. all’attore delle IENE ha chiesto € 525 per presentare il libello, € 3000 compenso CEI più un altro paio di migliaio di europer le notifiche e i testimoni (forse per erudirli su cosa dire?) e un bonus a piacere. Mi auguro che vorrà trattare tale argomento e che sia la Agenzia delle Entrate e sia la Guardia di Finanza facciano chiarezza controllando presso il Tribunale Ecclesiastico quante cause ha patrocinatol’avv. Alfonso L. e quanto ha dichiarato al fisco.
    Evasione

  11. Credo che l’Agenzia delle Entrate e la Finanza debbano intervenire e “controllare” non solo l’avv. A.L. che ha dichiarato a milioni di telespettatori quando prende per una causa innanzi al Tribunale Ecclesiastico ma anche gli altri avvocati che si interessano di cause innanzi ai Tribunali Ecclesiastici. Infatti, a torto, ritengono che mai possano esserci accertamenti a loro carico presso i Tribunali Ecclesistici. L’avvocato Alfonso LAN.. di Battipaglia se ha patrocinato una media di 30 cause all’anno avrebbe dovuto dichiarere almeno 270.000/00 euro di incassi, lo avrà fatto?Ovviamente, carissimo direttore, mi aspetto che parli di ciò coinvolgendo anche l’Agenzia delle Entrate. Dimenticavo di dirle che si dice che al Tribunale Ecclesiastico di Salerno non vi sia un vero e proprio protocollo, lei sapeva di questo.
    La saluto Sergio

  12. Cari Sergio ed Evasione, mi pare che si stia perdendo di mira l’alto profilo con cui il Direttore tratta gli argomenti nei suoi articoli. Se sapete denunciate voi e fateci sapere!! Certo che Moretti non faccia nulla è osceno.

    saluti.

  13. Mi chiedo se il vescovo Moretti sappia di una sentenza «passata in giudicato» che, dieci anni fa, ha condannato a un anno e cinque mesi un sacerdote salernitano, di 69 anni, per atti di libidine violenti nei confronti di due minorenni.
    Il presule, ciò nonostante, venne nominato consigliere dell’Istituto interdiocesano per il sostentamento del clero e membro del collegio presbiterale.
    Tutt’oggi ricopre tale incarico?
    Sedici anni fa, invece, al momento del reato contestato, insegnava religione in una scuola media di Pontecagnano Faiano e ha continuato a farlo anche dopo la denuncia inoltrata dai genitori delle vittime.
    Adolfo

    1. Il sacerdote di cui parla Adolfo è membro del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto Interdiocesano ed è un consigliere d,i fiducia del Presidente (spesso accompagna Don Mario Salerno nei sopralluoghi). In Curia arcivescovile, invece, dopo la nomina del nuovo Economo Diocesano, vi è stata la nomina di un altro sacerdote, ex componente del Gregge, a responsabile dell’Ufficio Legale. Si tratta del nipote di un ex professore universitario, molto conosciuto, nonchè ex cancelliere della Curia. Il nuovo responsabile dell’Ufficio Tecnico, invece, è un ingegnere ex pupillo di Don Vincenzo Rizzo e grande amico anche del nuovo Economo Diocesano, di cui parleremo in una prossima puntata. Ritornando, comunque, a quanto diceva Adolfo, è da precisare che nel mese di Settembre 2010 Mons. Moretti partecipò ad una seduta del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Interdiocesano e, alla fine, invitò tutti a proseguire il lavoro. Ma se Mons. Moretti chiese ed ottenne le dimissioni di tutti i Presidenti, Direttori e Commissari dei vari enti ed associazioni della Diocesi, perchè non ha chiesto le dimissioni del Presidente dell’Istituto Interdiocesdano?. Qualcuno dice che sia in attesa della scadenza naturale del mandato, tra due anni. Campa cavallo che l’erba cresce.
      Pasinato

  14. Ormai è fuor di dubbio, l’arcivescovo Moretti ricorda tanto le famose tre scimmiette: non vede, non sente e non parla

  15. Domani alle ore 11.00 presso il giudice di pace sezione penale dovrebbe presentarsi il famoso avv. Alfonso L. di Battipaglia (quello delle Iene) a difendere il cancelliere del tribunale ecclesiastico Lorenzo Grimaldi sotto processo per il reato di diffamazione aggravata. Avrà la faccia di presentarsi o manderà altro certificato medico? Andiamo a vedere.
    saluti

    davide

    1. Noto che l’articolo del Direttore è un’occasione per tanti di parlar male della Chiesa.
      E’ una storia iniziata duemila anni fa.
      Un consiglio a tali commentatori: create un sito apposito su cui potete scrivere ogni giorno.
      Di questi siti ce ne sono tanti sul web. Così potrete dar sfogo ai vostri pensieri senza dover dipendere dall’estro del Direttore, il quale deve dedicarsi anche ad altro.
      Non vi preoccupate di danneggiare la buona fama della Chiesa: su di essa non prevarranno mai le porte degli inferi, figuriamoci le critiche…
      Un saluto cordiale

      1. Ciao Curiale, la tua qualifica indica anche il perchè del tuo intervento. E’ simpatico l’invito a scrivere su siti anticlericali, otterresti cosìmin modo sottile che non venga fatta inormazione. Per te siamo tutti scemi. Vabbè, credilo pure. Tuttavia non mi pare ci sia anticlericalismo negli articoli del direttore e nei commenti. Il problema non è la fine della chiesa che per fede anche io crdo non avverrà mai, ma il problema è il tradimento della missione della chiesa che a quanto pare alcuni suoi esponenti, tra cui Moretti, operano alacremente. E come dire tentano l’autodistruzione, ma fortunatamente per noi non ci riescono. ciao.

      2. mi sembra di sentire quelli che si lamentano e scandalizzano delle telefonate intercettate, ma non si lamentano nè si scandalizzano di quello che viene detto in quelle telefonate!
        non si discute della chiesa ma dei suoi uomini. ti consiglio di andarti a (ri)leggere il discorso di ieri del papa, lì dove parla della difficoltà di chi cerca Dio e non lo trova per colpa di credenti che credono a modo loro!!!
        quanti hanno perso o stanno (forse è meglio dire) stiamo perdendo la fede per i comportamenti di ecclesiastici, sia quelli citati dai vari articoli che altri che sono sotto gli occhi di tutti. ho l’impressione che ci vorrebbero un bel po’ di macine da mulino!

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