Palestina: approvata ieri la sua adesione all’Unesco


Maria Chiara Rizzo

Poco dopo delle ore 13 di domenica scorsa le principali agenzie di stampa battono la notizia: l’agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura- l’UNESCO- ha approvato la domanda di adesione dell’Autorità palestinese all’ONU. La notizia ha portato una ventata di ottimismo tra i palestinesi e quanti perorano la causa palestinese. La Francia ha espresso voto favorevole a tale adesione.  La Palestina può ben sperare. Fino ad ora gode dello statuto di stato osservatore e il voto di oggi rompe l’impasse politico creatosi attorno alla questione del riconoscimento della Palestina quale stato membro delle Nazioni Unite.  Subito dopo l’annuncio della decisione dell’Unesco è arrivata la risposta americana. Durante la conferenza generale dell’organizzazione il sottosegretario americano all’educazione, Martha Kanter, ha giudicato controproducente e prematura la votazione dell’Agenzia. Gli Stati Uniti d’America avevano già minacciato di sospendere l’erogazione del loro contributo finanziario all’Unesco in caso di voto positivo. Tale quota ammonta al 22% del budget totale dell’organizzazione. Due leggi americane varate negli anni novanta vietano il finanziamento americano ad una agenzia specializzata delle UN che avrebbe accettato la Palestina come Stato membro, in assenza di un accordo di pace con Israele. In tal caso, anche Israele dovrà allinearsi alla politica del suo alleato, ritirando il suo contributo finanziario, ha annunciato l’ambasciatore israeliano presso l’Unesco, Nimrod Barkan. La richiesta di adesione era stata depositata ufficialmente dal presidente palestinese Mahmoud Abbas il 13 settembre scorso.  Washington aveva già fatto sapere che avrebbe imposto il suo veto, considerando la domanda dei Palestinesi avventata e di poco senso senza un previo accordo di pace con Israele. Ma l’accesso dei palestinesi all’Unesco prescinde dal riconoscimento della Palestina quale stato membro dell’Onu. La maggior parte dei Paesi occidentali reputa prematura la decisione dell’Unesco, conformandosi alla posizione statunitense, mentre la Lega Araba ha dato tutto il suo sostegno alla Palestina per promuovere la sua adesione all’Agenzia delle Nazioni Unite.

 

 

 

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