Filippo Ispirato
Mario Draghi al
suo debutto alla guida della BCE ha deciso per il taglio del tasso di sconto
della BCE di un altro quarto di punto, portandolo all’1,25%. Si prosegue,
quindi, con la tendenza al ribasso dei tassi iniziata cinque anni fa nel 2006:
quello di oggi 3 Novembre è il quattordicesimo ritocco verso il basso.La decisione è
stata motivata dall’esigenza di dare nuovo slancio ed ossigeno all’economia
asfittica dell’area Euro alle prese con i problemi di risanamento dei bilanci
pubblici di alcuni suoi stati membri; decisione comunque inaspettata da parte
di molti analisti in quanto attualmente l’inflazione è su livelli piuttosto
alti (attorno al 3%) e potrebbe aumentare ancora al seguito della decisione
presa dall’istituto di Francoforte.Le borse hanno
accolto con favore la decisione del Governatore Draghi: tutte le borse del
vecchio continente hanno chiuso la seduta in positivo: Milano ha segnato un +3,23%, maglia rosa dei
listini europei, in particolar modo nel settore bancario ed assicurativo. Fanno
bene anche Parigi con +2,73%, Londra a +1,12% e Francoforte a +2,81%. Listini
trainati positivamente anche dalla decisione del governo greco di bloccare il
referendum, allontanando i timori scatenatisi ad inizio settimana di un tracollo
finanziario della Bce . Torna a scendere
lo spread Bund Btp che si attesta a fine seduta a poco più di 428 punti, così
come nei confronti dei Bonos Spagnoli e degli Oat francesi.La decisione di
ribassare i tassi avrà inoltre ripercussioni positive per chi è titolare di un
mutuo casa a tasso variabile in quanto vedrà alleggerirsi ulteriormente
l’importo della rata da pagare.Intanto a Cannes
è in corso il vertice del G 20; buone notizie vengono dal fronte Ue che vede
positivamente le misure che intende prendere l’Italia per risolvere la crisi,
in particolare la cancelliera tedesca Angela Merkel; al contrario gli Usa vedono ancora difficile
una soluzione per i problemi del nostro paese anche in caso di cambio di
Governo. Rimangono comunque sotto esame e la lente di ingrandimento i piani
anti crisi di Italia e Spagna.Dal vertice di
Cannes è emerso che l’economia si mantiene stagnante in tutto il mondo, tanto
da sollecitare i paesi emergenti a spingere i loro consumi interni in modo da
dare nuovi stimoli per una nuova ripresa dell’economia.